New Indie Italia Music Week #96
“Baby ritorna da me e metti via quella pistola! Che brutta fine, le mascherine, la nostra storia che va a farsi benedire! Mi dicono che sto andando forte, ma a me vengono solo i brividi soltanto a pensare che domani sarà un altro lunedì. Ho bisogno di 200 mila ore per riprendermi. Non vedo bene: sei tu? O forse sei tu? Non capisco. Io voglio solo stare dove si balla, fottermene e basta e godermi la domenica con tuo padre, mia madre e Lucia! Ciao, Ciao” .
Siete sopravvissut* al Festival di Sanremo? Sei a corto di nuovi brani da ascoltare in attesa di identificare il prossimo talento della scena musicale italiana? Il 2022 ha in serbo un alto quantitativo di sorprese artistiche e di concerti da vivere insieme.
Iniziamo l’era post-sanremese con il il 96esimo numero del New Indie Italia Music Week grazie ai brani selezionati e recensiti per te dalla redazione di Indie Italia Magazine!
Paura
Tutti abbiamo paura ma di cosa?
Maurizio Carucci ci fa un elenco di tutte quelle situazioni che ci spaventano, facendosi aiutare da amici che gli confidano le proprie tramite brevi messaggi vocali.
La musica dance di sottofondo diventa un mantra utile a ricordare che per superare le proprie ansie e inquietudini, bisogna non pensarci troppo e ballare, fregandosene allegramente di tutto. Oppure rischiamo di essere proprio come quei bambini che non vogliono trasformarsi nei propri genitori, ma passano gli anni e diventano come loro, senza neanche accorgersene. Beh alla fine credono di essere pure felici.
(Nicolò Granone)
Maurizio Carucci: 8
Qui (album)
Su una wave R&B, funk-soul, arriva di prepotenza Yuman, di cui abbiamo assistito il debutto prima a Sanremo Giovani e poi al 72esimo Festival della canzone italiana.
Una voce forte e profonda che ci parla di ciò che ci rende fragili. Una voce versatile che canta in due lingue i temi con cui tutti ci dobbiamo confrontare, da ovunque veniamo o dovunque andiamo.
Il giovane cantautore romano ci propone qualcosa a cui non siamo abituati, ma con cui ha il coraggio di guardarci fissi negli occhi – dritto nei nostri “Wild eyes” – e nell’anima.
Negli ultimi anni abbiamo avuto continue conferme di quanto anche il cantautorato italiano sia totalmente in grado di competere nel grande panorama internazionale e Yuman ce lo dimostra “Ora e qui”.
(Benedetta Fedel)
Yuman: 8,5
Ultimo mambo a Milano
Chiudete gli occhi e lasciate che il ritmo sincopato di “Ultimo mambo a Milano” vi trasporti in un locale sui navigli. Sul piccolo palco, baciato dai neon blu, c’è Mox che sta suonando il suo ultimo singolo. Un pezzo misterioso, intrigante, che canta le storie notturne alla “Il solito sesso di Max Gazzé” (e con questo voglio lanciare un’idea per un feat tra Max e Mox).
Un testo un po’ maleducato e un po’ passionale alla Marlon Brando, che ogni tanto inserisce tocchi di dolcezza: “Pensa che storia bellissima sarebbe da raccontare ai nostri figli”. La canzone giusta da ascoltare per caricarsi prima di una serata, meglio se ballando da soli in salotto.
(Vernante Pallotti)
Mox: 8
Grandina
Si apre un nuovo capitolo per i Botanici, che dopo un anno e qualcosa in più di silenzio, piombano sulla scena in grande stile con “Grandina”, ultimo singolo della band.
Fin dalla prima nota finisci per essere rapito dall’incredibile potenza musicale che riesce ad esprimere. Difatti non basta solo un primo ascolto a coglierne le diverse sfaccettature. Linee di chitarra elaborate suonate alla perfezione dal buon Antonio Del Donno, la batteria di Gaspare Vitiello che picchia con tanta rabbia e la voce di Giammarco Ciani devastante (nel senso buono) e malinconica come sempre.
I Botanici, a cui recentemente si unisce al basso Stefano Titomanlio, ci hanno sempre abituati alla qualità, e di certo anche stavolta le aspettative sono state ripagate alla perfezione.
(Filippo Micalizzi)
I Botanici: 9
Amarcord
Come il film di Fellini, il nuovo singolo di Albert e Ferdinando Ammam, dal titolo “Amarcord”: un brano questo, che, come suggerisce il nome stesso, è un inno stesso al ricordo, tant’è che la parola stessa è una frase in romagnolo che vuol dire “mi ricordo”.
Cosa ricordano Albert e Ferdinando? Tutto quel filo spinato che li ha tenuti stretti e li ha fatti impigliare nelle cattive abitudini fino a questo momento. Con “Amarcord” è arrivato il momento di cambiare, tutto il resto è solo un ricordo.
(Ilaria Rapa)
Albert, Ferdinando Ammam: 7
Solo per bere qualcosa
Ultimamente il mercato musicale somiglia sempre di più ad un trend da seguire. Appena nasce un certo filone, ecco che dal niente si vedono spuntare decine e decine di copie di quello stesso. Ecco, in mezzo al mare di copie di copie di copie, un po’ di novità mancava, e quella ce la porta Kamahatma con la sua “Solo per bere qualcosa”. Un brano country che suona decisamente fresco e che lascia una certa serenità una volta ascoltato. Il pezzo giusto per scacciare via la tristezza e per abbandonarsi al sole della primavera che sta per arrivare.
(Filippo Micalizzi)
Kamahatma: 8
Siga da solo
Sound elettronico e psichedelico stile Tha Supreme, lildombaby ci trascina dentro il suo dancefloor personale con “Siga da solo”, in cui ritroviamo un po’ di Sad tipica di questa generazione Z.
“Rimani oppure vai se non vuoi me” lildombaby mette nero su bianco i suoi pensieri ed i ricordi associati a quella persona che come sempre è la cura ed il dolore nello stesso momento, e solamente il tempo riuscirà a farci veramente guarire dentro, ricucendo tutte le ferite invisibili.
Non è mai semplice fare uscire dalla nostra testa chi ci è entrato fino a sotto le ossa, ma lildombaby non ha dubbi: non ci sono più rimpianti e non si torna indietro, anche se dovessero ritornare da noi, dovremo essere pezzi di ghiaccio e respingerli con tutte le poche forze che abbiamo. Meglio fumare una sigaretta solitaria, guardando a tratti le foto di momenti felici e a tratti il cielo notturno che ci restituisce il silenzio di cui abbiamo bisogno, piuttosto che ricadere in un loop infinito che ci porterà a soffrire ancora di più.
(Margherita Ciandrini)
lildombaby: 7,5
Sarajevo
“Sarajevo” è una telenovela romantica coi Kalashnikov, lo spin-off in seconda serata di un grande film d’amore mai andato in onda, da guardare tutto d’un fiato bevendo le ultime due birre rimaste in frigo e canticchiando la canzone trash della sigla, forse ancora disponibile su qualche CD all’autogrill.
Cosa meglio delle parole dell’artista stesso possono descrivere il suo nuovo singolo: una ballad che usa sapientemente suoni del passato, ma che non hanno smesso di essere ispirazione anche per le nuove generazioni. Caruccio riesce ad essere allo stesso tempo innovativo e tradizionale.
(Sara Pederzoli)
CARUCCIO: 8
Non mi piaci più
“Non mi piaci tu, ma come me lo devo dire, come devo fare a capire che di te mi mancano solo le cose che facevamo senza la luce.”
“Non mi piaci più”, nuovo singolo di Tommaso La Notte, è incluso nell’album “Pop Notturno”, uscito nell’autunno 2018.
Gli elementi che caratterizzano questo pezzo sono coerenti con la notte, nel marasma di un amore finito o mai iniziato, nel ricordo della propria stanza e delle cose fatte senza la luce.
Nel pezzo ci torna in mente la nostalgia di tutto quello che ormai non esiste, disprezzando tutto ciò che ci circonda, metabolizzando poeticamente il passato, che per necessità deve essere superato.
“Non mi riconosco più senza di te”
La Notte, un cognome, un concept.
(Nunzio Savino)
Tommaso La Notte 8
Libellule
“Volano più farfalle che libellule”, canta Rondine nel suo nuovo singolo. Un brano semplice perché sincero, naturale perché spontaneo che sogna di volare anche lui come libellule che si sorregge col solo moto delle ali e con quelle magari squarciare il cielo quando tutto a terra sembra così pesante.
Per ora Rondine ha capito che cantare è un po’ come volare, ed eccolo che è qui con la sua nuova canzone e mostrarci come si fa!
(Ilaria Rapa)
Rondine: 7
Ci resto
“Vivo l’eccesso, un carattere pessimo, un’anima persa”
REEV racconta i suoi sedici anni all’interno di “Ci resto”, brano dal sound urban ma difficile da incanalare in un genere preciso, complice il background musicale dell’artista che spazia dal jazz al pop, dall’hip-hop al punk. La necessità di espressione di REEV è palpabile all’interno del singolo che ci riporta ai momenti spensierati della nostra adolescenza, dove i problemi che ci sembravano insormontabili riuscivano quasi a sparire in una serata con gli amici a ballare e parlare di tutto fino alle 4 di notte.
Dovremo sempre ricercare quei momenti in cui ci sentivamo quasi distaccati dal mondo reale che adesso ci sembrano troppo lontani anche solo da ricordare, ma basta una chiacchierata davanti al mare con le persone giuste per farli ritornare anche solo per un attimo. REEV è cresciuto, ma sotto sotto si riconosce ancora in questo brano e sicuramente non ha perso la voglia di sperimentare e cercare un senso d’appartenenza in un mondo in cui si sente inadeguato.
(Margherita Ciandrini)
REEV: 7
Soli
Il nuovo singolo di Mike Estro segue dopo un paio di mesi da “9mm” e consolida l’approdo dell’artista nel mondo urban ed r&b. In “Soli” vengono messi a nudo i sentimenti e i dosaggi interiori dell’artista, con malinconia, descrivendo una relazione tossica, sempre in bilico. Il pezzo è ispirato alle sonorità di artisti internazionali come Partynextdoor e Drake.
(Nunzio Savino)
Mike Estro: 7
S’è persa
Spesso capita di perdere qualcosa e di non ritrovarlo più. Può succedere con gli oggetti che ci scivolano via dalle tasche di nascosto o con i sentimenti che sono sempre davanti ai nostri occhi, anche se non riusciamo più a vederli come un tempo.
“S’è persa” è l’esordio della band Parco Natura Morta che fonde la matrice cantautorale a sonorità alternative/rock, che in questo primo singolo si mescolano in maniera omogenea per raccontare una storia fatta di mancanza d’attenzioni, rimpianti e urla silenziose, dedicata a tutto quello che ci manca solamente quando ormai non lo ritroviamo più.
(Nicolò Granone)
Parco Natura Morta: 7,5
Sbagli
Scegliere quattro punti interrogativi come titolo del suo ultimo progetto che si sta costruendo settimana per settimana non poteva essere una scelta più azzeccata per Nicolaj Sergiotti, giovane artista della provincia di Milano che ci sa spesso sorprendere, facendoci chiedere come ci farà esplorare la sua realtà interiore e/o circostante nel prossimo singolo.
Stavolta, con Sbagli, ci trascina nel suo mondo attraverso barre romantiche e disilluse, a passo di rap, ma dondolandosi su una marcata componente melodica.
La frammentata strumentale di Fight Pausa, per contrasto, tiene insieme tra i pensieri più intimi che l’artista ci abbia confidato fino ad ora, lasciando che nella sua timidezza ognuno di noi trovi anche un po’ quella di se stesso.
(Aurora Aprile)
Nicolaj Sergiotti: 8,5
Sij Sto Buono
Quella che il talento della provincia di Napoli Ganzo sta tessendo con i suoi singoli è chiaramente la trama di una storia d’amore.
A volte più fitta, a volte più distesa, ma in ogni caso riconoscibile anche solo attraverso pochi punti legati assieme.
A tenere unite scene, pensieri ed emozioni un nu-melodico che parte dalla terra dell’artista, attraversa il suo petto fino a riversarsi sul pentagramma, mentre si lascia cullare da parole tanto leggere quanto sentite.
Quali? Quelle di un amore post-adolescenziale che, pur intriso da inesperienza e incertezze, resta la cura di ogni cosa.
Anche di una nostra giornata, ascoltare per credere. Con la sfida di togliersi il ritornello dalla testa e, soprattutto, dal cuore.
(Aurora Aprile)
Ganzo & No Label: 8+
Nazca
“Si è fatto tardi sono fuori con le mani fredde. L’alcool scalderà le mie coperte. Sparirò. Si spegnerà la fiamma. Tipo non visualizza, non prende. Stai calma”
Dopo circa un paio di anni di stop, Sidstopia torna con un nuovo singolo. Si tratta di “Nazca”, una canzone nata in collaborazione con MNNL. Sicuramente si tratta di un pezzo molto contemporaneo, una canzone dove parole ed emozioni si articolano sopra una base vibrante e ritmata. Sicuramente questa produzione sostiene le rime, le parole e le voci che si intrecciano in una canzone molto attuale.
Con questo singolo Sid riesce ad adattare la sua vena rap ed hip hop ad una base completamente diversa, un modo per portare novità senza snaturare la propria essenza. Nel complesso un ottimo pezzo: concreto, ritmato e molto bello.
(Ilaria Cantoni)
Sidstopia, MNNL: 8