Pinguini Tattici Nucleari | Il racconto del live di Bologna (15.05.2024)
Di Andrei Lepadat
La band torna nei palazzetti successivamente al grande successo riscosso all’interno degli stadi nell’estate del 2023, tour che si è chiuso all’RFC Arena di Campovolo a Reggio Emilia il 9 settembre a suoni di canzoni e fuochi d’artificio. Il giorno stesso alla fine del concerto gli artisti hanno affermato che non si sarebbero fermati e avrebbero proseguito il
loro viaggio relativo al nuovo album “Fake News”, l’album portato negli stadi, prolungandone l’ascolto dal vivo con il “Fake News Indoor Tour” in giro per l’Italia.
Il “Fake News Indoor Tour” annunciato il 9 settembre e successivamente il 10 settembre ufficialmente sul profilo social, inizialmente prevedeva un totale di 24 date tra Jesolo, Milano, Torino, Pesaro, Bologna, Livorno, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Messina. Il trionfo clamoroso ricevuto negli stadi ha fatto sì che i biglietti andassero a ruba, infatti, da quanto riportato dai Pinguini Tattici Nucleari sul proprio profilo Instagram, oltre 100 000 biglietti sono stati venduti nell’arco delle 24h successive all’annuncio delle date. Questo grande sostegno nei confronti della band li ha portati ad aggiungere nuove date, arrivando ad un totale di 33 date tra gli inizi di aprile e fine maggio.
Entrando all’Unipol Arena, dopo un po’ di attesa le luci si spengono le luci e salgono sul palco dell’Unipol Arena i Pinguini Tattici Nucleari: Riccardo Zanotti, Elio Biffi, Lorenzo Pasini, Matteo Locati, Nicola Buttafuoco e Simone Pagani. Lo show inizia subito con Scrivile Scemo andando a proseguire con una scaletta che conta più di 20 canzoni, medley compreso. Oltre al ritorno del rito del tatuaggio, proposto dall’anno precedente, in cui una persona durante la canzone “Hold on” viene selezionata dal pubblico nel parterre per tatuarsi la scritta Hold on sul braccio, è stato possibile assistere ad un innalzamento della band sul palco, tramite un apposito meccanismo montato nell’arena, che ha sollevato gli artisti con i relativi strumenti, al di sopra del palco.
Tra flash di smartphone, fuochi e luci di scena, salti, risate e pianti degli spettatori, i pinguini si ritagliano uno spazio per esporsi, infatti, non si sono risparmiati sull’esprimersi e sensibilizzare temi molto importanti di natura quotidiana, anche se mi verrebbe da dire purtroppo quotidiana. Un primo tema importante Riccardo Zanotti durante le canzoni afferma che di questo tema:
“se ne parla nelle canzoni, nei film, ce n’è qualcuno, però volevamo dare anche noi il nostro contributo perché alla fine è un tema larghissimo… è un tema larghissimo per un semplice fattore, ovvero che tutti e tutte noi abbiamo in famiglia qualcuno che ne soffre o comunque conosciamo qualcuno, un amico, un vicino di casa, anche solo una faccia amica di quelle che vedi quando vai a prendere il pane in paese e poi ad un certo punto non la vedi più. Ecco l’Alzheimer è qualcosa di bestiale, porta via le persone dopo un viaggio senza senso in cui queste stesse persone si mangiano da dentro.”
La band si è chiesta com’è vivere questo morbo e sono arrivati alla conclusione che potrebbe essere paragonato al vivere in una galera, in una gabbia, infatti, durante l’esibizione loro si sono nascosti dietro a questo schermo che simboleggiava una gabbia, e nel frattempo è stato possibile assistere ad una coreografia eseguita da una coppia di danzatori sul palco.
In un momento delicato, prendendo in riferimento la questione della guerra tra Palestina e Israele, i pinguini si sono dedicati ad un momento unico ed emozionante a sostegno della Palestina. Elio Biffi, infatti, prende la parola, invitando gli spettatori a prendere le proprie chiavi in mano e invitando le persone a sventolarle, come se fossero uno strumento musicale. “Le chiavi sono un oggetto potentissimo anche al di là del loro potere sonoro, perché in piccolo simboleggiano tutto quello che aprono o chiudono, sono anche però le chiavi simbolo di un popolo che ne ha fatto un suo emblema per ricordare le case che da decenni gli vengono portate via e sto parlando del popolo palestinese” afferma l’artista. Insieme all’accompagnamento del suono di chiavi in sottofondo, Elio condivide alcuni versi di una poesia appartenente a Mahmoud Darwish, scrittore palestinese che è considerato tra i maggiori poeti del mondo arabo:
“Mentre stai per tornare a casa, a casa tua
Pensa agli altri, non dimenticare il popolo delle terre
Mentre dormi contando i pianeti
Pensa agli altri, a coloro che non trovano un posto dove dormire
Mentre liberi te stesso, con giochi di parole e metafore
Pensa agli altri, a coloro che hanno perso ogni diritto di parlare
E mentre pensi agli altri, quelli lontani
Pensa a te stesso e di magari io fossi candela accesa nel buio.”
Il concerto sta per finire, si canta la canzone che ha ottenuto il successo durante Sanremo 2020, “RingoStarr”, si passa a cantare “Zen” ed ecco che si sta per annunciare la canzone successiva “Ridere”, ma ad un certo punto Zanotti si ferma e si ricorda della sorpresa dedicata a Bologna. Tra Gaffe, sorrisi e scuse rivolte a Bologna, la band bergamasca inizia a cantare “Caro amico ti scrivo” in onore a Lucio Dalla e alla città bolognese, di certo non poteva mancare un riferimento a Dalla, essendo il cantautore un pezzo rilevante nella vita di Zanotti.
I concerti dei Pinguini Tattici Nucleari riescono sempre a coinvolgere tutti, da grandi ai più piccoli, affermandosi con eccellenza all’interno dei cuori di tantissime persone. Non è solo un concerto, la musica unisce, emoziona l’anima e fa sperare. Auguro a tutti coloro che ascoltano la loro musica di andarli ad ascoltare live, in quanto non deludono mai e riescono sempre a stupire con sorprese, balletti divertenti, discorsi importanti e tanta energia che poi ci si porta nella vita quotidiana.
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