Nicolò Carnesi: “Può sempre succedere tutto” | Indie Talks

PH: Stefano Bazzano

Nicolò Carnesi: “Può sempre succedere tutto” | Indie Talks

Nicolò Carnesi è un cantautore filosofo che tira fuori nei testi emozioni, storie, ma anche mille domande sul senso della vita e della nostra esistenza. L’ultimo brano, Dinamite, parla della felicità, di quanto possa essere un sentimento incredibile, allo stesso tempo però distruttivo. Può essere sfuggente oppure rincorsa per giorni e ore, fino a capire che si stava seguendo una strada sbagliata, o ancor meglio, l’istinto può dare la possibilità di una deviazione improvvisa.

La vita è imprevedibile, piena di colpi di scena, può sempre succedere di tutto. E allora vale la pena scrivere una ballata esistenzialista dove i destini di ogni essere umano sono fusi con quello che succede fuori, al di là della sola volontà delle persone. Destino, realtà, sogni e speranze, esplodono nella musica come veicolo per riflettere e sfidare l’universo per capire chi siamo e come mai ci troviamo qui, ora, in questo preciso momento storico.

NICOLÒ CARNESI X INDIE TALKS

Le canzoni possono nascere da esplosioni di sentimenti? 

I sentimenti che proviamo possono essere così intensi e travolgenti da spingerci a cercare un modo per decifrarli, esprimerli e, talora, comunicarli agli altri con il linguaggio più consono, nel mio caso rappresentato dalla combinazione di musica e parole. “Dinamite”, non è frutto di un processo di riflessione e pianificazione, ma è nata quasi automaticamente, in modo creativo e liberatorio in un periodo in cui provavo sentimenti intensi, che hanno ispirato la canzone e l’hanno fatta diventare un’espressione delle mie emozioni.

Perché la felicità è dinamite?

La felicità è concetto astratto e soggettivo e,  come tale, si presta a molteplici interpretazioni. Ho usato un’immagine allegorica che mi sembrava potesse dare il senso di qualcosa di potente e incontrollabile,  una sensazione paragonabile all’accensione di una miccia che porta ad un’esplosione. 

Quanto è complicata la tua vita?

Quasi quanto rispondere a questa domanda.

PH: Stefano Bazzano

Vorresti ancora diventare ingegnere?

In verità non ho mai voluto esserlo, nella mia canzone  giocavo sulle aspettative conformiste delle generazioni precedenti, in un periodo storico in cui alcune professioni come quella di ingegnere, avvocato o medico, erano considerate sicure e in grado di garantire una solida posizione sociale ed economica.  Un simbolo di prosperità potenziale che in una società liquida e in disfacimento come quella odierna, sta perdendo  la propria  potenza narrativa.  

Il mondo virtuale tende a distrarci dal presente?

Gli esseri umani sono da sempre distratti dal virtuale inteso come capacità d’immaginazione.  Il mondo virtuale per come è, inteso oggi, invece trovo sia un’estensione sistematizzata e banalizzata, oltre che sempre più conformista, del mondo fisico e reale. Premesso ciò, preferisco farmi distrarre dal mio mondo virtuale che da quello altrui (leggi social)  che mi annoia più che distrarmi.

Il sabato sera, invecchiando, perde il suo obbligo morale di dedicarlo al divertimento? 

Intanto ti ringrazio per aver evidenziato che sto invecchiando! In secondo luogo, ti dirò che  anche da giovane non sono mai stato  particolarmente  interessato alle giornate dedicate alla mondanità e alle feste comandate. Anche il sabato è una festa programmata e ricorrente, e, per questo, non necessariamente divertente.

PH: Stefano Bazzano

Dietro il niente a volte si nasconde il tutto?

Manca un contesto (fisico, matematico, psicologico?) per circoscrivere un argomento che si presta a infinite argomentazioni. Per esempio, se il niente è l’assenza di qualcosa, non sarà in grado di nascondere nulla!

Qualsiasi risposta può essere limitante e limitata, pertanto  mi appello alla possibilità di pensarci su per il resto della mia vita.

Cosa succede l’attimo prima di una scelta?

Dipende dal tipo di scelta, ci sono quelle che puoi  ponderare, soppesare, plasmare, altre istintive  e immediate. Può succedere qualsiasi cosa, anzi spesso la scelta è richiesta proprio perché sta accadendo  qualcosa, cioè è l’avvenimento in sé che ti porta ad una scelta.