
PH: Ufficio Stampa
Stake One: “Chi lo sa cosa sogno, guardami dentro” | Intervista
Stake One all’interno del nuovo disco “Guardami dentro” usa la penna come strumento per scavare all’interno dei suoi pensieri e buttare fuori il suo mondo interiore non per metterlo alla mercé dell’ascoltatore, ma per aprirsi con lui avendo un dialogo e confrontarsi su alcuni temi di vita comuni tra ogni essere umano.
La rabbia, l’amore, la delusione sono alcune delle emozioni che escono fuori da questa intima confessione, tutte mischiate e in equilibrio tra di loro, bilanciate nel momento giusto. Questo disco viene fuori come una necessità fatta di urgenza per capire cosa vive l’uomo e quali parti può metterle in relazione con l’artista.
Anche nelle parti più dolorose prevale un senso di speranza e perdono verso la vita e i suoi punti oscuri, partendo dal presupposto che certe situazioni sono semplicemente da accettare, anzi possono essere sfruttate per comprendere alcuni insegnamenti grazie ai quali è possibile crescere.
INTERVISTANDO STAKE ONE
“Guardami dentro” nasce da un tuo bisogno o dalle domande del mondo?
Guardami dentro nasce dal bisogno di voler mostrare la mia parte interiore, diversa dall’immaginario che gli ascoltatori possono avere di Stake One.
Sono cresciuto in strada ma sono una persona con molti valori, aiuto chiunque ne abbia bisogno e distruggo chiunque se ne approfitti.
La maggior parte dei valori li ho imparati proprio in strada, solo che quando affronti temi di strada gli ascoltatori si fanno un’idea negativa, forse perché crescendo in una bolla di confort non sanno che chi sta in strada ci sta per una necessità.
Mi sono analizzato e ho voluto dare luce a quella parte buona di me che ho sempre tenuto nascosta all’ascoltatore.
Non sei aggressivo, ma nutri rispetto nei confronti della vita con le sue difficoltà. Quali esperienze ci sono dietro questo disco?
Sicuramente la prima esperienza negativa che credo mi abbia forgiato sia la mancanza di un padre.
La forza di reagire l’ho sempre trovata in mia madre.
Le difficoltà nella vita arrivano per tutti, bisogna solamente affrontarle.
Ci sono dettagli che hanno bisogno di più ascolti per uscire fuori?
Assolutamente si, mi soffermo molto sul testo più che sulla sonorità della canzone, per questo consiglio di ascoltarla più volte.

Quando l’artista riconosce il momento giusto per esprimersi?
Credo che non esista un momento giusto, bisogna vivere tanti momenti e saperli analizzare. Quello che succede nella vita ci influenza, io lo analizzo e lo esprimo nelle canzoni.
Ci sono dei limiti nel raccontarsi in musica?
La cosa più bella nella musica è esprimersi senza veli o limiti quindi credo che porsi dei limiti è controproducente per l’artista.
Il tuo modo di fare rap sa di libertà?
Non mi piace etichettarmi nella musica come rapper o altro, sicuramente la musica mi dona una libertà assoluta e quando la faccio mi sento libero.

La fiducia deriva dalla responsabilità?
Una persona responsabile sa che non deve fidarsi ma deve comunque dare modo alla persona che ha di fronte di poter dimostrare fiducia, quindi si, la fiducia deriva anche dalle responsabilità.
La delusione invece che processo è?
Per me la delusione arriva quando ti crei aspettative troppo alte, io sono uno di quelli.
La delusioni ci servono per imparare a reagire e continuare a rincorrere gli obiettivi.
Solo se credi in ciò che fai raggiungi quello che desideri.

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