A cura di Marco Loop
Pietro Serafini è un giovane cantautore di appena 21 anni, nato e cresciuto a Gaeta. Nonostante la giovane età ha già pubblicato due E.P.: “Alta Prateria” e “Ricordi”.
I due lavori (6 tracce ognuno) sono suonati, arrangiati e registrati bene, nonostante il secondo dei due cioè “Ricordi”, preveda negli arrangiamenti quasi esclusivamente chitarra e voce.
Il ragazzo di Gaeta propone una musica semplice, a tratti quasi minimalista ma allo stesso tempo, grazie alla spiccata impronta cantautorale, con melodie orecchiabili e testi intimisti in cui potersi ritrovare.
“Si, ho 21 anni ed ho iniziato a suonare la chitarra più o meno ad 11. Inizialmente non scrivevo ne tanto meno cantavo, anche perché non ero un grande spettacolo (sorride), comunque suonando con vari gruppi arrivò quello in cui mi chiesero di cantare, avevo all’incirca 16 anni. Da lì iniziai a scrivere i primi testi e le prime canzoni, prendendoci gusto.
“Iniziare il percorso da solista è stato fondamentale per avere la piena indipendenza ed autonomia sulle mie canzoni. Certo da un punto di vista economico non è semplice perché mi trovo spesso a dover sostenere spese da solo, ma da un punto di vista lavorativo ho la piena libertà ed è quello che mi piace”.
“Il primo E.P. è stato registrato con un organico più ampio, in cui c’era una sezione ritmica di base e la presenza di fiati. Ha collaborato nella scrittura degli arrangiamenti Giulio Bozzo, il trombettista che si sente nei brani, ed è stata un auto-produzione. Il secondo è stato prodotto da “Aegusa edizioni”, ed ho scelto di registrarlo interamente chitarra e voce, per renderlo più intimo, in quanto racconta di una storia d’amore purtroppo finita male.”
“Ho sempre scritto ciò che vivevo senza prendere troppo dalle storie altrui e senza troppe invenzioni. Per me la scrittura è quasi terapeutica, quasi un amico con il quale mi confido.”
“Ascolto di tutto, vado un po’ a periodi. Un mese impazzisco per un artista ed il mese dopo per un altro. Ascolto tanta musica italiana partendo dal cantautorato old school fino ad arrivare alla scena odierna. Mi piace molto anche la musica strumentale soul e jazz. Non ho mai amato generi con sonorità troppo pesanti come il metal o altro.”
“Purtroppo nel momento in cui usciva il mio album mi sono rotto il polso cadendo da un cancello e sono stato ingessato per tre mesi, quindi sto ancora in fase di fisioterapia. Ma si prospetta un recupero alla Totti del 2006. Per adesso faccio qualche seratina suonando due o tre brani ma ci saranno sicuramente serate quando starò bene.”
“Vorrei fare uscire un singolo nel periodo che anticipa l’estate, magari con un bel videoclip.”
“I video sono stati girati e montati da me sul mio I-Phone spaziale”.
“Direi che identificarmi in un genere non mi si addice perché cambio spesso opinione musicale. Sicuramente si affaccia sul mondo del cantautorato. Scrivo le mie idee e le mie opinioni, penso che la mia musica mi racconti e chiunque abbia voglia di conoscermi può ascoltare i miei brani.”
“Grazie e voi.”
Di Stefano Giannetti 23 dicembre 2023, mattina «Sì, vabbè. Se dovevo parlare da sola, venivo…
Scappare è un sintomo di paura, andare via può essere invece l'unica soluzione che rimane…
L'Ep di esordio di Numb, cantautore veronese, porta il nome di un consiglio, della speranza…
Arriva da Parma una ventata d'ottimismo e forte energia positiva grazie a "Bellissimo", terzo album…
"Please stay. I want you, I need you, oh God. Don't take. These beautiful things…
Un ponte è una costruzione che unisce due sponde di un fiume, attraversarlo significa quindi…