Donno Dei e Malanni

Donno: “Dei e Malanni, il mio inno d’addio al dualismo” | Intervista

Donno ci presenta l’album di debutto “Dei e Malanni”, uscito il 24 settembre 2021. Il disco è stato anticipato dai singoli “Incondizionatamente”, “Altri Vizi” e dalla title track. La data di pubblicazione è una scelta tutt’altro che casuale, visto che coincide non solo con il compleanno di Donno ma anche con i trent’anni dalla pubblicazione di “Nevermind” dei Nirvana, un disco fondamentale nella formazione professionale del giovane artista.

Dei e Malanni è il frutto di un percorso di evoluzione personale e spirituale di Donno. Un inno di addio alla dualità: una miscela di emozioni e sentimenti apparentemente contrastanti tra loro, nel tentativo di unire istinti viscerali a una comprensione cosciente del vissuto quotidiano. I suoni alternano il rock al pop di fine ’90, strizzando l’occhio all’ indie e ai cantautori moderni. I testi invece spaziano tra un tono perentorio a momenti molto più personali intimi e introspettivi.

Donno

Donno racconta: «Quest’album può essere riassunto in una sola frase: “sono dei i malanni tuoi o avvoltoi se è questo ciò che vuoi”. Ogni cosa è nello stesso tempo l’esatto lato opposto della stessa medaglia, non c’è meglio o peggio, bene e male, giusto o sbagliato ma solo il nostro modo di interpretare qualsiasi cosa che che decidiamo di farci e di far accadere. Dei e Malanni è un monito a trasformare anche le cose apparentemente più dannose in un’occasione di cambiamento, miglioramento e guarigione.»

Intervistando Donno

Parlaci del tuo processo compositivo: come nascono le tue canzoni?

Le mie canzoni nascono semplicemente vivendo! Ogni momento, ogni cosa che faccio o che mi accade è spunto per scrivere qualcosa… nascono per necessita di esprimere le mie emozioni i miei pensieri, come bere o mangiare! Se sono a casa e mi viene l’ispirazione mi siedo comodo sulla mia poltrona e come si faceva all’antica prendo carta, penna e chitarra o piano e comincio! Se sono in giro mi annoto qualcosa sul telefono o canticchio qualcosa registrandomi! a volte sembro pazzo perché mi capita di farlo nei mezzi pubblici o in mezzo alla gente che mi guarda strano, ma l’ispirazione arriva quando deve arrivare e non posso aspettare di tornare a casa!

Hai iniziato la carriera musicale influenzato dal punk e dal metal: cosa ti sei portato dietro come bagaglio nel tuo progetto solista?

Dal metal, punk e tutti i generi influenzati dal rock mi sono portato a dietro praticamente tutto! Gli strumenti veri e suonati, l’attitudine compositiva, e anche vecchie bozze di brani che avevo cominciato a scrivere con le ex band senza averle mai provate con loro! Ovviamente il sound è molto più morbido rispetto a ciò che suonavo in passato, però le mie radici sono quelle, e non potrei mai fare a meno di chitarre, batterie e bassi veri, e di non andare in quelle vecchie sale prova dove si suda come pazzi per ore ed ore! La stessa cosa vale per i concerti, il concetto rimane sempre molto rock senza troppi fronzoli

Cosa ti ha ispirato per il titolo “Dei e Malanni”?

Il titolo arriva da questa frase che ho scritto 2/3 anni fa “ sono dei i malanni tuoi o avvoltoi se è questo ciò che vuoi”. Ero ad una lezione di Spagirya e psicosomatica, non ricordo esattamente di cosa stesse parlando l’insegnante, ma ricordo che ho iniziato a vagare con l’immaginazione e quando lui ha accennato ai miti e alle divinità greche antiche mi si è aperto un mondo nella testa e mi è uscita quella frase! Dopo diversi mesi ho capito che tutto ciò che ho scritto mi portava quelle due paroline magiche 😉

Per il tuo debutto hai addirittura pubblicato un disco completo…raccontaci questa scelta coraggiosa!

In realtà prima di pubblicare l’album da dicembre 2020 a giugno di quest’anno ho fatto uscire 3 singoli che avrebbero poi preannunciato l’uscita di un album! Ho deciso di pubblicarlo adesso nonostante il periodo perché non potevo più tenermelo dentro! È completo da un’anno e mezzo e nel frattempo ho scritto tanto altro… e credo che in questo momento storico di cambiamento musicale ed artistico sia dovere e piacere di ogni artista dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia

Sei un artista abituato a calcare i palchi, per cui ti chiediamo se hai in programma live nell’immediato futuro e come hai vissuto l’anno passato.

Per il momento non ho ancora concerti programmati… ho molto voglia di suonare e cercherò fare concerti per quanto sia possibile! Ho anche intenzione di mettermi da solo in acustico per strada e farmi dei mini concerti sui marciapiedi in varie città…L’anno precedente, come anche quello in corso sono molto duri per tutti, specialmente per il mondo dell’arte, però sono momenti preziosi di introspezione, riflessione e soprattutto per scrivere! Questo anno e mezzo l’ho passato per la maggior parte in compagnia dei miei strumenti a scrivere quanto più possibile

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