Come state? Siete riposati dopo le vacanze pasquali trascorse alle Canarie?
Scusate questo mio sarcasmo ma visto il periodo solo pochi fortunati possono permettersi il lusso di fare una valigia e partire per qualche giorno di vero relax. Per fortuna esiste la musica e il nuovo disco di Avincola parla del essere” Turisti”, evidenziando il nostro benessere (che a volte addirittura può essere solo finto) quando ognuno di noi trascorre il suo tempo lontano da casa, lasciando da parte ansie e questioni di tutti i giorni.
Avincola è andato a Sanremo portando sul palco dell’Ariston portando ironia e un pizzico di speranza, adesso sempre con questo mood è pronto a fare le valigie per suonare live (si spera davanti ad un pubblico vero) il prima possibile, con due date già fissate sul calendario.
Amo farmi trasportare dall’istinto. Mi piacerebbe trovare modo e tempo di fare un viaggio on the road senza avere una tappa ben precisa. Viaggiare senza porsi limiti, un po’ come le canzoni che finiscono, ma ricominciano tutte le volte che vogliamo ascoltarle.
Di indole sono molto pigro ma di sicuro, se trovassi il posto e le persone giuste, sarei un compagno d’avventura pronto a fare baldoria e a scambiare il giorno con la notte
Essendo mezzo catalano, mi piacerebbe appena possibile tornare a Barcellona e sarebbe bello entrare nello stadio “Camp Nou” dove non sono ancora mai stato.
Mi manca relativamente, nel senso che sono celiaco e la pasta “vera” mi manca anche qui in Italia!
Devo dire che ho sempre amato di più la montagna e la campagna. Le mie canzoni però qualche volta hanno a che vedere con il mare, forse proprio perché preferisco visitarle a modo mio con le parole.
Il souvenir più bello che mi porto da Sanremo è l’insieme di parole belle e profonde che ho ricevuto dalle persone che si sono sentite raccontate dalla mia canzone “Goal!”
Non devo dimenticarmi quintali di lamette per il profondo rispetto che nutro per i miei baffi.
Sicuramente sì e credo in meglio. Possiamo scoprire e vedere posti meravigliosi da casa, l’importante però è non dimenticare che a un certo punto dobbiamo chiudere il computer, prendere la valigia, aprire la porta e uscire per raggiungerli
Sicuramente per i turisti che vengono dall’estero il quartiere la Garbatella, dove sono nato e cresciuto, è piuttosto sconosciuto. Consiglio a tutti di visitarla perché non è lontana dal centro ma allo stesso tempo sembra essere lontana da Roma. È un paesotto strutturato con lo stile delle città giardino inglesi, i cortili sono liberi e accessibili a tutti. È un luogo davvero affascinante.
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