Raimondo: “Nella vita serve trovare il giusto mix” | Intervista
Per fare un buon Gin Tonic il barista deve sapere dosare bene le giuste quantità riuscendo così a creare il gusto perfetto. Ecco, per affrontare la vita ed esserne felici è necessario mischiare ciò che succede con quello che si prova, la realtà con l’immaginazione e l’emozioni. Un elemento che scombussola tutto può essere l’amore, sbronza emotiva che travolge all’improvviso provocando reazioni altalenanti.
Raimondo, nelle sue canzoni descrive sentimenti e racconta le sue avventure con la penna di un cantautore che ama prendere spunto dal vissuto per rielaboralo sotto forma di musica. Il nuovo singolo, “Gin Tonic”, è un brano spensierato, da condividere con tutte le persone a cui si vuole bene, ricordandosi di vivere il momento senza affogare dentro le ansie del futuro.
INTERVISTANDO RAIMONDO
Dentro le tue canzoni che emozioni ci sono?
Le emozioni dentro le mie canzoni variano in base a quello vivo e a quello che mi circonda, cambiano in base ai miei occhi, in base a quello che vedo. Ho scritto canzoni d’amore, canzoni d’odio, di rabbia, di felicità e chissà la prossima quale vorrà raccontare. Sicuramente le emozioni restano al centro di ogni mio testo. In generale però mi piace parlare d’amore perché vedo in esso la soluzione.
L’amore è più forte di un gin tonic?
Beh dipende chi ti fa il gin tonic. A parte gli scherzi, una relazione può essere visualizzata come una serata in gintoneria: il primo bicchiere è quello più buono, come può esserlo l’inizio di una storia, il tuo cuore sente ogni ingrediente, il lime, la tonica e il gin sono in equilibrio perfetto. Capita poi che se il tuo cuore ha sbagliato a scegliere il “gin”, più si svuotano i bicchieri, più ti svuoti tu e arrivi all’ultimo che non ti riconosci più. Anche se il gin tonic ti aiuta quando l’amore ti abbandona, l’amore vero è una bottiglietta di acqua naturale quando ti svegli la domenica mattina dopo una nottata fuori.
Nella vita serve il giusto equilibrio per evitare di dover mandar giù cocktail indigesti?
I cocktail vivono di equilibrio, tutto deve essere nella giusta dose per essere buono e per non stomacare. È proprio questo che il mio ultimo brano, “gin tonic”, vuole trasmettere. Secondo me i cocktail sono una simpatica metafora per parlare della vita, tutto deve essere assunto nelle giuste dosi, per goderci ogni singola emozione o momento e per non cadere in sofferenza e delusione.
Che città è Como la domenica mattina?
Un inferno di acqua dolce. Como è una parte importante nella mia vita, è la mia città natale ed è quella che mi ha cresciuto. Mi sento molto legato al lago e soprattutto alla provincia di Como dove tutt’ora abito. Cerco sempre di infilarla nelle mie canzoni e “Fred Astaire” è una vera propria dedica a questa città, per questo motivo ho voluto fortemente includere Mombi in questo progetto essendo anche lui un fortissimo emergente, ma soprattutto un amico che come me condivide questo amore spassionato per la città con la sua crew “Como ovest”.
Il brano Uroboro è dedicato a tutte quelle persone che sono, senza riuscire a riconoscersi?
Qui tocchiamo un brano a cui sono legato particolarmente, è una canzone che fatico a raccontare nonostante sia ormai una delle più “anziane”. Pensa che ancora oggi quando la suono dal vivo mi emoziona. È un brano molto introspettivo ed è una dedica a chi, come me, butta tutte le sue emozioni, insicurezze, forze e chi più ne ha più ne metta in qualcosa che a volte sembra un sogno irraggiungibile ma che alla fine è semplicemente ciò che siamo. Tutto ciò che è capace di stringerci forte e subito dopo strapparci via il cuore, per me è la musica, per voi che cos’è?
Il futuro ha mille variabili che spaventano, ma allo stesso tempo creano curiosità?
Si assolutamente, nonostante io non sia una persona molto attaccata al futuro, credo che godermi i momenti mentre essi accadono sia più gratificante di una aspettativa o di un ricordo. Una cosa di cui sono sicuro è che sicuramente non dobbiamo lasciarci spaventare da ciò che il futuro ci presenterà davanti, bello o brutto che sia, anche perché la maggior parte delle cose dipenderanno solo da noi.
Sei un grande fan di Lucio Dalla, quale suo brano ti rappresenta di più e perché?
Amo Lucio Dalla, penso sia uno dei pochi artisti in grado di non “vendere” la sua musica, lui te la mostra. Racconta di gente, luoghi, ricordi.. Mi rivedo in tante sue canzoni ma se dovessi citarne una credo sia “La sera dei miracoli”. In questa canzone chiunque ci si può rivedere, a tutti noi è capitato, almeno una volta nella vita, di respirare il rumore di una città di notte, le piazze, i vicoli e i suoi attori. “La sera dei miracoli” parla di tutte le città del mondo, ma per ognuno di noi è una sola.
Alla fine andare al mare a Gennaio, forse è anche meglio dell’estate?
Ti rispondo a questa domanda mentre sono al mare in pieno agosto e ti dico che probabilmente non è più bello, ma sicuramente è più difficile. Ci vuole coraggio e determinazione per andare al mare in pieno inverno mentre magari chiunque altro preferirebbe stare comodo al caldo. È come in una relazione, ci vuole il coraggio, la determinazione è la voglia di farlo a dar man forte all’amore, perché da solo non riuscirebbe a compiere tutto il viaggio di una vita insieme. “Gennaio” è una canzone d’amore e ti dirò io il viaggio verso il mare a Gennaio l’ho fatto e quello che ho trovato non mi ha deluso per niente.
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