Roberto Cavalli Nonlostilista è un ragazzo che non ha la presunzione di definirsi cantante o cantautore, ma ha la consapevolezza che la musica può essere uno strumento per conoscere sé stesso, crescendo come uomo e persona.
Attraverso le canzoni, costruisce vestiti su misura da indossare a seconda delle circostanze, con testi che parlano di malinconia, ricordi sparpagliati e sogni troppo grandi, difficili da raggiungere quando si è bambini.
L’ultimo singolo, “Ormai Diversi” riflette sulle contraddizioni che convivono dentro di noi: non possiamo prevedere il nostro modo di comportarci se cambiano le situazioni che ci troviamo ad affrontare, cambia anche il nostro modo di affrontarle. Non esiste una soluzione standard da applicare per risolvere i problemi allo stesso modo, ma ogni volta che ci troviamo davanti ad un certo ostacolo, dobbiamo essere bravi a trovare un modo per superarlo e riuscire ad andare avanti.
No, “Ormai diversi” racconta l’ultimo saluto a una parte di me che non c’è più che ha cercato di affrontare un periodo doloroso della vita come poteva, senza avere mai intrapreso quel cammino di introspezione che permette di conoscersi davvero
È un saluto che però racchiude perdono reciproco, un momento intenso struggente fatto di ricordi, passato attraverso ad una caduta nel profondo buio, nel quale, alle volte è difficile trovare spiragli di luce. Per ora, tutte le canzoni che ho pubblicato, sono state autobiografiche, anche perché sono nate dall’ esigenza di fermare in maniera concreta i miei pensieri, i miei dubbi, le mie paure e le mie fragilità.Per quanto riguarda l’attrazione, non credo ci sia una regola vera e propria credo che l’importante sia da subito cercare di essere veri, sinceri ma ciò accade solamente se lo si è stati in principio con noi stessi.
Nella musica ritrovo il bisogno di essere ascoltato e viceversa di ascoltare. Credo che oggi giorno poche persone ascoltino davvero l’altro. Spesso si è concentrati sul proprio Ego senza nemmeno accorgersene…
No, non è mai troppo tardi per l’ultimo giro di giostra ,ognuno ha i propri tempi.
Per quanto riguarda il Natale alle volte può accadere di ritrovare quella magia che si è persa oppure di scoprirla da adulti in maniera differente da quella fanciullesca, ovvio che quando si è bambini non si sente il carico di responsabilità e di preoccupazione e tutto sembra magico.
Con la realtà ho ancora un rapporto abbastanza conflittuale, faccio fatica a concentrarmi sul concreto. Spesso mi perdo nei miei pensieri e alle volte odio essere disturbato e preferisco stare solo quando accade. Vedo una società che troppo spesso propone “un reale” distorto che ci allontana sempre di più da ciò che potremmo essere.
Io credo che la vera moda sia semplicemente essere ciò che si è senza aver paura del giudizio degli altri. Oggi però la moda è intesa come conformismo come sentirsi parte di un qualcosa e non essere qualcosa di unico.
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"Please stay. I want you, I need you, oh God. Don't take. These beautiful things…
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