PH; David Sarappa

Antartica: “Non esistono mai risposte davvero giuste” | Indie Talks

A vent’anni si cerca di affrontare le domande sbagliate che ci pone la vita con la massima sincerità, motivo per cui la band vicentina degli Antartica non si tira indietro arrivando così ad accettare, senza troppo timore reverenziale, la sfida dell’adolescenza, rispondendo presenti con un Ep di 5 canzoni.

La musica diventa la strada da percorrere mentre capita di sentirsi fuori posto, persi nella nostalgia del passato, ma soprattutto spaventati dalla paura del domani. Questo disco nasce dalla voglia di libertà, con l’intento di provare a comprendere i brutti pensieri solamente quando si ha trovato il coraggio, magari dopo tanto tempo, quando si ha avuto la forza per lasciarli finalmente andare.

Sicuramente anche se sbagliate, bisogna continuare a porsi domande”.

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Perché avete scelto di chiamarvi Antartica? Rispondete con una bugia.

Un giorno Fish è entrato in sala prove, aveva una faccia strana. Per tutta la sera è stato zitto, ha suonato ma senza dire una parola. Una volta finito, invece di salutarci ha iniziato ad urlare “antartica” a ripetizione, fino a dileguarsi in macchina. Abbiamo deciso di chiamarci così in onore della serata

È più facile mentire agli altri o a se stessi?

Probabilmente agli altri. Mentire a se stessi ti fa sentire inadeguato e ti rende infelice, prima o poi esplodi.

Con risposte sincere è possibile cambiare le domande sbagliate?

Ce lo stiamo chiedendo, è possibile? Noi speriamo di sì, imparare dai nostri errori è il nostro mantra e spesso gli errori nascono da ingenuità. Noi siamo pronti a crescere e secondo noi lo stiamo facendo un po’ per volta. Sicuramente anche se sbagliate, bisogna continuare a porsi domande.

“Non ci parliamo mai, non ci capiamo mai” nella società di oggi abbiamo problemi di comunicazione?

Certo, di tutti i tipi: con gli amici, con se stessi, con la famiglia. Capire gli altri è tosta, spesso significa mettere un po’ da parte se stessi per immedesimarsi nel punto di vista dell’altra persona. Per mantenere certe relazioni a volte è necessario.

PH: David Sarappa

Le emozioniamo falsificano la realtà?

Assolutamente sì, non a caso cantiamo “Alla rabbia non bisogna dare ascolto, crea solo incomprensioni” in “UH!”. A tutti prima o poi capita di essere avventati, le emozioni spesso non ti fanno essere lucidi. Ma non bisogna rinunciare a viverle, bisogna invece imparare a gestirle.

È vero che tra dire e il fare c’è di mezzo il mare, l’importante di nuovo è imparare dai propri errori.

Avere esperienze diverse è un modo per sviluppare il proprio punto di vista?

Certo, conoscere persone, culture e luoghi ti arricchisce come essere umano. Non importa che esperienze, l’importante è farne più che si può, aiuta ad essere empatici.

PH: David Sarappa

Ci si sente “Persi” a cercare di trovare il senso di ogni cosa?

Il rischio di perdersi è sempre dietro l’angolo, forse a volte bisognerebbe fare un passetto indietro anche solo per prendere una boccata d’aria. Ma se passa il famoso “treno che passa una volta sola” proprio in quel momento? Bella fregatura.

Per amare una canzone è davvero importante capirne il significato?

Di una canzone ti puoi innamorare dei testi, della strumentale, della melodia, di un riff… La musica è un cosa super intima e personale e quello che arriva è sempre diverso. Per quello che ci riguarda, la canzone preferita può essere in una lingua sconosciuta, ma che ti da il tuo mood preferito.