New Indie Italia Music Week

Respirare il profumo della libertà è qualcosa di magico e inspiegabile: chiunque è stregato dal suo fascino e si lascia abbandonare senza indugio.

La primavera è la sua fata Turchina: prati fioriti su cui stendersi per farsi pungicare da moscerini ed api in cerca di fiori, cielo azzurro carta da zucchero, cinguettio di uccellini, l’abbraccio del venticello caldo, una birra ghiacciata ed il suono di una chitarra o le casse del telefono.

L’antipasto dell’estate fa bene a copro e mente: a chi non scappa un sorriso anche se è una di quelle giornate no?

Respiriamo l’aria.. è la primavera

Primavera, Marina Rei.

Scopriamo insieme ai nostri editor Alessandra, Aurora, Nicolò e Salvatore i suoni della primavera di questa settimana. Chiudete gli occhi e lasciatevi cullare dalle note. 


 

Un’altra estate

<<Scendi!>>

<<Dove andiamo?>>

<< Ce ne andiamo al mare, chissà che effetto fa!>>

Allora parte la radio a palla, cantare a squarcia gola, finestrino abbassato, capelli al vento: libertà.

Da quando tempo aspettiamo che succeda davvero? L’estate sta per abbracciarci, anche se quasi non ci crediamo più. Abbiamo tutti voglia di nuotare con il cuore in gola fino all’orizzonte: dimenticare ogni cosa, ogni pensiero bello o brutto che sia. Nessuno vuole ammetterlo davvero. Speriamo che l’estate ci consoli! Siete pronti?

Diodato: 9,5

 

Tra le strade della mia città

Anche se la vita fa schifo (che non ti dico), ci sarà sempre un sorriso, un Martini o un viale della tua città, un porticato, una piazza che ti farà tornare la voglia di vivere. In un mondo senza Dio, ognuno crea la religione che gli si addice di più.  Non serve andare a vivere a Londra per ritrovarsi. Bologna, Milano, Palermo, Napoli, Firenze: l’Italia è il locus in cui ritrovarsi e Helle lo grida in maiuscolo: RIALZATI ITALIA.

Nel mondo che vorrei, questo pezzo dovrebbe totalizzare le programmazioni delle radio italiane. Auguriamo ad Helle che questa non sia soltanto una nostra suggestione. “Tra le strade della mia città” è un brano perfetto: elegante, glamour, fresco, ironico e romantico. Un ritmo che difficilmente va via dalla testa.

Helle: 8,5

 

W

Profumo di fiori, cosce che si muovono in danze sensuali, desideri sussurrati sottovoce, spiagge tropicali. Queste sono solo un accenno delle immagini che vivono dentro questo micromondo rosa targato Populous.  Ma questo disco può essere visto anche come una porta interdimensionale che ci catapulta in un futuro dove tutti sono felici, in pace e soprattutto in armonia con il loro corpo.

Credete ancora che le donne siano il sesso debole? Mettete play, partecipate a questo folle party e poi chiedete scusa.

Populous : 8,5

 

Servo dei servi

Servi dei servi chiudono la via, autogestioni dell’autonomia, tanta gente per il centro sociale, oggi la polizia la facciamo scappare.

Chitarre insistenti e atmosfere evocative di un atteggiamento anarchico, oggi quiescente, in questo brano firmato da Edda e Marok, tra le uscite più abbaglianti della settimana. Un vaccino in musica da iniettare in via preventiva in caso di future, forse più che prossime, necessità sociali.

Edda e Marok: 7,5

 

Fuori di me

Scusa se te lo dico davvero m’accorgo d’esser sereno, ma tendo ad essere fuori.

Qualcosa per qualcuno può essere un vezzo particolare, mentre la realtà conferma che è solamente un bisogno indispensabile. In pratica se si vuole essere felici non si deve dare troppa importanza ai giudizi degli altri, soprattutto se vedono dei difetti in quello che per noi è una qualità.

Kaput Blue: 8,5

 

Sette notti

Immaginatevi il vostro professore di storia che entra in classe con una parrucca bionda, giacca di jeans e stivali di pelle. Si proprio lui, l’insegnante noioso che non sopportate. A colazione potrebbe aver bevuto ayahuasca chi lo sa, oppure ha deciso di cambiare approccio per stupire  e attirare l’attenzione.

Adesso comunque sta per iniziare la lezione, quindi silenzio e tirate fuori penna e quaderno.

Sumeri: 7,5

 

Naftalina

Con la fine del lockdown, riapre anche la fabbrica delle hit dance pop che portano il marchio, ormai ad alta fidelizzazione, di quel genio chiamato wLOG: colui che dall’alto dei monti, detta i tempi dei tormentoni di nicchia, per farli poi scendere a valle al primo risalire delle temperature. Custode di scrigni di ghiaccio, baluardi di hit estive che si sciolgono al sorgere della primavera per svelare al cielo i loro preziosi contenuti.

Le produzioni di wLOG sono fiumi di note che dalle Alpi solcano le falde sotterranee imprimendo il loro sound per poi giungere nei canali delle metropoli per irrorare gli ascolti degli italiani. Un fiorire di sensazioni lisergiche che contribuiranno alla salvezza di un’estate, malgrado tutto, da ricordare.

wLOG: 8+

 

Draghi

Iside, il nome della divinità egizia nasconde dietro il suo velo il volto e i nomi di quattro ragazzi bergamaschi: Dario Pasqualini, Daniele Capoferri, Giorgio Pesenti e Dario Riboli. Con il loro ultimo ep Indico si sono fatti conoscere nel panorama indie italiano, non solo per l’accostamento dell’elettronica alla trap, ma anche per l’originalità figurativa che fa da scenario ai loro brani.

Draghi rappresenta la fierezza di alzare il velo per scoprire l’inganno dietro le apparenze, un modo sincero degli Iside di esporre i loro desideri più nascosti. Insomma, non potevamo non lasciarci incuriosire da questo quartetto delle meraviglie e non ci siamo trattenuti dal conoscere un po’ meglio l’approccio che hanno con l’arte in tutte le sue sfumature.

Iside: 8

 

DON BOSCOW

 

Il mondo dei Giallorenzo è da sempre popolato da strani individui che girano per le strade di Milano, diventando inconsapevolmente personaggi di una nuova mitologia urbana.

Don Boscow è un brano ambientato in un supermercato, sicuramente non uno dei posti più romantici sulla Terra. Però quando alla cassa lavora quella persona che ci fa svegliare presto e dormire mai diventa l’unico luogo nel quale crediamo di riuscire a mettere apposto il nostro cuore fuori posto.

GIALLORENZO:  9-

 

Adderall Pack (Adderall + Idolo) 

 Molti artisti hanno dichiarato che la quarantena li abbia messi faccia a faccia con lati di loro stessi che non credevano nemmeno  di avere. Non fa eccezione Mondo Marcio che questi lati ha deciso di metterli in musica sulle due superfici opposte di un vinile. L’A-side è Adderall, storia di una relazione amorosa che diventa una dipendenza, proprio come la droga usata per curare il disturbo da deficit dell’attenzione di cui porta il nome. Il B-side, invece, è Idolo, inno contro chi brama fama senza avere fame di vita vera. A tenere uniti questi due racconti, oltre al sound internazionale, è l’accezione di scrittura come valvola di sfogo tra le cui righe non è difficile ritrovare emozioni e pensieri affini ai nostri. Ascoltare per credere. 

Mondo Marcio: 8-

Film

Guardare un film o una serie tv è un modo per staccare la testa dalle paranoie, affossandosi piano piano nel divano. Questa canzone vuole provocare la stessa sensazione. Ci riesce , anche se nasconde una controindicazione. Infatti potreste innamorarvi di una ragazza in bicicletta con la maglietta rossa.

TOOLBAR: 7

 

Cullami

 

Le nostre schiene piene di graffi e le nostre mani sporche di sangue. Immagine violenta che nasconde al suo interno un significato forse ancora più drammatico. C’è la storia di due cuori e di due anime che hanno la consapevolezza che quella sarà la loro ultima notte insieme.

Un bacio d’addio che esplode nei sogni più scuri.

Alessandro Forte feat Le Astronavi : 9

 

Amarena

Dopo diversi giorni passati a mandarsi stupidi messaggi finalmente Matteo ha preso coraggio e ha scritto a Laura di uscire a far due passi. È arrivato il momento, sono le 10 di sera, ma purtroppo dopo pochi minuti inizia un forte acquazzone.

“Cazzo che sfiga” pensa lui mentre lei s’interroga su come andrà l’appuntamento provando imbarazzo e curiosità.

Per ripararsi dalla pioggia, entrano correndo dentro un piccolo bar  da cui usciranno a tarda serata ubriachi e con le labbra che profumano d’amarena.

Cavalera: 8

 

Pornomania

Siete mai state/i guardati da qualcuno come le cose che non ti aspetti? Uno sguardo può comunicare di tutto: da un semplice “mi piaci” ad un “scrivimi tante cose porno”! L’attrazione fisica a volte cela sentimenti veri lasciando spazio alla passione e a volte è bello anche così: lasciarsi travolgere sui nostri momenti, veloci come ritmi cosmici.

Miglio: 7,5

 

Amore e guerra, vol. 1 (EP)

È risaputo nella vita ci vogliono tre cose: l’orgoglio, la dignità e il culo ci vuole! Il primo è un’arma a doppio taglio, ma utilizzato al punto giusto garantisce il rispetto per sé stessi e gli altri. La seconda è un rapporto intimo con sé stessi. Il terzo è la componente variabile: arriva quando meno te lo aspetti. Tre componenti utili sempre: in guerra al soldato che esegue gli ordini sperando di riabbracciare la sua Maria a cui, adesso, può solo scrivere. In amore per vivere una storia bella nonostante trascorre il tempo, resta un pugno di ricordi e si ci chiede cosa sia La felicità.

Mezzo Preti: 8

 

Come quando esce il sole

È alle persone più sbagliate che ci sentiamo più legati: il fascino per ciò che è complicato, per alcuni di noi, è qualcosa di non gestibile. Siamo talmente attratti dalla difficoltà che apparentemente sembra tutto semplice, chiaro Come quando esce il sole. Siamo sicuri che sia davvero così?

Libertini: 7,5

 

Tradi noi

Rubik è un paroliere fiorentino cresciuto “dall’altro lato della barricata”, ovvero nel campo del videomaking e dei videoclip musicali. Per sua stessa ammissione non è un musicista: suona pochi accordi con il pianoforte, ma l’unico strumento che utilizza per scrivere le sue canzoni è la voce. Tuttavia proprio il pensare immagini adatte alla musica ha fatto si che in se stesso Rubik sviluppasse una sensibilità artistica da cantautore, scrivendo sempre più spesso frasi che si trasformavano in canzoni.

“Tradi Noi” è il primo singolo estratto ed in assoluto il primo brano pubblicato da Rubik. Parole e musiche con diverse sfaccettature colorate, che puntano a vincere i limiti, superandoli.

Rubik: 7,5

 

Un po’ così

Ci sono amori fugaci, che si consumano in un battito d’ali. Amori caduchi e prorompenti che si elevano a ricordi indelebili e che per questo a differenza di altri diventano eterni.

La Postazione, con questo ultimo brano, ci cantano i riflessi dell’amore.

La Postazione: 6,5

 

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