PH: Luca Di Trocchio

Valy: “Non bisogna temere la propria crisi esistenziale” | Intervista

Per dar sfogo a questa crisi esistenziale, Valy sceglie di mettere le parole in musica, provando a buttare fuori problemi e pensieri negativi. Oggi viviamo in una società ossessionata dalla perfezione, ogni minimo difetto può innescare un incendio emotivo che ci porta a sentirsi non solo diversi, ma soprattutto sbagliati, rispetto a standard che ci sembrano ottimali.

Con la pandemia molte persone sono entrate in crisi, hanno iniziato a giudicarsi, dando troppa importanza alle mancanze piuttosto che esaltare le qualità.

Per superare una crisi è fondamentale chiedere aiuto a degli specialisti, ma anche trovare il coraggio di confrontarsi con amici e parenti, in modo da slegare la matassa di pensieri che esce dalla nostra mente e tenta di soffocarci. Per Valy e Valentina Rizzi, nome all’anagrafe dell’artista, questa canzone diventa una dolce ribellione contro un mondo all’apparenza ostile e tiranno, pronto a puntare sempre il dito, piuttosto che allargare le braccia per offrire un riparo sicuro.

INTERVISTANDO VALY

Quale “crisi esistenziale” vivono tutti?

Ad oggi, penso che tra le crisi più grandi ci siano il costante paragone con la vita degli altri e il senso di impotenza rispetto a tutto ciò che sta succedendo nel mondo.

Ogni tanto è fondamentale sfogare i propri bisogni: tu come lo fai?

Io scrivo canzoni e le canto.

Ma ho anche una cerchia di persone fidate con cui parlo molto e con la quale ci ascoltiamo e supportiamo a vicenda.

PH: Luca Di Trocchio

La tecnologia ha creato nuove paranoie?

Non credo siano nuove, paranoie su come appariamo, sull’erba del vicino e su ciò che succede nel mondo ci sono sempre state; sicuramente ha contribuito ad amplificarle, i filtri, il confronto costante, le informazioni e notizie continue ne sono causa in parte.

Le difficoltà possono servire anche come motivazione?

Assolutamente si, soprattutto in ambito lavorativo. 

Le difficoltà spesso possono essere grandi occasioni di crescita personale, trovare soluzioni, alternative, nuove proposte è un allenamento incredibile.

Qual è il tuo colore preferito e perché?

Come dico sempre, non ho un colore preferito, mi piacciono tutti!

Ecco perché rispondo : l’arcobaleno.

PH: Luca Di Trocchio

Che emozioni ti trasmettono gli arcobaleni nella testa?

Gli arcobaleni nella testa sono un momento di svago e spensieratezza dopo un lungo periodo buio.

Quel momento in cui finalmente lasci andare tutto e torni in pista a divertirti e vivere ogni momento.

Hai mai avuto l’impressione di essere vittima di te stessa?

Sono sempre vittima di me stessa, sono la persona che più mi conosce, a cui non posso nascondere nulla, pensieri e sentimenti. Giudicarsi e colpevolizzarsi per brutte esperienze o fallimenti è fin troppo facile.

A riguardo molto presto uscirà una canzone che si intitola “Tu non hai colpa”.

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