Equilibrio | Indie Tales

È successo tutto in fretta: l’università finita, la valigia riempita di fretta e con le prime cose trovate nell’armadio.

Un viaggio alla scoperta di me stessa, così avevo detto a tutti. Ho preso la macchina e sono partita, senza una meta precisa, solo con la voglia di scappare e ritrovare il mio equilibrio.

Sono sempre stata una persona equilibrata o almeno mi è sempre piaciuto crederlo. Gli esami superati, le giornate di studio sempre alternate alle serate in compagnia dei soliti amici, quei quattro scappati di casa che porto con me dalle elementari, anno più o anno meno. Le partite a pallavolo, gli allenamenti e i pranzi di famiglia. Ogni cosa al suo posto e con i suoi tempi.

Tutto questo mi aveva sempre messo tranquillità, sapere di essere in grado di organizzare le mie giornate mi dava una sensazione di potere, come se potessi controllare lo scorrere del tempo sfruttandolo a mio vantaggio.

Forse tutta quella sicurezza apparente era solo un modo di mascherare quell’ansia perenne che fin da piccola sentivo come un macigno sul petto. Avevo semplicemente trovato una soluzione per superare quella paura immensa di non riuscire a realizzarmi, a scuola, nella vita o in un futuro nemmeno troppo prossimo. Ero riuscita però a sembrare forte, sempre, diventando la spalla delle mie amiche, la persona da chiamare nel momento del bisogno e mi ero convinta che invece io non avevo bisogno di nessuno e che le mie forze erano più che sufficienti ad affrontare gli ostacoli che la vita mi metteva davanti. 

Gli ostacoli poi avevano iniziato ad aumentare e avevo iniziato a perdermi. Non so bene quando o perché di tutto ciò ma l’ansia cresceva e sentivo che tutto precipitava e sfuggiva al mio controllo. Non potevo tollerare tutto questo e così ho deciso. Un mese lontano da tutto e da tutti tornare ad essere la vecchia me.

Ho ricominciato a respirare adesso, i finestrini della Mini abbassati e la mia playlist che risuona nelle casse dell’auto. Davanti a me la golden hour, i cartelli con i nomi dei paesi si susseguono uno dopo l’altro e le campagne della Toscana si disperdono a vista d’occhio.

Sorrido e mi rendo conto di come basti poco per sentirsi di nuovo bene. Sento che piano piano tutto ricomincia a riallinearsi e so che era esattamente quello che mi serviva.

L’equilibrio nella vita è importante, in qualsiasi tipo di rapporto. In amicizia, in amore, sul lavoro.
Per me non è solo importante, è fondamentale per uscire dalle mie trappole mentali, quelle create dalla mia parte debole, insicura e da eliminare giorno dopo giorno. 

Ci sono momenti nella vita di ognuno di noi, in cui ci dobbiamo fermare e rimettere insieme i pezzi. 
Passo dopo passo possiamo risollevarci e capire che niente può abbatterci, mai. 

Restare in equilibrio è rischioso, è come camminare sul filo di un rasoio, a mille metri dal suolo. Ogni passo può essere quello sbagliato, ma niente ci impedisce di mettere un piede davanti all’altro e sfidare qualsiasi tipo di pericolo. 

Perché alla fine tutti noi siamo come una fotografia che per essere nitida ha bisogno sia di luci che di ombre, nella giusta misura.

 

Racconto liberamente ispirato al brano Equilibrio di Filtermat