L’incipit romantico e malinconico di Seb | Intervista

PH: Laura Ligabue

L’incipit romantico e malinconico di Seb | Intervista

La musica di Seb è timida, romantica e malinconica, INCIPIT, il suo primo album lo conferma.

L’amore è qualcosa che affascina, anche in quei momenti in cui sembra terribile e feroce. Per provare questo sentimento bisogna essere pronti anche ad accettare persino i momenti no. Tutta la tristezza o i rimpianti riprendono vita nei ricordi e Seb sceglie di raccontare la sua intimità in questo disco dolce e sensibile.

INCIPIT è un inizio nato dall’assenza di relazioni perfette all’apparenza, ma totalmente fragili. La musica è diventata per l’artista, il metodo migliore per ingoiare la delusione, trasformandola in gioia creativa.

INTERVISTANDO SEB

Qual è stato il tuo “Incipit” con la musica?

Ho iniziato a fare musica grazie a mio padre che mi regalò una chitarra. Erano gli anni delle medie e dividevo la mia vita tra scuola, musica e calcio. 

Alle superiori abbandonai il calcio e iniziai veramente a pensare alla musica.
Erano gli anni in cui ascoltavo gli Oasis, Nirvana, Coldplay, e i grandi cantautori italiani come De André, Battisti, ecc. 

Sono stati loro a darmi gli stimoli giusti per imparare da autodidatta gli accordi di chitarra dai tutorial su youtube. Da lì è stata una continua ricerca di altri elementi per formare una band e uscire finalmente dalla cameretta. 

Così nel 2011 dopo un viaggio a Budapest fondai i “The Bleach” con i quali ho suonato fino a metà del 2019.

Cosa siamo adesso io e te: l’amore per te che definizione ha?

Per me l’amore è quella cosa che ci tiene in vita e che da senso alla nostra esistenza. Amiamo tutto ciò che ci fa stare bene: dalle passioni, alle cose che preferiamo fare, alle persone che vogliamo al nostro fianco. 

La parola “amore” racchiude in sé un concetto molto ampio che credo possa essere associato al concetto di felicità, rispetto e libertà. 

Colgo l’occasione per dissociarmi e condannare quelle persone, in particolare tutti quegli uomini che dicono di amare senza sapere cosa significa la parola amore, che fanno violenza fisica e psicologica, che uccidono. 

Non è possibile accettare tutto questo. Basta!

È più romantico ricordare un momento scattando una fotografia o utilizzando le parole?

Credo che il potere delle parole sia più romantico. Sono un amante della fotografia e credo che molte foto abbiano un anima che trasmette emozioni e messaggi importanti. Le parole però, riescono a descrivere aspetti che nella fotografia non riusciamo a cogliere. Non si limitano a descrivere soltanto il momento. Le parole ci fanno immaginare, ci fanno sognare ad occhi aperti. 

Hai mai visto “I tuoi nei” come se fossero una costellazione celeste?

Mi hai letto nel pensiero! Proprio la copertina del singolo ha questa visione: un corpo nudo con i nei che formano una costellazione. È proprio quella l’immagine che avevo in mente e che ho voluto dare sia alla copertina che al significato della canzone.

Quanto è difficile liberarsi di ogni possibile ansia e paura?

Molto difficile. Spesso mi capita di avere ansia o paura di qualcosa. Non è per niente bello. Non ti permette di vivere la vita come vorresti. Ti senti paralizzato. Quando mi capitano questi momenti cerco di fare delle cose che mi piacciono per liberare la mente dai pensieri e godermi al meglio il momento. La musica, la lettura e i viaggi mi hanno aiutato molto in questo.

PH: Laura Ligabue

Se non si sta bene con se stessi è inutile cercare di migliorare i rapporti con gli altri?

Quando non riusciamo da soli, famiglia e amicizie positive possono aiutarci a migliorare alcuni aspetti della nostra vita.

Stare bene con se stessi è la prerogativa di ognuno di noi per affrontare la vita al meglio. Stare bene con se stessi di conseguenza aiuta a migliorare i rapporti con gli altri. È tutto collegato. 

Vivere a Milano è una sfida ricca di opportunità?

Non vivo a Milano, ma venendo dalla Sicilia in Emilia Romagna per lavoro, posso dirti che una città come Milano offre sicuramente tante possibilità di crescita professionale e di vita.

Nel mio brano “Milano” ho immaginato una città caotica e affollata che ad un tratto si ferma e si svuota per permettere a quel filo immaginario che collega gli sguardi di due ragazzi innamorati di non spezzarsi.

PH: Laura Ligabue