New Indie Italia Music Week #106

New Indie Italia Music Week #106

“Che non siamo liberi

Siamo come gli altri

Nuda Sexy Noia, lasciami da solo 

che vuoi da me?

Non mi prenderai mai

Sogni sottosopra. Che vuoi da me?

Non mi prenderai mai!”

(Nuda Sexy Noia – Tropico)

 

Suadente, sinuosa, accogliente: la noia ci corteggia e spesso ci sopraffà facendoci vivere in una bolla. Vale davvero la pena di vivere una vita fatta di filtri? Fai scoppiare la bolla e lasciati travolgere dalle correnti gravitazionali!

La musica è uno spillo appuntito, può far male, ma può anche liberarti. Scegli il brano della tua liberazione con la selezione delle migliori uscite INDIE ITALIA della settimana a cura della redazione!

Nuda sexy noia

Ci sono due categorie di persone nel mondo, chi senza una routine si sente male, e chi invece si sente male ad averne una. In “Nuda sexy noia” Tropico ci parla chiaro, per lui la noia non è assolutamente un sentimento da provare, anzi, meglio essere in un posto diverso ogni giorno piuttosto che fare le stesse cose sempre.

“Nuda sexy noia non mi prenderai mai” nella wave futuristica di Tropico ci riconosciamo anche noi, che fuggiamo al minimo accenno di giornate ripetitive, anche se a volte può essere allettante lasciarsi andare alla routine, dopo qualche giorno abbiamo bisogno di muoverci, cambiare direzione, cambiare anche solo acconciatura, andare avanti senza fermarci mai.

(Margherita Ciandrini)

Tropico: 9

 

Classico

Con il suo nuovo brano Johann Sebastian Punk abbraccia un’ecletticità a dir poco stupefacente, in un viaggio psichedelico che ci riporta tra gli anni Novanta e Duemila, tra l’emo-punk, il pop e la disco.

Si apre con “Il vecchio mondo cade in mille pezzi e io non so se deprimermi o esaltarmi”, una constatazione di un’attualità reale e sincera quanto cruda che viene approfondita nel resto del brano. Johann Sebastian Punk parla in prima persona, ma nelle sue provocazioni si possono rispecchiare tutti i giovani di questa generazione, sconfitti e demoralizzati in partenza. Si gioca poi sul termine “Classico”, titolo del brano, e sulle mille accezioni che questo può avere, dalla scrittura alla formazione scolastica.

Che dire, un prodotto davvero originale e piacevole pur nella sua durezza.

(Eva Ceccarelli)

Johann Sebastian Punk: 8

 

chiara 

È una sorprendente unione tra due esponenti di punta della scena indie italiana, i Colla Zio e i Selton, ad aver dato vita a “chiara”, definita una “canzone d’amore” dagli stessi Colla Zio nel post su Instagram con cui ne hanno annunciato l’uscita. Ma “chiara” è anche un ritratto femminile che strofa dopo strofa viene raccontato nella maniera più autentica, con gli occhi dell’ammirazione e della malinconia, con la leggerezza che contraddistingue gli artisti che hanno preso parte a questa amabile creazione.

(Eva Ceccarelli)

Colla Zio (feat. Selton): 9

 

Signor Prefetto 

La 126 lascia un segno nella scena musicale romana e non solo. Signor Prefetto” è il primo singolo pubblicato dalla LOVEGANG nel suo insieme: prodotto da Drone126 e Nino Brown, il brano mette insieme le penne (e le voci) di Asp126, Franco 126, Ketama 126, Pretty Solero e Ugo Borghetti.

Un manifesto della musica indipendente, autoprodotta e strafottente, da un sound old school e un ritorno alle origini e ai suoni con cui i membri del collettivo hanno iniziato a muovere i primi passi. 

“Signor Prefetto” è un’istantanea dell’amicizia che da sempre è il collante della LOVEGANG. 

(Sara Pederzoli)

Lovegang126: 7,5

 

Stelle

Come una matita che traccia costellazioni seguendo le linee dei nei sul corpo, così i Barriga delineano, nel nuovo brano “Stelle”, tutti i sentimenti contrastanti post rottura. 

Quei momenti in cui saltano fuori tutti i dubbi, gli errori e la spinta che ci porta a cambiare per riuscire, in qualche modo, a ritrovare un senso alle parole “ti amo”. 

I Barriga tornano dopo un periodo di pausa, ma lo fanno con la giusta carica di chi ha ancora tanto da far sentire e da voler raccontare.

(Sara Pederzoli)

Barriga: 8,5

 

Pensieri sparsi sulla tangenziale (Album)

Con la sua inconfondibile voce e l’immancabile chitarra svegliaginevra ci ha presentato il suo secondo album dal titolo “Pensieri sparsi sulla tangenziale”. Di fatto questo lavoro sembra proprio frutto di un flusso di coscienza, un susseguirsi di pensieri per niente confusionario e, anzi, piacevole nella sua lealtà.

In questo lavoro, però, svegliaginevra è stata affiancata da diversi artisti che hanno contribuito all’espressione dei “pensieri sparsi”: si tratta di nomi noti dell’indie italiano, quali CIMINI, M.E.R.L.O.T. e cmqmartina, ma anche degli Zero Assoluto. È un vero piacere seguire la crescita di questa giovane artista e sicuramente nell’eterogeneità di questo album chiunque potrà trovare appagamento per i propri gusti!

(Eva Ceccarelli)

svegliaginevra: 9

 

Atarde

“Il buio è una citta, un posto diverso se ci guardo dentro”

ATARDE racconta lo smarrimento che provoca la notte, quando i pensieri più nascosti trovano il coraggio di uscire, senza paura di affrontare la realtà. I cambiamenti ci mettono in soggezione, avremo bisogno di una mappa con chiare indicazioni per riuscire a interpretare il futuro, trovando così le giuste coordinate per risolvere tutti i nostri dilemmi. Le stagioni passano e noi non rimaniamo mai gli stessi, dove ci porterà l’estate?

(Nicolò Granone)

ATARDE: 8

 

Uniposca

In amore tutto è giusto, ma allo stesso tempo tutto è sbagliato. Tauri consiglia di sottolineare con l’ “Uniposca” ogni momento che si vive durante la relazione per riuscire in tempo reale a capire veramente come sta andando. Quando non c’è più sintonia, o qualche situazione ha incrinato il rapporto, bisogna scegliere consapevolmente, e insieme, se vale la pena provare a ricucire.

Se dopo averci pensato con cuore e cervello, la risposta, anche solamente di uno dei due è no, bisogna trovare il coraggio di salutarsi, invece che continuare a fingere.

È meglio un addio sincero che un ti amo detto controvoglia.

(Nicolò Granone)

Tauri: 7

 

Forever

Il per sempre ha senso solo quando si hanno 13 anni poi fa paura. Bartolini si tuffa nel passato scoprendo atmosfere dark e malinconiche tra prime sigarette e nottate nelle quali l’amore era qualcosa di sporco e selvaggio.

“Ho fatto certe cose mi hanno reso più sensibile, anche se avevo tutto a volte è meglio perdere, non sono più come una volta”.

Le ferite del passato prima o poi tornano, anche se hanno smesso di sanguinare e vivono nascoste sotto ad una cicatrice, all’apparenza, ormai guarita.

(Nicolò Granone)

Bartolini: 9

 

Cristallo metallo

Tempi beat e cori anni Sessanta, suona bene e intrigante il nuovo singolo dei Post Nebbia. Si chiama “Cristallo metallo” ed è un viaggio introspettivo, metafisico e non, alla scoperta delle proprie fragilità.

“Scopro che qualcosa in me si è rotto”, recita il ritornello. Riscoprirsi unici e imperfetti è quello a cui puntano i ragazzi padovani nel loro nuovo brano, eppure non lo fanno in modo sentenzioso e puntando il dito, anzi, loro ci ballano su!

(Ilaria Rapa)

Post Nebbia: 8

 

Sottomarini

We all live in a yellow submarine? Quasi, dai! Questa è “Sottomarini” ed è il nuovo singolo di SPZ. Un brano che riporta in auge l’importanza di suonare con le chitarre e le batterie, quelle vere, il tutto confezionato da una bella dose di synth.

SPZ immagina come sarebbe la sua vita se fosse in un sottomarino, in fondo al blu, dove le tensioni sociali forse ancora faticano ad arrivare, e dove l’unico rumore che ci accarezza la testa sono solo le onde del mare e gli animali dei fondali che li abitano.

(Ilaria Rapa)

SPZ: 8

 

Bouganville (Album)

Profuma di primavera e Bouganville il nuovo album di Marsali, che non poteva scegliere momento migliore per pubblicare il suo nuovo progetto. Si compone di cinque brani che vanno dal cantautorato pop alle sperimentazioni elettroniche. Ogni elemento di “Bouganville” somiglia ad un fiore diverso, sbocciato sul balcone della musica emergente italiana. Marsali sboccia anche lei, come i suoi brani, a primavera, ed è pronta a cantarci tutto il processo!

(Ilaria Rapa)

Marsali: 8

 

Maledetto sognare

“Quanto ti piace, vivere di ricordi” il dream indie pop di Charlie Fuzz ci coinvolge e ci fa muovere la testa a tempo nel nuovo singolo “Maledetto sognare”. È difficile cancellare i ricordi di una storia passata, spesso ci ritornano in mente determinate situazioni proprio quando meno ce lo aspettiamo, e ci fermiamo un attimo, con il cuore che ci batte un po’ più veloce, mentre il ricordo arriva, passa e se ne va.

Abbiamo una visione distorta di come siano andate le cose, piano piano gli eventi si sfumano e rimangono dentro di noi solamente i momenti più belli vissuti insieme che ci fanno chiedere se la decisione di chiudere quella storia sia stata quella giusta. È normale prendersi del tempo per rifugiarsi dentro la propria bolla ed elaborare quanto è successo, è normale anche avere dubbi e ripensamenti, ma quello che dovremmo realmente fare è ricordarci il perchè di quelle decisioni e smettere di sognare scenari alternativi.

(Margherita Ciandrini)

Charlie Fuzz: 8,5

 

Mi sento meglio

Una ballad dolce amara per Viito che descrive “Mi sento meglio” come la canzone perfetta per un’alba e non potremmo essere più d’accordo, associando l’alba ad un nuovo inizio. “Ti saluto poi mi sento meglio” canta Viito ed è come se stesse salutando una parte di sé che è ora di abbandonare, per raggiungerne una migliore, senza fretta, senza tante promesse da mantenere e forse la cosa più importante che possiamo fare è imparare a conoscere noi stessi, prima di metterci nelle mani di altre persone.

Imparare a conoscerci in modo viscerale ed introspettivo, per suggellare un nuovo inizio e ricordarci che andare di corsa non serve mai, ma quello che è utile è trovare un placebo per lenire un po’ il dolore che proviamo: che sia scrivere, suonare o perdersi a guardare il mare.

(Margherita Ciandrini)

Viito: 9

 

Come se

“Come se questo grande amore fosse facile. Diventare grandi no, non è mai tardi, dimmi che ora è”.

Joe Elle presenta il singolo che anticipa l’uscita del suo ep, “Come se”, una ballad che nasconde una rivelazione notturna, perché me la immagino cantata di notte, quando è tutto lecito, soprattutto parlare col cuore in mano.  

La canzone è senza ombra di dubbio originale. Infatti, anche se Joe Elle rimane molto attaccata ai modelli del vecchio cantautorato italiano sulla voce e sulla melodia, il pezzo ha un’evoluzione sonora: mano a mano che i secondi passano si vanno ad aggiungere suoni elettronici che lo colorano e gli danno sfumature sempre nuove. E noi non possiamo che perderci dentro.  

(Benedetta Fedel) 

Joe Elle: 7,5 

 

Il brutto del mondo

Qual è l’unica cosa che ha il potere di farci scordare tutto “Il brutto del mondo”?

Ce lo raccontano Giuse The Lizia insieme a Memento nel club privato che montano per noi. Le due voci, così diverse tra di loro, si sposano in un’atmosfera onirica e allo stesso tempo violentemente reale, su una lenta base r&b, accompagnate da una chitarra che risuona dritta in petto, la batteria che scandisce il tempo e un basso che ci culla e ci guida in questo flusso di coscienza.

I due ci portano nel buio di una notte, tra il fumo delle sigarette e la bellezza malinconica del mattino che sta per arrivare, e lo fanno per dirci che a volte è necessario fare “un respiro profondo”, che il mondo spesso è brutto, sì, ma che ci sono cose che ce lo fanno scordare. Prima fra tutte, l’amore. L’amore che ci fa bastare questo universo, che rende il mondo meno brutto. 

(Benedetta Fedel)

Giuse The Lizia, Memento: 8,5 

 

Provincia Boy (Ep)

“I navigli eran distanti, ma puoi immaginarli. Provincia boy non preoccuparti, ricorda che gli sbagli è tempo di rifarli, chiudi gli occhi, guardati attorno, troverai il tuo posto in un cinema stracolmo”.

Così si apre il nuovo ep di Bye Bye Cachi, il duo originario della provincia di Bergamo. Il loro ultimo progetto, “Provincia Boy”, è un giro dentro se stessi, ma anche alla ricerca di se stessi. È una presa di coscienza di quello che si è in questo momento, ma anche del fatto che nella vita tutto cambia velocemente, noi compresi. Crescendo, finiamo con l’accorgerci che quelle parti di noi da cui cercavamo di scappare, quelle che nascondevamo, non fanno che renderci quello che siamo (la provincia,  i sabati sera, una Milano che agli occhi di un sedicenne sembra grande e splendente, come tutto quello a cui si deve ambire, in cui ci si deve riconoscere).

Il disco ha delle belle sonorità elettroniche, che ricevono le influenze più disparate, dai suoni rockeggianti a influenze più r&b e hip hop. Bye Bye Cachi utilizzano i suoni in modi nuovi senza timore, alla ricerca di un genere che non c’è e, senza ombra di dubbio, noi ci siamo goduti la scena, spettatori in prima fila in  questo “cinema stracolmo”.

(Benedetta Fedel)

Bye Bye Cachi: 8,5

 

Giungla 

La realtà è troppo banale per Matteo Alieno, per questo ci tiene a renderci partecipi del suo personale universo con “Giungla”, l’ultimo singolo uscito. “Giungla” è caotica, squillante come le trombe che risuonano all’interno del brano. Un posto abitato interamente da persone alienate che, attraverso la distorsione della realtà, danno vita alle più improbabili delle fantasie. Come “esploratori di frigoriferi” o “gatti psicologi”. Un lavoro fantastico da parte di Matteo Alieno che anche stavolta riesce a dimostrarci quanto la sua creatività, sia musicale che di autoriale, sia esplosiva.

(Filippo Micalizzi)

Matteo Alieno: 8

 

Lolita dei Parioli

“Lolita dei Parioli” è un racconto dolce e malinconico di un rapporto rimasto nell’anima. Il brano ci guida dentro una narrazione che si fa strada tra gli angoli di Roma, aumentando di intensità man mano che si prosegue nel viaggio. Una voce che parla al passato, un piano e una chitarra distorta che grida quasi disperata accompagnata dal canto di “com’è bella Roma”.

(Filippo Micalizzi)

Dodicianni: 8

 

Orgoglio

Il cantautore torinese torna a deliziarci con un altro delicatissimo pezzo nell’arrangiamento, ma forte nel significato: nel suo nuovo pezzo dal titolo “Orgoglio”, infatti, Leandro riflette su quale sia il motore delle nostre scelte.

Quali sono i criteri attraverso i quali prendiamo una decisone giusta o sbagliata che sia? Ognuno ha il proprio metro, c’è chi usa la ragione, chi il cuore, chi il sentimento, appunto, di orgoglio.

Ad ogni modo una volta delineata la strada “saremo più leggeri”.

(Alessandra Ferrara)

Leandro: 8-

 

1000 parole

Incomunicabilità. Il brano si potrebbe benissimo sintetizzare con questa sola parola poiché la canzone riesce a descrivere perfettamente questo problema. Con il suo solito stile romantico ammaliante ci descrive pian piano la quantità di parole che servirebbero nelle varie situazioni, anche se poi a volte il silenzio si rivela la soluzione migliore, anche se ‘’è un’utopia’’   

‘’Mille parole per un fiore, cento per nulla o per dire, dieci per farti capire, una per fare l’amore”

Sound delicato ed elegante, che sa di profumo di rosa primaverile, amalgamato impeccabilmente all’atmosfera sognatrice di un amore illuso del pezzo.

(Bianca Cela)

Assurditè: 8

 

Uh!

La batteria ci accoglie in un’atmosfera a tratti ironica che descrive una situazione di convivenza difficile. A chi non è mai capitato in età universitaria da fuori sede di trovarsi in conflitto con qualche coinquilino? Ecco, spesso la coinquilina con cui è difficilissimo rapportarsi è proprio la nostra testa, che ci causa mille problemi, dai ripensamenti alle nostalgie, facendoci vivere  in un grosso stato di malessere ‘’vivo con una stronza, vivo con la mia testa’’, e non esiste contratto da rescindere per liberarsene.

(Bianca Cela)

Antartica: 7,5

 

Venere

Con la magica produzione di plastica.zip, Angela Ieriti cerca di farci sentire delle fenici, che come molti dopo questi due anni di pandemia ha bisogno di rinascere e di ricostituirsi. Anche ‘’andando contro tutto’’, perché malgrado i vari ‘’veli di incertezza’’ se si deve uscire da situazioni difficili a volte la soluzione migliore è proprio quella di lasciarsi tutto quanto per abbracciare l’ignoto, facendo ‘’un grande salto’’ , tanto il dietro ci ha fatto solo male, per cui anche se l’avanti ci fa paura e molti intorno a noi sono scettici riguardo a queste nostre decisioni vale veramente la pena di tentare. 

(Bianca Cela)

Angela Iris: 7,5

 

Sfuggi alla noia, salutala con un roboante GOOD BYE!, ascoltando le playlist di Indie Italia Magazine su Spotify

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