Come a Hollywood | Indie Tales

Molto spesso chi sogna l’America non riesce mai ad abbandonare il piccolo paesino di provincia dove vive fin da quando era bambino. Sì, la stessa persona si lamenta che non c’è mai nulla da fare, specialmente il sabato sera, che la vita è noiosa e che tanto vale passare le giornate in casa a vedere uno stupido film, piuttosto che uscire e vedere le solite facce.

La vita ogni giorno sembra fermarsi, ieri uguale a domani e così via, nei secoli dei secoli. L’apatia momentanea alla quale è facile abituarsi a certe latitudini può essere rotta solo all’improvviso dall’amore.

Un paio d’occhi che incrocia lo sguardo basso di chi si sta lasciando andare all’attesa è una scintilla che brucia, un incendio che distrugge la noia e porta una ventata d’emozioni. Una poesia da far invidia ai film romantici, che gira le pagine del destino così veloce da perdere il filo. Un gran casino di sentimenti, di desideri che sembrano essere sempre stati lì ad aspettare il giusto momento e fa niente se questo futuro in realtà è solamente un piccolo attimo eterno.

E peccato se alla fine sarà tutto un gran dolore, l’essere umano, nonostante mille inganni del tempo cede alla bellezza, incondizionatamente e senza freni inibitori. Un viaggio che finisce con un grande schianto, titoli di coda di un cuore che aveva finalmente imparato a battere ad una velocità costante, ma poi è stato abbandonato lì, in una camera da letto, tra mutande sul letto e libri mai letti.

Quando si chiude la porta della memoria, capita di ripensare alla trama di due persone, che senza saperlo sono diventati i protagonisti l’uno dell’altro, rubandosi baci e accendini, cercando di non capirsi fino in fonda, ma di comprendersi, accettando vizi e virtù.  Entrambi avevano in mente un finale perfetto, ma sono bastati due secondi sbagliati a mandare tutto in fumo.

E adesso, i nostri eroi, nel silenzio della propria quotidianità, si chiedono quale sorpresa riserverà il futuro.

Vale la pena coltivare la speranza, credere che il prossimo film sarà quello giusto per vincere l’Oscar o meglio far finta di nulla, chiudere a chiave il proprio cuore e rimanere fermi in attesa del niente.

Non esiste una soluzione. Alessio continua a vivere  uscendo di casa alle 7,20 del mattino, mentre Marta impreca in tangenziale contro i camionisti che non si fanno sorpassare. Giulia spera di ricevere il buongiorno da Francesco intanto Chiara spegne la luce e va a dormire dopo il turno in ospedale.

Filippo invece non ha preso sonno, ha provato a scrivere qualcosa per svuotare la testa da pensieri troppo pesanti, ma neanche così ha trovato la forza per addormentarsi. Mentre la sveglia suona, Michela, al piano di sotto, si sta facendo la doccia e preparando la valigia. Simone è già sotto casa sua, impaziente che l’aspetta, pronta per portarla chissà dove.

Tutte queste persone, forse un giorno s’incontreranno magari sparsi in fila davanti alla cassa del cinema, oppure già seduti su quelle poltrone un po’ scomode di una sala di provincia, ma probabilmente nessuno saprà il nome del suo vicino.

Non esiste una lista della spesa per comprare esperienze, sogni o desideri. A volte succede l’inaspettato, mentre in altre occasioni la normalità prende il sopravvento. La noia rischia di diventare una prigione feroce che intrappola l’anima umana. Per liberarsi e fuggire ci si può appigliare alla poesia e all’amore, probabilmente sono la stessa cosa.

Ma i sentimenti non devono essere di plastica, devono avere un gusto e un profumo che si può assaporare solamente se si ha il coraggio di mordere forte le occasioni. Non si può rimanere immobili nell’attesa e lamentarsi che non succede nulla. Meglio vivere cento vite in una piuttosto che andare a dormire senza non aver nulla da raccontare.

Se c’è follia, coraggio, spensieratezza, anche una piccola città di provincia, con i posteggi vuoti e i negozi chiusi, può diventare il miglior palcoscenico sul quale esibirsi. Per vivere non serve la scenografia di un film di Hollywood o essere l’attore più quotato sul mercato, è importante però scrivere la propria trama. Pazienza se qualche sceneggiatura apparirà frettolosa o sconclusionata, ogni esperienza servirà a capire come si dirige il senso dell’essenza umana.

RACCONTO LIBERAMENTE ISPIRATO AL BRANO “COME A HOLLYWOOD” DI ANGELO IANNELLI