New Indie Italia Music Week #208

New Indie Italia Music Week #208

Dici che i tuoi fiori si sono rovinati. Non hai abilità. Questa nazione è brutta. Ti fa sentire asciutta. Senza volontà. E gioca a fare Dio. Manipolando il tuo DNA. Così se vuoi cambiare. Invece resti uguale per l’eternità” (Non è per sempre – Afterhours)

Anche se sai finger bene, è chiaro che ci sia qualcosa che ribolle in te adesso. Sarebbe anormale se fosse il contrario!

Sono tempi strani, in cui provano a mutarci emotivamente, ma fin quando?

Sei tu a deciderlo! Opponiti, non arrenderti, fatti sentire… nulla è per sempre; anche questa nazione divenuta di sentimenti riprenderà a fiorire: solo se tu lo vorrai.

Quindi cosa aspetti? Guarda al futuro con speranza e determinazione, caricandoti con i migliori brani della settimana scelti e recensiti dalla redazione di Indie Italia Magazine!

Tutto quanto (Album)

Sembra essere stato scritto al tramonto di un giorno d’estate, in un posto in cui l’unico suono è quello delle cicale. Sa di fiori appassiti e onde che cancellano i segni sulla sabbia.
“Tutto quanto” parla di un amore forte, sincero e trasparente, che ci fa riconoscere quella persona anche in mezzo a un mare di gente, ma che va assaporato piano piano, per “essere sicuri di essere una scelta”. Come dice Scarda, “L’amore è lento”: non si tratta di fare salti in avanti, ma di cucire insieme la trama. Per quanto si voglia aspettare non si può però negare che ci sia qualcosa di incontenibile dentro di noi, che ci fa pensare costantemente a lei (“tu sei ciò che mi manca quando tutto è perfetto”, “mi ritorni sempre nella mente”).
Scarda, con la sua voce graffiata, ci riporta all’indie italiano di tanti anni fa, fatto di immagini quotidiane e malinconia, e ci scioglie con questa tenera canzone d’amore che ci parla di un sentimento acceso e sincero, toccandoci nel profondo.
(Giulia Silvestri)

Scarda:8

Dimissioni

Paolo al neon presenta le sue dimissioni: questa vita non è come se l’aspettava. Dopo essersi scontrato con la realtà, fatta di sofferenza e crudeltà, non può restare indifferente. Decide dunque di mandare tutto a monte.
Il brano riflette sul divario che separa il desiderio dalla realtà: c’è una grande differenza tra come dovrebbero andare le cose e come vanno davvero.
Paolo al neon realizza quanto sia difficile diventare grandi quando ci si sente solo un ragazzino che non regge neanche il peso di un calzino. Un ritmo jungle esplicita questo senso di disorientamento: persi come in un labirinto senza via di uscita, si fluttua nel caos. È un disordine anche interiore, poiché ci si sente senza forma e incompleti. Ma, come direbbe Calvino, “alle volte uno si sente incompleto ed è soltanto giovane”.
(Giulia Silvestri)

paolo.alneon:8

206

Prim ci porta in una dimensione intima e delicata con il suo nuovo singolo “206”. Il titolo riprende una metafora usata nel brano:
“206 boschi interi che ho incendiato per spogliarti dell’amore che ho innaffiato”.
Così la giovane cantautrice decide di mettere un punto e lasciare andare ciò che ha coltivato in passato con tanta fatica. I boschi, simbolo di una costruzione fatta con cura, vanno ora mandati in fiamme per poter ricominciare da capo.
Il sound, morbido e leggero, lascia emergere la voce cristallina della giovane cantautrice, che ha superato le sue insicurezze ed è ora pronta a proseguire per il suo cammino e accettare ciò che è stato e non sarà più. Con malinconia abbracciamo questa consapevolezza, ci immergiamo nei ricordi, senza far sì che questi possano farci del male
(Giulia Silvestri)

Prim:7,5

MILANOFIORI

Il trio comasco LEGRU torna su tutte le piattaforme con il suo nuovo singolo “MILANOFIORI” Il titolo riprende il nome di una fermata della metro, come se scendendo in questo posto ci si possa immergere in un flusso di immagini e sensazioni per lasciarsi alle spalle il grigio della città. Il testo è un vero invito a compiere questo percorso e l’ascoltatore è invogliato ad intraprenderlo per via del sound elettronico che avvolge e da ritmo . È il brano giusto per chi ha voglia di riflettere sulle note di una melodia fresca, triste e moderna.
(Greta Karol Nesci)

Legru: 8

Moonchild

Il nuovo album dei Le Astronavi si intitola Moonchild. Riprende un esperimento fatto dall’ingegnere Parsons ispirato dal romanzo dell’ occultista Crowley: evocare una bambina magica che liberasse il mondo. L’album si compone di nove tracce. L’attitude è punk e Le Astronavi con il loro stile molto personale decidono di porsi una grossa sfida. Vogliono esplorare l’occulto con il linguaggio popolare e allo stesso tempo collocare l’umano nella cornice del sovrannaturale. È la scelta giusta per chi ama le atmosfere inglesi un po’ oscure con riferimenti alla magia.

(Greta Karol Nesci)

Le Astronavi: 8

Moderata Fonte

La cantautrice vercellese Carlotta Silano anticipa il suo prossimo album con l’uscita del singolo Moderata Fonte, disponibile dal 1 novembre. Il brano propone l’essenza dell’omonima poetessa cinquecentesca. Carlotta Silano vuole esprimere cosa significa essere stata una giovane donna che in quell’epoca ha deciso di approcciarsi alla conoscenza: vi sono infatti anche delle citazioni ai testi di Moderata Fonte “il poter celeste/il poter terreno/ogni stato e moto/ogni sito e seno”. Il brano è originale con uno sguardo al futuro ma allo stesso tempo riprende un’atmosfera dark e dei ritmi cupi che richiamano il passato.

(Greta Karol Nesci)

Carlotta Sillano: 7

Distaction (Album)

Potremmo definirla come un’esplorazione sonora e concettuale in cui la dualità tra il caos delle distrazioni moderne e la ricerca di momenti di pura creatività trovano la loro fusione. Giungla, mescola pop-rock e alt rock con una cura, quasi “artigianale” riuscendo a ricreare un’atmosfera da live. Brani come “Limited Edition” e “Tonight” alternano riff futuristici e atmosfere sognanti, mentre pezzi come “Bad Idea” intrecciano ritmi digitali a chiusure electro. Attraverso un mix di elettronica e non, Giungla costruisce la colonna sonora per tutti quelli che cercano un’evasione sincera dalle distrazioni quotidiane, in cui però emerge genuinamente la bellezza che si ritrova nel suonare.

(Ilaria Rapa)

Giungla: 8

Mattoni Rossi EP

Un acquerello, a tratti lieve, a tratti brutale, delle fasi dell’amore. Malinconico, poetico, incantato e incantatore.
“Mattoni rossi”, la condanna degli amori finiti quando anche i gesti quotidiani rappresentano l’inferno. Come quando fissare un punto in casa, un innocuo mattone che è stato sempre lì, ci riporta a qualcosa che lacera il cuore. “Pisa di notte” si perde nella descrizione della città, dell’anima che sembra riflettere sulle pozze della pioggia, fino a ritrovarsi in un punto focale: l’altra persona, con cui diventiamo insieme pellegrini dell’immenso. Immenso in cui cerchiamo solo l’intimo legame con lei/lui, e la città diventa solo un terzo personaggio che partecipa silente. Con “Le voci” dal quadro di Pisa arriviamo alle sensazioni uditive. Tutte voci, tutti timbri della gola che rivelano un cuore odioso, amabile, necessario. “Voglio vederti”: “adesso che ti ho addosso, come posso spogliarmi di te?”. La dolcezza dei ricordi si mescola all’inevitabilità. Alla bellissima e minacciosa potenza del desiderio. Contro cui siamo impotenti e felici, terrorizzati e in estasi. “Sette mesi”, l’ultimo atto. La separazione. Un periodo di elaborazione del lutto sapendo in noi stessi che si stava continuando a vivere e orbitare attorno alla persona amata. Fino all’ineluttabile ritorno. E sette mesi non sono mai esistiti.

(Stefano Giannetti)

Anna Nata:8

Le favole

Inizia proprio con l’epicità della colonna sonora di una bellissima favola animata. Anche se è un brano che parla della perdita di qualsiasi epica, del crollo delle maschere fantasiose che la vita indossava davanti a noi.
Ma è proprio così? Non c’è niente di favoloso nella vita fatta di “solo regole”? Forse no. Perché come si costruisce un rifugio sotto l’inferno, si possono innalzare boschi, voli di fate e cori di bambini a risponderci a nostro piacimento. Proprio perché conosciamo la fredda realtà. È così che il nostro Io adulto può indossare un costume da fanciullo, circondarci dell’aura da sogno mentre combattiamo di giorno. Che sembra un po’ tutta la metafora della canzone. Ha un vestito da favola mentre parla di sagome, barriere e cemento.

(Stefano Giannetti)

Rubywave:8

Serve Amore

Me lo puoi leggere negli occhi serve amore, perché odi?

Tredici Pietro e Irbis si alleano per combattere una realtà cruda e amara, piena di ostacoli che tendono a separare piuttosto che unire, portando l’essere umano a credere che l’isolamento sia il modo migliore per sopravvivere, evitando così di provare sentimenti che possono lasciare traumi e ferite.

Serve ancora di più amore per riprendersi, per andare avanti e sperare, anche se non esiste una formula perfetta per costruire una relazione dato che le cose non vanno mai in modo lineare e per amarsi spesso facciamo il contrario.

Questa canzone  fa a pugni con la realtà, difendendo fino a sputare sangue la forza e il potere dell’emozioni. Ogni tanto bisognerebbe avere il giusto coraggio per lasciarsi andare, arrivando persino a sentire il gusto delle lacrime.

(Nicolò Granone)

Tredici Pietro, IRBIS: 9

Ho Sbagliato Ancora

Ho Sbagliato Ancora di Chiello è un brano che esplora il dolore profondo legato alla fine di un amore, una ferita che fatica a rimarginarsi. Con un testo intriso di nostalgia, Chiello ci racconta il desiderio struggente di tornare indietro, di rivivere i momenti più semplici e sinceri, come le giornate trascorse al mare senza preoccuparsi dei soldi e le lunghe chiacchierate fino all’alba. Il brano, però, non si limita al rimpianto, infatti, mette anche in luce la maturità e la consapevolezza che amare significa accettare l’altro così com’è, con i suoi difetti, senza tentare di cambiarlo. Un messaggio intenso che, tra incomprensioni e dolceamari ricordi, celebra l’amore vero e incondizionato.
(Andrei Lepadat)

Chiello:9

Filo Sottile

Filo Sottile, il nuovo singolo di Boisié, è un brano che unisce delicatezza e sofferenza, in cui la voce intensa e malinconica di Boisié conferisce al pezzo un’atmosfera intima e coinvolgente. Il filo sottile del titolo rappresenta il legame fragile e invisibile con il passato, una connessione che ci tiene vicini ai ricordi, siano essi luminosi o tormentati. In questo viaggio tra amore e dolore, l’artista riflette sulla ricerca di un equilibrio tra le ombre del passato e la necessità di andare avanti, in un continuo alternarsi di emozioni contrastanti.
(Andrei Lepadat)

Boisié: 7

Giorgieness e I Cuori Infranti

Dolore, solitudine, crescita personale, piccoli drammi e sfide quotidiane, tutto questo fa parte del nuovo album di Giorgieness, composto da brani che sono come diversi pezzi di puzzle che si muovono tra le sfaccettature dell’animo umano.
Da una parte esplora le complessità delle relazioni e il tema dell’amore, che può essere sia intenso ma anche tossico e violento, infatti “Piano Piano” è un messaggio per chi sta lottando cercando di liberarsi.
Dall’altra ci racconta anche pezzi di sé, in particolare in “Dicono di me” si mette a nudo e trova la forza di fregarsene dei giudizi degli altri, cercando sempre e comunque di essere se stessa.
Molte potente è proprio il brano “Cuori infranti” che dà il titolo all’album, è un inno di speranza per tutti coloro che si sentono fuori posto.
“Siamo l’esercito dei cuori infranti…/ siamo liberi ma sempre ostaggi di noi.”
Questo paradosso cattura la complessità delle relazioni, spesso sono proprie le nostre paure a limitare la libertà personale.
Giorgieness ci invita ad esplorare le nostre emozioni, a non avere paura e a trovare la bellezza anche nei momenti di vulnerabilità.

(Benedetta Rubini)

Giorgieness: 8,5

Every House is Haunted

Her Skin compie un viaggio introspettivo, esplorando le paure e le incertezze che accompagnano la crescita verso l’età adulta.
I testi profondi e riflessivi e le chitarre folk affrontano temi universali come la solitudine, la paura per il futuro e la ricerca di sé.
“I’m sick of my self and I’d rather be anyone else.” Ci troviamo di fronte ad un profondo disagio interiore, spesso ad un certo punto della vita ci ritroviamo persi e mettiamo in dubbio chi siamo.
L’artista in questo EP trasforma le sue esperienze personali in musica, si mette a nudo e cerca di affrontare le sue ansie.
Quante volte siamo vulnerabile e ci sentiamo di non appartenere?
Lasciamoci trasportare da “Every house is haunted” e proviamo a ritrovare noi stessi attraverso le parole e la voce delicata e coinvolgente di Her Skin.

(Benedetta Rubini)

Her Skin: 8

Lidia

“Lidia”, il nuovo singolo di Pier Luigi Pasino e Matilda De Angelis, protagonisti della serie Netflix “La legge di Lidia Poët”, è un brano che cattura l’attenzione per la sua profondità emotiva e connessione con la trama della serie.
Come raccontano gli autori , nasce da un momento di spontaneità e ispirazione ed esplora temi come il coraggio e l’indipendenza, che sono centrali nella storia.
La canzone riflette la forza e la determinazione di Lidia, una donna determinata a farsi strada in un’epoca in cui la libertà delle donne è limitata.
“You wait for something better, but this is not your time.” Con queste parole si apre il brano, in cui le voci avvolgenti e l’arrangiamento musicale enfatizzano i momenti di introspezione del personaggio.
“Lidia” è un brano che non solo arricchisce la serie, ma ci coinvolge, toccando corde molto profonde.

(Benedetta Rubini)

Pier Luigi Pasino e Matilda De Angelis : 8

SCUSA

Cloè con “Scusa” si sente fuori posto, non adatto a certe situazioni e soprattutto inadatto a vivere una storia d’amore con la giusta persona, come se non meritasse un certo tipo tipo di felicità.

“Te l’avevo detto, sono troppo onesto, non ti fidare, guarda come cazzo sono messo”

Approcciandosi in questo modo, un po’ da vittima, non cade nel pietismo, dato che la sua sincerità, e allo stesso tempo paura, sono sensazioni reali e non artifici creativi per ricercare consenso.

Anzi, scusa bisognerebbe chiederlo ad una generazione, alla quale appartiene l’artista, per le aspettative da soddisfare sempre con meno opportunità di crescita.

(Nicolò Granone)

Cloè: 7,5

Baffi

L’estetica e la personalità possono essere legate perché ogni persona esprime se stesso in base a come si vede, anche se talvolta viene influenzata dal giudizio degli altri e della società, cercando più di piacere che di piacersi.

Per vivere adesso serve coraggio, non giocare a nascondino con se stessi, solo così è possibile riuscire a trovare il proprio posto nel quale essere davvero protagonisti. Rileggiamo e riascoltiamo ancora una volta questo passaggio perché è questo è il consiglio che ci lasciano Simone Villa e COMEILMIELE, nascosto dentro “Baffi”, ballad pop rock autunnale con una vena di nostalgia.

(Nicolò Granone)

Simone Villa, Come il miele: 7