New Indie Italia Music Week #70

Sessioni d’esame, caldo sahariano, e una matta voglia di riprenderci tutto ciò che è nostro e che non abbiamo potuto vivere a pieno in questi mesi di restrizioni. La luce in fondo al tunnel si fa sempre più vicina e da domani le notti da vivere all’insegna del divertimento e della condivisione si faranno più lunghe. Nessuno potrà fermarci adesso.

Hai già trovato la colonna sonora della tua rivalsa?

Scopri le nuove uscite musicali della settimana selezionate e recensite dai nostri editor Alessandra, Nicolò, Salvatore, Ilaria, Vernante, Sara, Benedetta, Elena, Filippo, Aurora! E ricorda che la tua canzone preferita  è sempre quella che dovrai ancora ascoltare!

 

Per resistere al tuo fianco

Il quarto lavoro in studio de La Municipàl è un album suonato con le emozioni al posto degli strumenti musicali. Una melodia a tratti aggressiva, fatta a pezzi dal contrasto tra l’amore e l’odio per il tempo che passa crudele. 

“La notte mi ricorda di quando eravamo piccoli e ci amavamo senza pietà. Di quando avevi gli occhi che brillavano. Dalla prima canzone che ti scrissi anni fa”.

I testi mai scontati, anche se brulicanti delle immagini tipiche dell’indie, vibrano su sonorità rock che a tratti ci riportano agli anni duemila tra Negramaro e le Vibrazioni. 

Se “Per resistere al tuo fianco” doveva essere un’esca per attirarci ai concerti dei fratelli Tundo…beh direi che non sarà facile resistere.

(Vernante Pallotti)

La Municipàl: 8,5

 

Percoca

L’amore, si sa, non è tutto rose e fiori. Incomprensioni e screzi sono sempre dietro l’angolo, ma forse la continua voglia di trovare un compromesso, di ripristinare un equilibrio è tra le cose che contribuiscono a tenere vivo un rapporto e ne dimostrano anche l’importanza.

Ad averlo capito è Ganzo, al secolo Francesco Coppola, giovane cantautore napoletano che legando armonicamente il soul all’indie restituisce un emozionante racconto della sua personale storia d’amore. Una storia di cui ognuno di noi potrebbe non faticare a scoprirsi protagonista. Non resta, allora, che affidarsi alle sue parole e ai suoni delicati di No label per rileggerne un capitolo.

(Aurora Aprile)

Ganzo & No Label: 8-

 

Mi fai impazzire

Se fino a poco tempo fa ci avessero chiesto quale fosse il primo artista a venirci in mente al pronunciare la parola “hitmaker” probabilmente la risposta di molti sarebbe stata Sfera Ebbasta. Oggi, dopo successi come “Notti in bianco” e “La canzone nostra” forse la risposta non sarebbe più così scontata. Infatti il giovane Blanco, autore di questi brani, con la sua potente voce e la sua indole new punk si è conquistato un posto in molte delle nostre playlist. Playlist in cui non potrà mancare un pezzo in cui proprio lui e Sfera Ebbasta uniscono le energie per cantare di una passione così travolgente che trascina anche noi in un vortice di sensazioni.

(Aurora Aprile)

Blanco & Sfera Ebbasta: 9

 

Occhiali rotti

“Questa è la verità, solo la verità”: cosa c’è di più bello che dichiarare il proprio amore alla persona che ci svolta ogni giornata, nonostante gli “Occhiali rotti”?

Lasciarsi travolgere dalle emozioni dell’innamoramento ci rende fragili, vulnerabili ma allo stesso tempo “dovremmo fare insieme più bagagli e imbarcarci in tutti gli aeroporti”. In una sola parola vivere ogni istante del rapporto, con la sua magia prima di che “senza te sono un vino buono, senza etichetta”.

L’amore non deve farci paura!

(Alessandra Ferrara)

Rubik: 8

 

Più forte

Quando un rapporto diventa statico, la fiamma del sentimento si spegne con un solo soffio, nonostante i tentativi di poter trovare l’innesco per riaccenderlo: “tu dimmelo ancora che tu ci sarai”. L’abitudine prende il posto della novità schiacciando quella minima voglia di rimettere insieme i pezzi di un puzzle ormai distrutto.

“Dammi spazio per esistere” io voglio tornare a sorridere ancora!

(Alessandra Ferrara)

Joe Elle: 7,5

 

Sciogliersi un po’

E se l’estate diventasse l’0ccasione per tirare  fuori un nuovo lato di noi, lasciando perdere giudizi e opinioni degli altri?

Il nuovo brano degli Heron Temple, “Sciogliersi un po’”, è perfetto per una scena in stile Netflix nella quale il protagonista inizia a ballare, se male ancora meglio,  sorridendo pian piano mentre la musica in sottofondo si alza.

Abbandonare i pregiudizi ed essere se stessi è tutto quello di cui ognuno di noi ha bisogno per vivere la propria vita a testa alta, scoprendo giorno dopo giorno un’unica dimensione interiore che ci rende speciali, soprattutto dentro quelle cose che per gli sconosciuti possono sembra imperfezioni da criticare.

(Nicolò Granone)

The Heron Temple: 8

 

Salsedine (Album)

Santo Blue è uno dei cantautori più raffinati e ricercati nel  panorama del nuovo RnB italiano. “Salsedine” è il suo primo album e contiene 7 brani che sanno di estate ma anche di profonde riflessioni sulla crescita personale e sull’avanzata inesorabile del tempo che sembra cambiare tutti quelli che ci circondano tranne noi.

“I miei amici si sposano ed io ancora no. Guardano casali per l’anno prossimo. Mentre io vivo ancora nell’attimo”

Nostalgia ma allo stesso tempo voglia di vivere, voglia di assorbire ogni singolo raggio di sole che quest’estate potrà regalarci. 

“Il sole scalda il collo, piedi ancora a mollo

Io rimango qua con lo sguardo assorto

Guardo il mare mosso e mi riporta indietro, indietro

Quando giugno era infinito

Tra di noi e il cielo un dito”

Ogni brano contenuto in questo EP risulta autentico e portatore di un’intenzione artistica attuale ma caratterizzata allo stesso tempo da uno stile retrò. Non vediamo l’ora di conoscere le evoluzioni della produzione artistica di Santo Blue.

(Salvatore Giannavola)

Santo Blue: 8

 

Isole nuove 

“Con i francobolli che sai collezionare, spediscimi qualcosa da fare. Gli scheletri che indossi non mi hanno mai fatto paura“

Basterebbe forse questo verso per rappresentare il valore della scrittura di Turco, cantautrice tarantina, che dopo l’acclamatissimo album “Via Roma” uscito nel 2018, ritorna con “Isole nuove”; un brano dream pop, sognante ed evocatore di luoghi fantastici in cui rifugiarsi per fermare il tempo e per lasciarsi andare sulle onde temperate dell’amore. Facciamo le valigie e salpiamo alla volta di nuovi territori inesplorati. Ma attenzione, si tratterà di un viaggio scevro  di tempo e spazio. 

(Salvatore Giannavola)

Turco: 7,5

 

Shanghai

Sonorità patinate e sfavillanti, sfumate da una sottile vena di rabbia e malinconia per Kaput Blue con il nuovo singolo dal titolo “Shanghai”. Kaput Blue è una delle voci più riconoscibili e imponenti dell’ RnB italico ma questa non è di certo una novità per il pubblico di Indie Italia Magazine che lo ha seguito sin dagli esordi. 

“Shanghai” tuttavia  rappresenta il livello più alto delle produzioni e della vocalità proposta fin qui da Antonio Caputo che speriamo possa presto raggiungere il grande pubblico poiché ha tutte le carte per farlo.

(Salvatore Giannavola)

Kaput Blue (8)

 

Muro

Sentirsi liberi è una condizione che difficilmente riusciamo a percepire come qualcosa di tangibile: l’arte, in questo, ci guida nel raggiungimento della pienezza di tale condizione. Allora iniziamo a volare con il cuore, con la mente e scriviamo su un “Muro” che diventa il nostro nuovo inizio.

“La verità la trovi sempre in fondo agli occhi”: e se la nostra arte potesse diventare l’input di libertà per altri occhi?

Allora saremo in gradi di andare “lontano da tutti, lontano da te, lontano dai problemi, lontano dai clichè”.

(Alessandra Ferrara)

DASPLAN: 8

 

Coloriamo

“Sei identica ad altre mille come le gocce d’acqua e le canzoni latine, non sono come t’immagini posso darti le stelle non è un modo di dire”

Quando finisce una storia d’amore ci sentiamo sempre di perdere qualcosa, ma invece dovremmo ribaltare la situazione, facendo quasi sentire in colpa la persona che non ci vuole sperando che nel tempo ripensi a noi con un bel rimpianto. (Ovviamente se poi torna dobbiamo farla rosicare)

Certamente per fare un discorso del genere ci vuole coraggio e una bella faccia da schiaffi, pregi che KONTI Flowerchid ha sicuramente ed ecco così servito il tormentone estivo per chi arriverà ad agosto con qualche due di picche tra le mani.

(Nicolò Granone)

KONTI Flowerchild : 8,5

 

Due (EP)

Dopo aver ascoltato Due sento il mio cuore leggero, come se pesasse molto meno. È uno di quegli album che, se hai avuto una pessima giornata, ti fanno sentire veramente meglio, e se invece hai avuto una bella giornata, la migliorano.
Indie elettronico dalle influenze più disparate, il risultato è un disco etereo, impalpabile, incorporeo, ma anche brillante, sensibile e concreto. Un abbraccio caloroso ma appena percettibile.

Giunta dice che alla base di questo EP c’è l’idea di rispondere all’imposizione dicotomica a cui siamo perennemente messi davanti: “Prendi una parte. O bianco o nero”. Questo accade specialmente in ambito artistico, in cui un’etichetta anche solo abbozzata la si deve avere.

Giunta però si ribella e risponde con l’arcobaleno. Non c’è bisogno di essere coerenti, matematici, ligi alle regole, perché le emozioni espresse in musica non hanno nessun ordine. Perché le emozioni espresse in musica non sono bianche o nere, ma sono di tutti i colori.

(Benedetta Fedel)

Giunta: 9

 

Avò

L’impronta tipicamente jazz del cantautore rende questa ninna nanna popolare siciliana un piccolo gioiellino, dal carattere elitario ma intimistico, forbito ma semplice.

In un’atmosfera un po’ alla Battisti in Amarsi un po’, Marco Castello ci mostra un aspetto intimo e personale di se stesso, che da storia di uno solo si amplia e si fa storia di tutti.

È la sintesi perfetta tra presente e passato: la cantilena che gli cantavano per farlo addormentare quando era piccolo rivisitata sapientemente – come solo un musicista attento sa fare – alla luce del presente, delle influenze musicali, di tutti gli strumenti che Marco sa suonare, degli studi jazz,e di tutto quello che è stato fino ad oggi.

Con “Avò” Marco Castello ci ricorda che siamo la somma delle nostre esperienze e non smettiamo mai di esserlo.

(Benedetta Fedel)

Marco Castello: 9

 

Luna nera

“E se venissi anch’io sotto la luna nera?”

Il groove di Tatum Rush non delude veramente mai. In un andirivieni tipicamente suo causato da storie d’amore fatte di rincorse, viaggi in aereo (“Sono atterrato in Grecia, ma tu eri già a Madeira. Atene non ti è mai piaciuta”), passaporti, insicurezze, ci offre una hit estiva con influenze R&B, proprie del genere dell’eclettico artista.

L’intreccio musica-parole sembra nascondere sempre un velo di sarcasmo o di insicurezza nei confronti di questo amore un po’ traballante, ma molto passionale. O forse è solo che l’estate fa nascere storie che ci infuocano ma che sono destinate a finire… Almeno prima che diventino pericolose.

“Sembra quasi che quei cartelloni in autostrada suggeriscano di sgasare al massimo, ma se non rallento, qua è un attimo finire in un oceano o nel Mar Baltico”.

(Benedetta Fedel)

Tatum Rush: 8

 

Scarlett Johansson

Una di queste sere dovrei trovare due orette libere per piazzarmi sul divano e mettere su un film di Scarlett Johanson, visto che ne ha fatti parecchi e forse non riuscirò mai a recuperarli tutti.

Barry Mad evidenzia il rapporto complicato che abbiamo nell’incastrare tutti gli impegni dentro la nostra agenda quotidiana, anzi anche lui sa benissimo che la maggior parte  delle persone deve correre freneticamente su per giù, dimenticandosi di pensare anche a cose che avevano promesso di fare.

Le lancette girano sull’orologio ma il tempo che passa poi chi ce lo ridà?

(Nicolò Granone)

Barry Mad: 7

 

Mosca

La paura di non sentirsi abbastanza è una sensazione che tutti, almeno una volta nella vita, hanno provato.

“Mosca” è l’urlo, quasi disperato, di chi è consapevole di non essere la persona giusta e si scusa per il suo modo di essere: non il classico universitario che colleziona 30 e lode, ma il ragazzaccio che probabilmente nessuna figlia presenterebbe a sua mamma.

Un pezzo forte, d’impatto, che quando arriva al ritornello spicca il volo e conquista l’ascoltatore al primo ascolto.

(Elena Caggia)

Frada: 8

 

CLUB

Vista offuscata dalle luci stroboscopiche, alba alle porte, testa per aria e musica che invade ogni parte del corpo: il nuovo singolo di Ginevra è un’immersione completa nel suono.

Un pezzo inciso su beat e suoni elettronici che tocca le corde del pop, in cui spicca la sua voce calda.

La cantante dichiara apertamente il suo amore verso la musica, in grado di farle dimenticare tutto il resto e di renderla veramente libera.

Non ci resta che schiacciare play su “Club”, chiudere gli occhi, goderci ogni singolo secondo del brano e immergerci in un’altra dimensione!

(Elena Caggia)

GINEVRA: 7,5

 

PRELUDIO  (Album)

“Preludio” porta con sé già il sapore di qualcosa che sarà ma allo stesso tempo anche il gusto di qualcosa che non è più, “Preludio” è anche il nuovo EP di Lourdes, artista che fa della sua musica la sua laica preghiera. In un filo conduttore che ripercorre passo dopo passo quello che è stata una storia d’amore che da “Greatest hit” diventa soltanto una canzone sentita in lontananza, da un abbandono dell’apatia all’abbracciare il sapore di un amore che ci lascia in bocca soltanto un gusto di nostalgia.

(Ilaria Rapa)

Lourdes: 7

 

Sbadigli

Storie sudice, piene di polvere, come la nostra pelle dopo un lungo viaggio in noi stessi.

Giuro su di me, so che sudi meglio a correre, oltre queste storie sudice. Parole hardcore, canzoni sudate quelle di Tanca che nel suo ultimo singolo unisce le forze alla creatività di Maggio. “Sbadigli” è l’emblema della noia dei nostri tempi, dove non importa quanta polvere mangeremo, sembra essere sempre tutto inutile.

(Ilaria Rapa)

Tanca: 8

 

Gelosia

Le mani che ondeggiano fuori dal finestrino, mentre l’auto è in corsa e in sottofondo passa “Gelosia”, la nuova hit estiva di Cimini. Un singolo che solo apparentemente mira al tormentone, attenzione! Eh sì, perché del mare, dei balli in spiaggia Cimini ritrae solo la parte più cringe: in “Gelosia” si balla eccome, ma si balla male, l’amore c’è, ma sa di gelosia, e così non si può che restarci male. È un’estate insolita, insomma, quella descritta dal cantautore di Garrincha, che in una altrettanto insolita hit di metà giugno ci fa divertire, e perché no, anche pensare.

(Ilaria Rapa)

Cimini: 7,5 

 

 

Benzodiazepine 

Ci vuole una laurea in lingue per pronunciare il titolo del nuovo singolo dei Lost Kids. Il consiglio è impararlo in sillabe «ben-zo-dia-ze-pi-ne» o ascoltare in loop il brano finché il ritornello orecchiabile non vi resta fisso in testa. 

Con «Benzodiazepine» il duo ci prepara all’uscita del nuovo EP «Syntetico» il prossimo 25 giugno e si riconferma degno del proprio nome, «bimbi sperduti», parlando dei casini in cui può finire la mente di un ragazzo in crescita, passando dalle favole della buonanotte ai farmaci contro l’insonnia. 

Il contrasto è interessante, supportato dall’energia del beat pop trap che si allontana dal mood vaporwave e indie del singolo «Cicatrici». Cosa combineranno in futuro i Lost Kids? 

(Vernante Pallotti)

Lost Kids: 7+

 

Un segreto tra di noi

 

Un pezzo triste ma con la musica felice: non esistono parole migliori per descrivere “Un segreto tra di noi”. 

Immagini di quotidianità di un fuori sede tabagismo e una sognatrice distratta che vivono un amore che non si riconosce più, ma che è costretto ad accettarsi così com’è. 

I momenti difficili capitano a tutti, quelli in cui gli sbagli vengono fuori uno dopo l’altro, lasciandoci completamente disorientati. I Te quiero Euridice, con questo brano, ci dicono per che, a volte, affrontare queste cadute significa semplicemente accettarli per quello che sono. 

“In mezzo ai guai, dico è tutto okay” … più o meno. 

(Sara Pederzoli)

Te quiero Euridice: 7,5

 

Mosca cocktail 

 

Una miscela sempre più consolidata e ricercata di sonorità pop, tra mondi vintage e ambienti futuristici.

“Mosca Cocktail” si snoda attraverso il parallelismo tra la fine del “viaggio estivo” di una mosca e la delusione amorosa addolcita dalla gioia, dall’illusione dalla scelta indipendente del volo sentimentale e istintivo. 

Illusione e inconsapevolezza che regalano un attimo di eterna felicità anche davanti ad un dramma.

É un brano dolce, adatto a tutti i sensibili. Un amore d’estate che rimarrà solo un giorno, come ci dice wLOG stesso. 

(Sara Pederzoli)

wLOG: 7

 

Crisi

Arriva ad un certo punto nella vita, il momento in cui inevitabilmente ti rendi conto che la giovinezza sta passando. Sembra non finire mai, ma ad un tratto chiudi gli occhi, li riapri e ti ritrovi trentenne e con delle vere responsabilità.

In questo nuovo Brano Rareș cerca di affrontare in tutti i modi questo inevitabile “problema”, cercando di portare a termine nel minor tempo possibile, più esperienze possibili. Come in una gara contro il tempo. Tutti parlano della crisi di mezz’età, ma nessuno pensa mai a quella dei vent’anni. Crescere è sempre difficile ed è impossibile riuscire a calcolare il momento preciso in cui si è pronti a farlo.

L’andamento veloce della musica e il testo di questo brano investono totalmente l’ascoltatore, trasmettendogli una certa sensazione di fretta e paranoia, riuscendo perfettamente nel suo intento.

(Filippo Micalizzi)

Rareș: 8,5

 

Garage

Trovo sempre Fantastico il modo in cui vari generi apparentemente all’opposto riescono a mischiarsi dando vita a pezzi fantastici. Ne è una prova il nuovo singolo di DannyWhite, che azzarderei, influenzato molto dal lavoro oltre oceano di Machine Gun Kelly degli ultimi due anni.

L’unione tra rap, Hip hop e chitarre Pop-Punk stile Blink-182 in questo brano funzionano perfettamente, il che non è per niente scontato. Riuscire a dar vita ad un insieme così, senza cadere nel banale o nel già sentito, risulta molto difficile. Speriamo solo che questo filone di genere continui il più a lungo possibile. Garage promossa a pieni voti.

(Filippo Micalizzi)

DannyWhite: 8

 

 

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