
PH: Ufficio Stampa
INSALVO: “Il mio rifugio, la mia musica” | Intervista
È un viaggio a cuore aperto tra le contraddizioni di un’anima inquieta e sensibile, che urla contro il mondo e nello stesso istante si inginocchia davanti a un ricordo d’amore. Il cantautorato è sincero, disilluso e tenero, capace di raccontare con la stessa forza la rabbia verso il sistema e la nostalgia di una carezza perduta. L’album si muove tra sonorità alternative, indie rock, leggeri accenni elettronici e ballate intime, mantenendo sempre al centro il testo, vero protagonista di ogni traccia.
“Bipolare e Romantico” è come un mosaico di stati d’animo, dove rabbia e dolcezza convivono, scontro e carezza si alternano senza avvisare, proprio come succede nella vita vera di chi si sente spesso fuori posto ma non smette di cercare.
INSALVO cerca rifugio nella musica, microcosmo dove tutto può essere messo in discussione, scelto e cambiato. Una terapia che può andare oltre la realtà, dando spazio al ritrovarsi.
INTERVISTANDO INSALVO
Bipolare e romantico indicano un contrasto o un forte legame?
Indicano un legame fatto anche di contrasto.
Se un rapporto è sempre e solo luce e non integra l’ombra allora è un rapporto che resta in superficie.
L’amore quindi può nascondere delle contraddizioni?
L’amore non dovrebbe nascondere ma far emergere le contraddizioni e accettarle
Come mai hai scelto un sound ruvido per questo disco?
Perché viene dalle viscere. La creazione implica sporcizia, disordine.
“Anche se sprofondi, puoi sempre risalire dal buio, cantando e sputando luce!”
Questa frase rappresenta bene ciò che l’album, nel suo suono e nelle sue parole è.

Per cambiare il mondo sarebbe saggio mettersi in fila o meglio un gesto solitario?
Mahatma Gandhi diceva “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Se resti buono in fila e ti limiti a fare ciò che fanno gli altri, tutto resta com’è e nulla cambia.
Devi scavare in te e tirare fuori la tua autenticità per cambiare il tuo mondo e di riflesso il mondo in generale.
Dalla rabbia può nascere il cambiamento?
Se alla rabbia non accompagni maturità emotiva e apertura mentale No!
La rabbia da sola non può portare al cambiamento, secondo me.

Hai paura del futuro che lascerai a tuo figlio, al quale hai dedicato la canzone “Tu sei il mondo?”
Lui è una meraviglia, un’anima antica.
Sarà chiamato come altri a proteggere la libertà individuale, i diritti di ogni essere vivente, il pianeta. Comunque no, non ho paura. Come tutti può scegliere il mondo che vuole, il mondo che è.
Da cosa ti sei messo INSALVO tu, facendo musica?
Da me stesso. Dai condizionamenti che subisci dal momento in cui nasci. È stato come fare terapia. La musica mi ha permesso di abbracciare i miei demoni e risalire. Di conoscermi, portando alla luce anche l’ombra che mi appartiene e che non riuscivo ad accettare.Si mi ha salvato da quella parte di me che mi avrebbe distrutto.

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