Anima Nera: “Le canzoni e i ricordi durano per sempre” | Intervista

PH: ufficio stampa

Anima Nera: “Le canzoni e i ricordi durano per sempre” | Intervista

È molto dura riuscire a comunicare in maniera diretta senza troppi giri di parole i propri sentimenti ad una persona cara, per fortuna però esiste la musica con storie che sembrano aver preso spunto dai ricordi che abbiamo vissuto, anche se ne parlano artisti conosciuti tramite playlist o visti live, ignari della nostra esistenza.

Gli Anima Nera con “Per te” ci regalano una canzone senza tempo, dedicata ad un amore ormai lontano, sparito dalla realtà e allo stesso modo però vivo dentro i pensieri.

La parte più dura dell’amore è che può finire, anche all’improvviso, senza troppe spiegazioni e mentre tutto scorre impassibile rimane il dolore della mancanza. Scrivere una lettera può essere un modo romantico per fare pace con il proprio cuore.

INTERVISTANDO ANIMA NERA

Vi chiamate Anima nera, ma dalle vostre canzoni ne esce un cuore rosso e pulsante come i testi che proponete, chi siete veramente?

Siamo un gruppo di amici che cerca di trasmettere con la propria musica emozioni, proponendo testi non banali e uno stile di musica proprio, incentrato sull’insieme del suono e non sul virtuosismo di uno.

Giochiamo con la dolcezza delle parole, ma allo stesso tempo mischiamo le sonorità tipiche del rock italiano con riff pungenti.

Siamo una band che ama parlare dell’amore in tutte le  sue forme.

Quali promesse vivono dentro il nuovo brano “Per te”?

Nel nostro percorso musicale ci siamo posti la domanda su cosa si intende per amore eterno, abbiamo concordato che quando ci torna nella testa un ricordo, figlio di una situazione, di un luogo o di una canzone allora forse li sta la definizione di amore per sempre.

Perché le persone smettono d’amare?

Eh bella domanda. L’amore è una pianta che va innaffiata tutti i minuti della giornata.

Però a volte questo non basta,  subentra la quotidianità delle cose che spegne la passione, il bombardamento dei social crea un mondo parallelo alla realtà delle cose, poi una costante insoddisfazione e insofferenza per avere di più e si perde di vista la semplicità del gesto d’amore.

PH: Ufficio Stampa

Tra cuore e cervello esiste un terzo incomodo?

Certamente! È il sentimento.

È una variabile incontrollata della nostra vita.

Se cambia il sentimento cambia il nostro punto di vista dell’altro facendo emergere difetti che ci sono sempre stati ma che prima non vedevamo.

È più facile scrivere una canzone dolce o arrabbiata?

Siamo antenne che recepiscono i segnali attorno a noi. Quando c è l’ispirazione tutto è semplice.

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Esiste un collegamento tra la poesia e la follia?

La follia è la mia amica immaginaria, un rifugio dove mi rifugio quando scrivo.

La mia follia è il luogo immaginario parallelo, da cui trovo le idee per le nostre canzoni, un luogo chiuso dentro di me.

Tante volte la ragione può essere limitante?

Il nostro cervello ci crea dei limiti, è il peso che a volte non ci permette di spiccare il volo.

Però serve a non fare cazzate o a non cadere nel vuoto. Preferisco sempre le cose di cuore perché sono più spontanee e vere.

Viviamo davvero in una società che pretende troppo da chi non ha niente e poco da chi ha tutto? Come mai si è creato questo sistema?

È un sistema facile da governare. Lo stato di necessità porta a dare sempre tutto per sopravvivere per cui chi ha meno in certi versi si dà più da fare per arrivare ad un vivere decente. 

Non è un sistema meritocratico.