LE LUNE DI GIOVE

LE LUNE DI GIOVE: “Saremo 1 come fiori dallo stesso seme” | Intervista

LE LUNE DI GIOVE, giovane band milanese, debutta con “Saremo 1” brano pubblicato il 16 febbraio 2022.

«Guardiamoci intorno. Quanto facilmente viene a mancare il senso di fratellanza tra gli uomini? Ci siamo forse dimenticati della bellezza di essere qui, insieme? Ed è spesso flebile anche la nostra connessione con la terra e con ogni creatura che abita questo pianeta – raccontano LE LUNE DI GIOVE – Il fedele cane, difensore delle greggi riconoscerà mai che il lupo cacciatore contro cui si batte, altri non è che suo antico fratello? E il lupo selvaggio sarà in grado di comprendere i motivi della rinuncia alla libertà del cane? Forse, quando dalla comprensione dell’altro, nascerà la compassione dell’altro, allora i due fiori venuti da un unico seme si ameranno davvero, e finalmente “Saremo 1″»

Il nome del gruppo è ispirato dalla fusione della Luna che simboleggia austerità, e dal pianeta Giove che è il pianeta più grande, considerato il pianeta della fortuna. Proveniente da un background molto profondo, è un progetto alternative senza definizione di genere, un mashup di contaminazioni, in cui spicca l’inconfondibile voce di Ludovica, leader della band. Dopo un anno di ricerca, trascorso a perfezionare il loro sound, inaugurano il 2022 con “Saremo 1”, il loro primo singolo in uscita il 16 di Febbraio. Le Lune di Giove, seppur al debutto, hanno già alle spalle una collaudata esperienza live, condividendo il palco con numerosi artisti della scena underground milanese.

INTERVISTANDO LE LUNE DI GIOVE

Il vostro è un debutto, ma con parecchia esperienza musicale alle spalle: come vivete questo nuovo inizio?

Ciao, è un vero piacere essere qui! Questo è un incredibile nuovo inizio per noi. Entrare nel mercato discografico sotto un’etichetta storica come Ala Bianca, che lavora ed ha lavorato con pilastri della musica d’autore italiana, come Enzo Jannacci ed Alan Sorrenti, è un sogno che si realizza. Da quando l’ho detto a mia nonna, non c’è una volta che non mi canti “Noi siamo figli delle stelle”!

Artisticamente, parlo di evoluzione piuttosto che di cambiamento. Mostriamo, forse ancor di più rispetto al passato, quell’indole dark tipica dell’underground da cui proveniamo – un’indole che non abbandoneremo mai, perché ci appartiene e ci rende maledettamente affascinanti, altro che Maneskin…

Anche l’impronta autoriale ha mantenuto il suo carattere, a tratti teatrale e pungente, a tratti poetica e melanconica. Su questa linea adoriamo “La Rappresentante di Lista” e sogniamo di poter condividere il palco con loro, un giorno.

“Saremo 1” è un brano in cui la poetica delle immagini si unisce perfettamente alla musica: come nascono le vostre canzoni ed in particolare questa?

E’ da pazzi, ma nei momenti più sbagliati ed improbabili, come quando sto per addormentarmi o mentre sono in bagno, la mia mente vaga per conto suo, e trova un’idea. Come se esistesse un grande mare delle idee, da cui pescare frasi o spunti di riflessione. Sono fiera della mia ispirazione. Per questo cerco sempre di tenere vicino a me qualcosa per prendere appunti, perché purtroppo soffro di pessima memoria. E le idee più belle nascono sempre spontaneamente, mai quando provo a cercarle.

Per fortuna al supermercato dove lavoro sono tutti pazienti! Un giorno in segno di ringraziamento verso i miei capi, farò un collage di tutti gli scontrini – che ho conservato – su cui appunto le frasi che altrimenti sarebbero andate perse per sempre! Spero che apprezzeranno! Successivamente, da questa singola idea-scintilla, divampa il brano nella sua interezza: testo, melodia, arrangiamento. Quest’ultimo con il prezioso aiuto dei nostri due produttori Andrea Cattaldo e Federico Trinx.

Nel caso di “ Saremo 1” è nato tutto da una serie documentario su Netflix, “Cosmos: Odissea nello spazio”. Un episodio in particolare racconta di come la selezione naturale abbia salvaguardato i lupi più docili, quelli che poi si avvicinarono all’uomo evolvendosi in cani. Mi ha fatto riflettere come due animali dalle stesse radici siano andati poi a differenziarsi così tanto, fino ad essere quasi antagonisti.

Così, è stata immediata l’analogia con l’essere umano: in fondo, deriviamo tutti dallo stesso, unico, primitivo seme, ma oggi sembra quasi che prevalga ai nostri occhi ciò che ci divide, piuttosto che quello che ci rende fratelli.

Siamo davvero uguali, al netto dei giudizi? Potremmo essere uno, ma cosa ce lo impedisce realmente?

“Saremo 1” parla di comprensione e accettazione della diversità. Le differenze esistono e sono meravigliose, non dovrebbero essere motivo di pregiudizio, guerra, impari diritti o dignità. Mi piace pensare che un giorno tutte le creature del mondo saranno come organi viventi di un grande unico corpo, ognuna portante rispetto e amore verso le altre. “Portami nel giorno in cui saremo lupo, saremo cane, su un’astronave” esprime proprio questo concetto – forse utopico – di fratellanza nella diversità.

Cosa vi piace e cosa non vi piace del mercato musicale italiano?

Non ci piace che nel mercato ancora non si parli ancora molto de “Le Lune di Giove”! (Risata)

Scherzi a parte, ci piace che la musica italiana dia spazio a tutte quelle vocalità particolari e rare, piuttosto che prediligere le tecnicità, come avviene in altri paesi. Mi viene in mente, ad esempio, la Corea, da cui vengono sfornati ogni anno talenti virtuosi, dall’agilità vocale impressionante. In Italia nuovi talenti del genere non cavalcano il mercato perché si cerca più la peculiarità, il “mai sentito”. Ne sono la prova le scelte artistiche su cui ogni anno si orientano i principali talent show.

Invece, in quanto alla musica, forse l’orecchio italiano è un po’ assopito a causa dell’unidirezionalità di genere cui è sottoposto. Ci piacerebbe che ci fosse un lavoro di rieducazione all’ascolto.

E adesso? Raccontateci i vostri progetti, i vostri sogni…siamo felici di sentire una ventata di aria fresca!

Dopo “Saremo 1” abbiamo in programma l’uscita di almeno altri tre singoli nel 2022. C’è nell’aria l’idea della pubblicazione di un album per il prossimo anno, ma è tutto ancora in divenire.

Attualmente ci stiamo reinventando anche nel mondo social, per avvicinarci di più ai nostri amici followers. Il lunedì alle 19.00 su Instagram è ormai prassi la diretta “Lunedì Giove”, in cui ci dedichiamo alle domande di chi ci segue, parliamo delle nostre novità e invitiamo ospiti interessanti. Se non dovesse andare bene, abbiamo pensato di spostare il format al giovedì, rinominandolo “Lune di Giovedì”! (Risata)

Ovviamente, continuiamo a sperare che la pandemia ci abbandoni una volta per tutte, così da ritornare a fare concerti in serenità. Puntiamo ad essere la band d’apertura di artisti che ammiriamo e con cui troviamo affinità, come i già citati La Rappresentante di Lista, ma anche Rancore, Achille Lauro o Mahmood.

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