
PH: Ufficio Stampa
Aprire la finestra, la sfida di Edoardo Petracci | Intervista
“By this window” di Edoardo Petracci è un disco che ancora non esiste realmente, ma che potrà vivere grazie al pubblico. Attraverso questo link infatti è possibile aderire ad una campagna di crowfunding su kickstarter e finanziare lo sviluppo di questo progetto che profuma di natura e ricordi.
Per rilanciare quest’idea l’artista presenterà le sue canzoni durante alcune live session dove suonerà l’album in anteprima che partiranno dal 22 Giugno a Coltano (PI) al 110 Hertz Festival.
Se si crede nell’arte e nelle sue potenzialità è importante sostenere la riuscita di lavori come quello promosso da Edoardo Petracci, diventando non solo ascoltatori, ma anche protagonisti e finanziatori di quest’opera che nasce durante lunghi flussi d’ispirazione dove istinto e sentimento dialogano, scrivendo sonorità frutto del momento stesso.
Insomma guardando fuori dalla finestra c’è un mondo, per entrarci dentro bisogna fare la propria parte e sostenere la musica indipendente.
INTERVISTANDO EDOARDO PETRACCI
Per finanziare il tuo nuovo lavoro hai lanciato una campagna di crowdfunding, a che punto è?
La campagna è iniziata molto bene raccogliendo tanto in poco tempo e vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno già sostenuto e creduto nel progetto. La campagna scade il 12 Luglio 2025 e c’è ancora tanto da fare prima di arrivare all’obiettivo prefissato.
È importante che le persone sostengano quei progetti di cui sentono parte, quelli che li rappresentano. “By This Window” parla anche di questo, di un ritorno, della ricerca di qualcosa che non si conosce finché non la si trova.
Perché bisognerebbe quindi aderire a questo progetto su Kickstarter?
Ho deciso di uscire con questo album in maniera del tutto indipendente anche per rispettare lo spirito con cui il disco è stato realizzato.
Il senso di comunità che si sta creando intorno a questa storia e a questo progetto sta muovendo molti animi e il supporto e l’affetto dei miei sostenitori è tanto.
Questo mi fa credere di aver scelto la strada giusta ma sicuramente tutto ciò sarà possibile solo grazie al contributo e alla fiducia che le persone vorranno darmi.
La campagna è in modalità “Tutto o Niente”, il che vuol dire che devo raggiungere l’obiettivo nella sua completezza per ricevere tutti i contributi arrivati finora. Per questo motivo anche ogni piccolo contributo può fare la differenza.
La musica è un linguaggio universale, un viaggio che riguarda tutti noi ed è l’unico modo che conosco per esprimermi davvero.
Quando ho impacchettato le mie cose e sono partito per andare in Sila, non sapevo che cosa ne sarebbe uscito, non sapevo nemmeno se ne sarebbe uscito qualcosa. Ma alla fine l’ispirazione ha preso il sopravvento.
Credo che questo album sia un momento di incontro tra le mille vite che abbiamo vissuto nel corso della nostra esistenza e quella in cui ci troviamo ad esistere ora.
Vorrei che tutti si sentissero parte di questo viaggio attraverso questo album.

By This Window è uno sguardo su?
Dopo un lungo percorso di vita e di esperienze musicali questo album rappresenta tutto ciò che sono diventato.
Mi piace l’approccio libero alla musica, senza restrizioni, etichette di stile o di genere. Volevo creare qualcosa di veramente mio, di autentico, onesto.
Semplicemente lasciavo che la musica e le idee fluissero.
Il concetto dietro questo album è semplice, sedevo nella stanza e suonavo, come in una live performance. Ore e ore, nessun limite, solo momenti di pura ispirazione e istinto.
Così si sono create delle sonorità il cui cuore pulsante è proprio l’interazione fra suoni più acustici e texture contemporanee di matrice elettronica. La cifra stilistica dell’album è proprio questa eterogeneità di paesaggi sonori apparentemente distanti ma indissolubilmente legati.
By This Window è un portale su ciò che mi ha portato ad essere quello che sono ora, è la fine di un sentiero e l’inizio di un altro. Ogni scelta nella vita ci porta esattamente al momento in cui ci troviamo ed io ci ho messo molto tempo per trovarmi lì.
Ci ho messo tanto a portare alla luce questo album. Accantonavo spesso le idee e mi perdevo nella frenesia della quotidianità. Questo album è il viaggio, un percorso fatto con consapevolezza del passo che si è fatto lento, meno frenetico.
By This Window è un portale su un passato che credevo di avere dimenticato ma più vivevo nella solitudine della Sila, più mi riconnettevo a tutto ciò che conta davvero. Non sapevo checosa ne sarebbe uscito, ma sotto le mie dita pian piano prendeva vita un qualcosa che non sapevo spiegare. Le sessioni erano lunghissime e non vivevo più la distinzione tra il giorno e la notte, è stato un viaggio fisico, ma anche umanamente intimo.
By this Window è una riconnessione con ciò che l’essere umano sta perdendo, con ciò che io stavo pendendo; il proprio sentire, il proprio io, così la finestra diventa un portale interiore, un modo per vedere l’esterno, ma anche un modo per guardarsi dentro.

Gli artisti vedono il mondo in maniera differente?
Credo che gli artisti abbiano la capacità di descriverlo in maniera differente. Spesso assistiamo ad una realtà sempre più astratta, più veloce, più perfetta.
Credo che invece tramite l’arte ci sia la possibilità di riconnetterci l’un altro ma in un modo più puro, primordiale, se vogliamo più analogico che sempre più si sta perdendo.
Con la grande opportunità che ci viene data dall’arte sicuramente riusciamo a descrivere un mondo più vicino a noi e che non perde di vista le cose importanti della nostra esistenza.
Con il tempo i ricordi cambiano forma?
I miei ricordi, specialmente quelli più importanti sono ben nitidi nella mia memoria. Li reputo una parte importante della mia vita.
Essere in quella casa a scrivere musica però è come se li avesse letteralmente riportati in vita.
Ho un legame forte con alcuni luoghi e sensazioni e sapevo che stando lì avrei dovuto fare i conti con il fatto che ormai quelli erano solo dei ricordi. Questo però mi ha spinto a scrivere, a guardare oltre quella finestra e a ritrovarmi in un tempo e in uno stato quasi surreale.
Basta poco per riportare alla luce cose passate, un odore, un suono, un’immagine. In Sila la natura ormai è sovrana e si è ripresa ogni cosa, ho vissuto nella solitudine più totale, mi facevano compagnia solo i due guardiani della casa, due enormi cani che vivono con la mia famiglia da tanto tempo. Mi accompagnavano quando avevo bisogno di respirare e seguivano i miei passi, guardavano il mio cammino.

Quanto è stato importante rimanere in contatto con te stesso e la natura, scegliendo un luogo familiare, ma allo stesso tempo mistico?
Assolutamente fondamentale. Sapevo che dovevo andare: ho lasciato Roma, ho caricato tutti i miei strumenti in auto e sono partito per la Sila seguendo il bisogno che avevo di solitudine. L’idea di questo album mi ronzava in testa da anni ma preso dalla frenesia della vita non avevo mai approfondito le idee che avevo. Continuavo ad annotare tutto in un taccuino e alla fine in un giorno di fine estate sono partito, era il momento giusto.
Come ho già detto, non sapevo che cosa ne sarebbe uscito, ma una volta arrivato lì mi sono sentito di nuovo a casa, immerso nella natura dove il tempo sembrava scorrere in modo diverso, dove il tempo sembrava non essere mai passato ma essersi fermato alle mie estati lì. Scrivevo a qualsiasi ora del giorno, non avevo orari, non avevo scadenze, dovevo solo lasciarmi attraversare dalle idee e trasformarle in musica. Così pian piano, By This Window ha preso forma sotto le mie dita ed è diventato questo album.
Per la prima volta sento di aver realizzato qualcosa che davvero mi rappresenta. C’è tutto di me qui dentro. Penso che sia in assoluto il progetto in cui sento di aver messo tutto quello che avevo.
La cosa che mi ha colpito molto è sicuramente il fatto che il tempo fosse vissuto in modo diverso, è come se si fosse sciolto. Mi sentivo completamente libero nella solitudine che avevo scelto.
Ero esattamente dove dovevo essere e lo sapevo.
Ho ritrovato il passo giusto della vita, il tempo scandito dalla natura, ho apprezzato e vissuto di quello che quel luogo mi dava, so che può sembrare poco, ma per me era tantissimo, era ciò di cui avevo bisogno.
Solo così mi sono sentito finalmente libero da incidere questa libertà sul nastro.
L’album infatti è stato registrato quasi interamente su nastro e cassetta, proprio per rimanere fedele all’idea di immediatezza ed irrepetibilità del momento creativo.
Come sta la cultura oggi in Italia?
Credo che la cultura in Italia ad oggi non abbia lo spazio e il supporto che meriterebbe, nonostante ci sia arte ovunque. Siamo un Paese che potrebbe vivere di cultura. Purtroppo, ad oggi il mondo artistico è in forte crisi e sembra non esserci una via d’uscita, ma sono questiprogetti indipendenti, questi piccoli atti di coraggio di persone che come me ci stanno provando (ce ne sono davvero tante). Ci provano ogni giorno con anima e corpo.
La cosa che mi rincuora è che sono sempre di più queste persone, specialmente fra le generazioni emergenti. Solo così si può generare qualcosa, un grande magma che si muove sotto e che prima o poi verrà alla luce, ne sono sicuro.
L’unica cosa che si può continuare a fare è andare avanti e lottare ogni giorno per ciò in cui crediamo.
Un pensiero finale per salutare la nostra comunity?
By this Window nasce da un momento di riconnnessione, dalla voglia di fermarsi e ricominciare a pensare, da uno sguardo attraverso una finestra in una vita che forse non esiste più, ma che ci appartiene profondamente.
Il mio sogno è portare alla luce questo disco e condividerlo con voi, così da poter guardare insieme attraverso questa finestra, e scorgervi ognuno il proprio mondo dimenticato.
Se questo progetto un po’ vi appartiene, se qualcosa vi ha fatto fermare anche per un momento, vi chiedo di supportarlo.
“By This Window” ha bisogno di tutti noi. La musica ha bisogno di tutti noi. La strada è lunga ma sarà bello incontrarci lungo il percorso.
Grazie,

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.