
New Indie Italia Music Week #219
“Quasi non mi sento più lе gambe. Sto correndo a cento al chilomеtro. Ma vorrei, tu non sai quanto vorrei. Mettermi alle spalle le domande.
Ma vedessi loro quanto corrono. Per cambiare vita la voglia non basta”
(Ghemon – Sindrome di Stoccolma)
Quanti punti interrogativi ci circondando? Punti di domanda continui intorno a noi e tanta voglia di risolverli o quantomeno di lasciarli alle spalle. Ma i pensieri vanno più veloci del vento. Non li puoi fermare con le mani.
Anche la musica d’altronde è inarrestabile. Anche le anime suonano.
Bilancia l’ inesorabile con l’illimitatezza dei suoni e lasciati trasportare dal ritmo dei nuovi brani della settimana scelti e recensiti dalla redazione di indieitaliamag.it!
Piangono anche gli uomini (Album)
“PIANGONO ANCHE GLI UOMINI” è il nuovo album di MOX: un progetto intenso e sfaccettato, che affronta con autenticità le contraddizioni e le emozioni della vita. Tra i suoi temi principali si trovano riflessioni sull’amore, con tutte le sue complessità e ambivalenze, e una sincera esplorazione della vulnerabilità umana, raccontata senza filtri.
Le collaborazioni con artisti come Alberto Bianco, Serepocaiontas e Matteo Alieno arricchiscono il disco, conferendo sfumature diverse a una narrazione musicale che spazia dalla leggerezza dell’estate alla profondità delle introspezioni personali. Ogni brano rappresenta un capitolo unico, affrontando argomenti come la difficoltà di accettare sé stessi, la magia dei ricordi e la necessità di abbandonarsi alla spontaneità.
L’album si presenta come un manifesto emotivo, un invito a vivere le fragilità e le contraddizioni senza timore, trasformandole in una forza capace di unire chi ascolta in un racconto universale.
Mox: 8
Amèlie
Tra conflitti interiori e cose non dette, soap torna con “Amélie” , il nuovo singolo in cui racconta una relazione con una ragazza enigmatica e affascinante ma anche sfuggente e incapace di affrontare la verità su se stessa.
Nel nuovo brano soap esplora la difficoltà di affrontare e venire a patti con la propria sessualità in un mondo che spesso costringe a mostrarsi per qualcosa che non si è: la figura di Amélie diventa così un simbolo di chi si sente imprigionato nel rifiuto della propria identità.
Ma “Amélie” è anche il racconto di una relazione complessa, in cui l’amore si intreccia con sottili giochi di potere e manipolazione. Un brano che ci ricorda che a volte, nonostante la consapevolezza che la separazione sia necessaria, sembra impossibile lasciarsi andare.
soap: 8
Santa Rosalia (Album)
“Santa Rosalia” è il primo EP di GIGLIO: rappresenta l’apoteosi di GIGLIO, trasportandoci nel suo affascinante mondo musicale, un perfetto incontro tra urban e folk in chiave moderna. Tappeti elettronici, urban vibes e richiami mediterranei si fondono in un mix di anime diverse ma armoniosamente unite.
Nelle sei tracce che compongono l’EP, GIGLIO ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle sue molteplici sfaccettature. I temi affrontati definiscono la sua essenza artistica, toccando esperienze personali e riflessioni profonde. La giovane cantautrice esplora le emozioni, le proprie origini e aspetti di vita quotidiana, sia vissuti direttamente che osservati.
L’EP offre un’esperienza immersiva tra interiorità ed esteriorità, tra ciò che siamo e ciò che mostriamo, tra ciò che vorremmo essere e ciò che la società ci impone di essere. È un ponte tra i comportamenti umani e i meccanismi interiori da cui derivano.
I temi affrontati spaziano dal tentativo generazionale di soffocare i propri mostri in una notte di festa, al coraggio di vivere e amare liberamente in una società piena di pregiudizi e strutture morali limitanti. Si esplorano le varie forme dell’amore, fino ad arrivare all’impotenza e, al tempo stesso, alla forza che si provano di fronte all’imprevedibilità della vita.
Giglio: 7,5
Mistiche vibre
Livrea con la sua voce dolce e decisa dà nuova vita al capolavoro di Neffa “Mistiche Vibre”. Il brano è stato registrato in presa diretta in studio. Si sono creati nuovi pattern e richiami a sonorità arcaiche. Dal punto di vista di vista del genere il brano ondeggia tra il jazz proprio dei tromboni e il nu soul. L’arrangiamento è efficace e originale. La versione di “Mistiche Vibre” di Livrea è un invito al saper dare una nuova sfumatura a ciò che già si conosce.
(Greta Karol Nesci)
Livrea:8,5
COMFORT (Album)
La quotidianità che si trasforma in una trappola, le emozioni che mutano in una gabbia da cui non si può scappare: nel loro primo album, COMFORT, i LEGRU mostrano tutte le proprie fragilità in modo sincero.
Un LP che getta le sue basi in un pop che unisce reminiscenze indie rock a un’attitudine cantautorale, dando vita a brani capaci di emozionare a partire da esperienze di vita vissuta. Le relazioni personali e l’amore si mescolano alla difficoltà di liberarsi dalle catene con la voglia di trovare sé stessi all’interno di un mondo troppo spesso limitante.
Dalla profondità di CAMALEONTE alla nostalgia di TARDA GIOVINEZZA, i LEGRU sfornano un album sfaccettato, capace di parlare a tutti i cuori.
LeGru: 7
cosa resta? (Album)
“cosa resta?” è il nuovo EP di Leanò. Al suo interno canzoni che sono delle domande. Non vi è alcuna pretesa di capire il presente, lo si vuole piuttosto manipolare, giocarci un po’ prima di tentare di darsi delle risposte. Sono fotografie di un paesaggio interno o esterno (a volte si confondono), un tentativo di tracciare un presente che scivola dalle dita disegnandolo per accentuarne alcuni colori, forse quelli che spiccano di più così da fiorirli un po’ – oppure no.
Leanò: 7.5
Il mio primo concerto (Album)
“il mio primo concerto” è l’Ep d’esordio di Biava. Con uno stile pop-punk energico, il giovane cantautore racconta di sogni, frustrazioni e rivalse, trovando il perfetto equilibrio tra urgenza espressiva e riflessione personale. Un progetto che cattura lo spirito di chi cerca il proprio posto nel mondo senza mai smettere di lottare.
Ai singoli “nata in primavera”, “adhd”, “luci dell’autostrada” e “tuttok”, si aggiungono tre inediti. La title-track in apertura, “il mio primo concerto”, è un inno alla passione per la musica e alla forza di trasformare le difficoltà in energia creativa, un’esplosione di entusiasmo che sembra di vivere sotto le luci di un grande palco. In chiusura, “si è chiuso il sipario” rallenta il ritmo con una ballad delicata e malinconica, che riflette sulla fine di un capitolo senza nascondere il dolore e le domande lasciate in sospeso.
La focus track, “immagina che show”, è un brano punk rock dal ritmo incalzante e dal testo tagliente, che svela con ironia il lato oscuro delle vite apparentemente perfette. Tra tradimenti, abusi e finzioni, Biava racconta un mondo fatto di facciate costruite ad arte, ma anche il bisogno universale di nascondere le proprie fragilità dietro un sorriso.
Biava: 7
Circo Medusa (Album)
“Circo Medusa” dei Queen of Saba è un EP di remix e collaborazioni: la naturale evoluzione di “Medusa“, il secondo album del duo transfemminista. “Circo Medusa“ è un caleidoscopio di collaborazioni nate da amicizie e incontri fortuiti, un mix intersezionale di ciò che i Queen of Saba hanno attraversato facendosi attraversare in questi ultimi 2 anni.
Dopo un tour nei club e un’estate densa di eventi, festival e iniziative politiche i QoS sono pronti a presentare il “CIRCOMEDUSA TOUR”.
Proprio come gli spettacoli circensi, gli show offriranno una gamma variegata di intrattenimento, non solo un concerto con brani riarrangiati per l’occasione ma anche esibizioni di drag performer, set di stand-up comedy, coreografie e DJ set. Il nuovo tour sarà quindi un’occasione per dare spazio ad artisti e artiste con cui i Queen of Saba hanno collaborato e stretto legami di stima e amicizia nella loro carriera finora.
Queen of Saba: 7.5
Milano
Elso è un cantautore genovese che dopo aver lavorato all’estero ha iniziato un progetto musicale in Italia. “Milano” è il suo secondo brano. “Milano” è un tuffo nella città, nelle nuove opportunità, nella voglia di scoprire nuove cose che soprattutto le persone che vengono dalla provincia si portano dietro. Il ritmo è cadenzato dal suono dei sintetizzatori che rendono il brano ascrivibile al genere dell’elettropop. “Sono scappato perché ho voglia di crescere”: è spesso questa la motivazione che spinge le persone a spostarsi in una grande città, ma bisogna stare attenti a non farsi ingoiare dalle nuove dinamiche e a non dimenticare se stessi. Questo è il brano giusto per chi ha voglia di riflettere su possibili cambiamenti futuri.
(Greta Karol Nesci)
Elso: 7,5
La mia anima
“La mia anima” è il nuovo brano di Maestro Pellegrini. L’artista è conosciuto soprattutto per essere il chitarrista degli Zen Circus. Questo suo brano è intriso di un romanticismo cinico. Riflette il suo rapporto di amore e odio con la città di Livorno. Fa riflettere su come si possano coniugare la quotidianità e la percezione che l’anima ha di essa. “Ormai è normale costruire e naufragare dentro a un’anima”: questa citazione restituisce l’idea di come a volte ci si possa rifugiare solo nella propria anima, naufragando nel proprio mondo interiore. “La mia anima” è un pezzo dolce e carico di ritmo allo stesso tempo. È l’ascolto ideale per un po’ di introspezione.
(Greta Karol Nesci)
Maestro Pellegrini:8+
Vinted
Non è quello che facciamo senza ammetterlo, spesso? Delegare all’effimero, allo shopping, alla pura distrazione, il compito di salvarci l’anima e farci rimandare i problemi in maniera indolore?
Vinted è una stilettata nu dance, che ci mette a nudo. Su quanto la ricerca dell’evasione sia dichiaratamente momentanea ma rischia troppo spesso di diventare una dipendenza.
Forse è anche una critica alle attrazioni stesse (“Poi pedalo fino alla SNAI per scommettere tra quanti mesi io perderò la pace”; “domani io spedirò dentro ad un pacco anima e corpo”), o magari la risposta è sempre quella: tutto è buono e non fa danno se lo sai usare. L’importante è che quelli usati non siamo noi.
Un sagace specchio dell’anima (venduta?).
(Stefano Giannetti)
Cmqmartina: 8,5
Altrove
In un pop ricercato che si fonde il jazz, Silvia Reale inizia con la malinconia nel cercare ancora il vecchio amore nelle proprie giornate, in ogni cosa che vediamo, per poi passare all’energia del riscatto: “Amore non mio e nemmeno tuo” è la risposta che si trova da sola, dopo che gli strascichi della relazione le hanno rubato tempo, ed è il tempo che bisogna afferrare. Perchè i ricordi lo fanno scappare. L’amore è altrove, l’amore che è altrove è l’amor proprio.
“Forse non devo far niente per stare sulle nuvole”: la rivelazione che arriva lenta, prima che la chiusa del brano diventi (giustamente) trionfale.
(Stefano Giannetti)
Silvia Reale: 7,5
RVMORE
“I pensieri che hai in testa li spengo di notte. La tua voce silenzia ogni rumore”; “Ma con te posso essere anche fragile”.
È un inno rock alla vita insieme, a quanto è importante avere un’altra persona. Finalmente. È molto più facile ascoltare o scrivere di tormenti, che di esultanza. E RVMORE è un’ode, la sinergia di due anime per avere forza, per non piangere soli. E la forza dell’unione nella vita è perfettamente rispecchiata dall’alleanza tra Millefiori e Saphe.
È un grido di vittoria sulla sofferenza, non perché questa sarà sconfitta per sempre, piuttosto perché potrà essere debellata, finché per il male di uno si muoveranno sempre in due.
(Stefano Giannetti)
Millefiori feat Saphe: 8
Gin
Con sonorità che mescolano punk rock e sfumature elettroniche, il gruppo porta alla luce un’esperienza musicale capace di scuotere e far riflettere.
“Gin” è un viaggio tra le battaglie quotidiane sia interiori che esteriori, in un mondo che sembra aver perso sensibilità ed empatia.
È un grido di disperazione e riflessione, che esplora la profondità delle emozioni umane, in un contesto di caos e violenza.
La violenza è un tema ricorrente nel testo, descritta come “violenza funesta”, che “sembra fottersi”, questa rappresentazione della brutalità quotidiana sottolinea la difficoltà di mantenere la sanità mentale in un ambiente così ostile.
La figura di Gin diventa un simbolo universale delle battaglie personali e collettive, invitando l’ascoltatore a confrontarsi con le proprie paure e speranze.
(Benedetta Rubini)
Stornavanti: 9
Giuseppe
Il nuovo brano di Labasco esplora profondamente il conflitto tra identità personale e aspettative sociali, si distingue per la sua capacità di mescolare dialetto napoletano, parti in italiano e sonorità elettroniche.
È un racconto crudo e sincero delle difficoltà di crescere in una provincia che non sempre accetta la diversità.
“Lo spogliato vuoto e resto solo io, si sente appena l’ombra di un respiro.” Questa scena iniziale prepara il terreno per esplorare le sensazioni di confusione e abbandono che l’artista sente.
Labasco descrive il dolore di essere giudicato e deriso, parla dritto a moltissimi ragazzi e ragazze che vivono quello che ha vissuto lui.
“Giuseppe” è un brano che merita di essere ascoltato per la sua profondità emotiva e la sua innovativa fusione di stili musicali.
(Benedetta Rubini)
Labasco: 8,5
Cream the Green Butter
Le capre a sonagli torna con un nuovo singolo surreale, è il primo assaggio del progetto Carosello 2084 MHz., una narrazione musicale che ci trasporta in un futuro distopico e affascinante.
Non sappiamo con precisione dove ci troviamo, siamo spaesati, ma ci lasciamo guidare dalle loro frequenze.
“Amici di tutto il mondo fermatevi un momento, è l’ora del carosello.” Le capre a sonagli ci invitano a fermarci e a riflettere, siamo davanti una trasmissione radio che sembra provenire da un futuro indefinito e distopico.
È un brano molto innovativo che cattura l’attenzione e riesce a sorprenderci con un’atmosfera unica.
(Benedetta Rubini)
Le capre a sonagli: 7,5
Vita
Napoli, il rap, la vita di DEDU tra delusione e riscatto, crisi di passaggio e voglia di prendersi in mano il futuro. Quali sono le regole per capire come raggiungere i propri obiettivi, riuscendo a mantenere un contatto tra realtà e immaginazione?
DEDU scrive una canzone introspettiva che riflette sulle insicurezze dei giovani d’oggi che spesso sono affascinati dall’idea di mollare tutto, cercando la speranza di scappare altrove, anche se hanno la consapevolezza che per cambiare è importante non solo l’azione, ma anche raggiungere un equilibrio personale, prima di lasciarsi trasportare completamente dagli eventi, rimanendo affascinati dalla possibilità di viverne in balia.
(Nicolò Granone)
DEDU: 7
Fragili
Essere fragili non è per forza una debolezza, anzi riconoscere questa sensazione permette di capire quali sono i limiti, quali sono le ferite che fanno più male se non si riesce a chiudere e soprattutto si ha lo spirito per fare musica e canzoni sincere.
Met, in collaborazione con Salba, esalta questo concetto con un brano che evoca immagini intime e potenti che invitano l’ascoltatore a riflettere sul proprio cambiamento interiore, riscoprendo la forza delle scelte e la possibilità di riconoscersi in nuove vesti.
(Nicolò Granone)
MET: 7,5
La ribellione è una rivoluzione contro il giudizio, forse esiste anche un età per diventare prete. I Rivera si scatenano tra lacrime rosse e sangue sulle guance, ma soprattutto prendono di mira un buonismo, ( tipico degli adulti viene da chiedersi) che oltre ad avere sempre la risposta giusta preferiscono mantenere una certa distanza con la realtà, sentendosi superiori a tutto ciò che capita sotto i loro occhi.
E allora va bene urlare, fare casino, ammettere le proprie debolezze e combattere con del rock l’ignoranza della ragione e la noia del conformismo. Se tutte le strade portano a Dio, la preghiera laica di Prete è una protesta da ascoltare dal lunedì alla domenica, e forse così qualcosa potrà anche cambiare.
(Nicolò Granone)
Prete: 8
macello
Tutti hanno paura ad affrontare il proprio dolore, se si è giovani forse è ancora più difficile perché se mancano i giusti strumenti per capirsi e parlarne, manca anche l’esperienza che aiuta ad andare avanti, superando così, di volta in volta, le difficoltà.
Insomma, come dice phixre diventa tutto un macello, e il mondo sembra essere un posto ostile e pericoloso più di quanto è davvero. Bisogna cercare di cogliere il disagio appena esce con i primi sintomi, trovare la voglia di arrabbiarsi, di accettare che qualcosa non va e provare a uscire da questo malessere, altrimenti ogni giorno si annega sempre di più dentro pensieri soffocanti, dai quali, con il passare del tempo è più difficile emergere, tornando a respirare con la testa libera.
(Nicolò Granone)
phixre: 7,5
Panino d’idiota
Le coppie che stanno meglio insieme sono quelle che hanno i loro rituali e tradizioni, le piccole tenerezze quotidiane che danno valore alla relazione stessa, soprattutto se queste sono spontanee, tenere e anche un po’ insolite se si vuole osare e c’è la giusta complicità. Un sacchetto con il tuo nome da qui all’eternità è un ottima premessa per volersi bene per sempre, anche se nella preparazione di un panino d’idiota ogni tanto potrà capitare di sbagliare ingredienti o quantità.
Quando però si capisce i gusti dell’altra persona, migliora la ricetta e tutto sa di amore.
In questa canzone si può notare una complicità davvero intima tra GattoToro e Casadilego, che da vita ad una convivenza armoniosa sulla traccia tra baci al dentifricio e foglie d’insalata.
(Nicolò Granone)
GattoToro Casadilego: 9