Tra gli equilibri e i “Cambi Stagionali” di Nostromo | Indie Talks

PH: Michele Porcari

Tra gli equilibri e i “Cambi Stagionali” di Nostromo | Indie Talks

Guardando il meteo e il calendario si può prevedere come sarà il clima e la temperatura, per i sentimenti invece non esiste questo tipo di ricerche scientifiche.

L’essere umano ha la capacità di modificare il proprio stato d’animo anche più volte in una giornata, ma come ci confessa Nostromo, il sole aumenta le possibilità di stare bene.

Con l’inizio della primavera può succedere di uscire da un letargo emotivo, iniziando a programmare i concerti e le feste dell’estate.

“Cambi stagionali” è un risveglio diverso, l’artista si appresta con maggiore consapevolezza e fiducia, maturando l’idea che il meglio deve ancora arrivare, ma ogni cambiamento non solo dev’essere accettando ma anche voluto e ricercato.

NOSTROMO X INDIE TALKS

Concordi con Franco Battiato riguardo il concetto che la stagione dell’amore viene e va?

Mi affascina, di quel brano, il continuo ripetersi delle cose perdute, dei rimpianti e della possibilità di stupirsi ancora e sempre. La stagione dell’amore viene e va, perché ci si innamora in ogni momento, di una persona, di un libro, di una canzone, di un oggetto e qualche volta anche di sé stessi.

Qual è il momento dell’anno in cui la natura mostra un maggior equilibrio?

Sono più affascinato dallo squilibrio della natura, dall’esplosione dei suoi colori, degli odori e di ciò che magicamente ci accade. Il sole, che mia madre mi dice sempre di prendere “perché fa bene alla salute”, quant’è vero.

Il tuo umore viene influenzato dal clima che c’è fuori dalla finestra?

Purtroppo sono uno di quelli. I primi soli hanno un effetto curativo per la mia anima, qualcuno direbbe “questione di chimica”. La mia voglia di vivere si amplifica, i problemi perdono la loro carica negativa fino a diventare sciocchezze (sempre pronte a saltar fuori alla prima giornata di pioggia).

La metereopatia è una brutta bestia, forse la bestia di chi ha qualche rotella fuori posto, o banalmente di chi da solo, nell’oscurità del meteo, non riesce a vedersi brillare.

Hai mai avuto l’impressione di vivere emozioni “ Fuori stagione”?

Barlumi di speranza, spesso legati ad eventi positivi, fugaci ad ogni modo. Ma diciamoci la verità, le emozioni appartengono a tutte le stagioni, solo che se c’è il sole fanno un effetto diverso.

Saper perdonare è una questione di tempo o di abitudine?

Saper perdonare è, secondo me, una questione sia di tempo che di abitudine. Saper perdonare è una competenza, che spesso possiede maggiormente chi è abituato sbagliare. Io ad esempio perdono spesso, senza legarmi troppo le faccende al dito. Bisogna accettare la fallibilità di chi abbiamo davanti, perché alla fine sbagliare è universale e non perdonare significherebbe essere ipocriti. A quel punto subentra il tempo, gentile pacificatore.

Spogliarsi delle proprie paure può essere simile a quello che la primavera fa con l’inverno?

Beh nel mio caso si e in qualche modo, non volendo, ho risposto a questa domanda qualche riga sopra. La primavera ha questa grande capacità di illuderci, di farci credere che le cose brutte infondo non sono poi così brutte. C’è un passo di Eliot al quale sono molto legato, l’inizio de la terra desolata: “Aprile è il mese più crudele, genera / lillà da terra morta, confondendo / memoria e desiderio, risvegliando / le radici sopite con la pioggia della primavera”. Alla fine questa stagione ci illude un po’, basta solo ricordarselo.

Perché Aprile ti ricorda la felicità?

Sto giro non ho molto da aggiungere, è tutto scritto qui sopra ehehehe.

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