Icaro: “Ci si può sentire soli ovunque e con chiunque ” | Indie Talks
Tutti si sentono soli. C’è chi riesce a mascherarlo e chi ci da meno importanza, ma è impossibile negare che la solitudine sia parte di noi (e non solo la canzone di Laura Pausini).
A braccetto con la solitudine esiste una cosa chiamata distanza che può assumere diverse forme: distanza fisica, quando effettivamente ci sono chilometri a separarti dalla persona amata ad esempio, o distanza emotiva, forse in qualche modo più dolora ma sicuramente più insidiosa.
Chi ci racconta tutte queste sensazioni è Icaro, con Soli, brano che inaugura la sua carriera musicale. Un brano in cui Icaro racconta proprio a cuore aperto la difficoltà che si prova nell’essere distanti non solo fisicamente ma anche e soprattutto emotivamente, e l’incapacità di convivere con una lontananza che fende il tempo e lo spazio, facendo sentire, anche in presenza dell’altro, profondamente “Soli”.
ICARO X INDIE TALKS
Ciao Icaro, benvenuto su Indie Italia Mag! Quanto c’è di autobiografico nella tua musica?
Ho scelto di fare musica e scrivere canzoni proprio per raccontarmi, per raccontare ciò che c’è dentro e intorno a me. In ogni canzone vive una parte di me.
Si può essere soli anche in mezzo alla gente. Ti è mai capitato di provare questa sensazione?
Certo, ci si può sentire soli ovunque e con chiunque, esistono quei periodi e sono capitati anche a me. Sono momenti che hanno il bisogno di essere ascoltati e compresi come tutti gli altri, sono periodi che se visti con la giusta prospettiva servono solo a crescere e ci lasciano scoprire lati di noi importanti.
E in una relazione? Ci si può sentire da soli?
“Soli” parla proprio di questo sentimento. Ci sono volte in cui ci impegnano a essere la persona giusta per chi amiamo dimenticandoci cosa realmente manca o serva a noi, creando una mancanza che a sua volta ne crea un’altra.
Peggio la distanza fisica o quella emotiva?
Sono distanze diverse, una è più evidente quindi è anche più facile da individuare e comprendere, l’altra è una distanza che si cela dietro il bisogno di avere qualcosa che manca o di aggiustare qualcosa che è rotto, a differenza della prima potrebbe non essere condivisa.
La musica riesce a colmare queste distanze?
La musica e l’arte in generale hanno la capacità di colmare le distanze, penso sia capitato a tutti di condividere i propri momenti migliori o peggiori con una canzone, un’artista o qualcosa di simile, questo è il palese esempio che con l’arte non si è mai realmente soli.
Quali sono gli elementi fondamentali per una relazione bilanciata e sana?
Non esiste una ricetta per una relazione sana, almeno non ne esiste una universale che vada bene per tutti. Per me alla base di ogni relazione c’è il dialogo e la fiducia, penso che in ogni relazione che funzioni ci sia alla base un gran dialogo, nessuno è perfetto per l’altro, bisogna capire che per stare insieme agli altri serve realmente sacrificarsi e accettare di lavorare su se stessi se ne vale la pena.
3 canzoni indie per combattere la solitudine?
Ce ne sono tante molto belle. Tra le mie preferite direi: “Nei treni la notte” di Fra Quintale, “Cosa mi manchi a fare” di Calcutta e “In gin di vita” dei Legno.
Dov’è diretto Icaro per il futuro? Quali sono i tuoi progetti?
L’obiettivo principale è la musica e la voglia di crescere, cercare di essere l’artista migliore che possa essere lavorando sodo affinché la mia musica arrivi, non in termini di numeri ma di emozioni, quella sarebbe senza dubbio la mia vittoria personale.
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