Mike Estro

Mike Estro: “9mm tra soul e trap, è la mia dimensione” | Intervista

Mike Estro, pseudonimo di Michele Campofreda, è un rapper campano classe 1990 appassionato da sempre di black music muovendo i primi passi nell’hip-hop all’età di 14 anni. Mike Estro spazia tra vari generi quali rap, soul e r’n’b che lo portano poi ad avvicinarsi sempre più all’urban e alla trapsoul.

Il 17 dicembre 2021 Mike Estro ha presentato il suo nuovo brano ‘9mm con la collaborazione del rapper e produttore bresciano DeLarge. Il brano, dal mood chill con sfumature malinconiche, parla di come entrambi gli artisti hanno vissuto la fine di una relazione. Le sonorità di artisti come Partynextdoor, Drake e la sua OVO Sound sono rielaborate in chiave personale creando uno stile in cui l’artista ormai si identifica pienamente, trovandosi perfettamente a suo agio.

“Perché sei come polvere da sparo e io sono il bossolo che esplode, chiaro. E a stare accanto non ce la facciamo e lo sappiamo ma ci ricadiamo”.

INTERVISTANDO MIKE ESTRO

Una volta Mick Jagger ha detto che l’anima del rock è la noia, poiché essa tira fuori nuove idee e l’attitudine necessaria: cosa ne pensi?

Credo che in parte abbia ragione ma credo che più che la noia è la solitudine spesso che porta paradossalmente nuove energie e stimoli. L’anno scorso, ad esempio, in piena pandemia, ho praticamente scritto, in meno di una settimana, gran parte dei brani pubblicati. A volte sentirsi soli fa sentire meno soli.

Come nasce 9mm? Parlaci del tuo brano, di ciò che ti ha influenzato e della composizione.

9mm nasce dall’esigenza di raccontare, mia e di DeLarge, pezzi di relazioni passate di cui inevitabilmente restano dentro le scorie. Da anni io e DeLarge meditavamo una collaborazione ed ora i tempi erano maturi. Inevitabilmente il mio/nostro riferimento musicale sono i Partynextdoor e la scena trapsoul di Toronto ed è quella la scia che ha seguito nella produzione stessa del beat, Delarge. L’idea era quella di creare delle sonorità dai toni dark/retrò per dare l’idea di raccontare parti di negativi di immagini passate che bruciano lenti nel profondo dei ricordi. Speriamo che tanti possano rivedersi nel brano e rinascere con esso.

Jazz e Trap, due mondi all’opposto che nel tuo caso si fondono: raccontaci di più.

Inevitabilmente il Jazz, anche se indirettamente, è sempre stato parte della mia vita. Mio padre e mio nonno ne sono grandi appassionati e fin da bambino sono cresciuto con Ellington, Goodman, Monk e via dicendo in sottofondo. La black music è sempre stata parte di me, l’ho sempre sentito, e mi sono avvicinato così sempre più al mondo prima dell’r&b e del soul e poi a quello della musica rap. Con l’avvento poi della trapsoul ho finalmente trovato il vestito che da una vita desideravo ma non riuscivo a trovarlo. Il giusto connubio tra tutti i generi che fanno parte del mio background musicale ma con uno sguardo al futuro.

Ami il soul e r’n’b: vorresti essere nato in un’altra epoca e luogo, oppure sei soddisfatto di come queste influenze trovino spazio in te, qui ed ora?

Ammetto che purtroppo al giorno d’oggi, soprattutto in Italia e lo dico senza mezzi termini, la meritocrazia viene applicata ancora al 2%, forse. Sono soddisfatto del lavoro che ho fatto su me stesso e consapevole che ancora posso e potrò migliorare e motivato da un costante bisogno di perfezionarmi. Grazie a tutti coloro che fanno parte del mio team e grazie ai miei familiari sono l’artista e la persona che sono. Non nego però che mi sarebbe piaciuto essere nato magari negli USA, in questa stessa epoca, magari in una mansion a Miami eheh.

L’anno che verrà…come lo immagini?

Cerco di immaginare solo quando scrivo perché spesso avere delle aspettative comporta delle delusioni. Immagino un anno di sicuro complesso, soprattutto per gli emergenti come me, che vengono sempre più schiacciati e oscurati dai continui cambiamenti di algoritmi di app come instagram o spotify, fondamentali oggi per chi fa musica. E parallelamente schiacciati dal predominio di major e etichette che diciamocelo, fanno quel che vogliono ormai. Per me e per i miei progetti sarà di sicuro un anno molto solido. C’è stato un ulteriore upgrade rispetto all’anno scorso per tante cose e l’obbiettivo è crescere ancora. Bisogna essere sempre positivi e vedere sempre la luce alla fine del tunnel. Auguro a tutti un anno pieno di enorme motivazione e goals raggiunti. Ne abbiamo tutti bisogno 🙂