PH: Salvatore Delle Femmine

Materazi Future Club: “Non lasciamo la musica in panchina ” | Indie Talks

Il calcio ci fa piangere, urlare, ridere e innamorare. Dopo la pausa mondiale, ahinoi senza l’Italia, è tornata la serie A e probabilmente, le domeniche hanno ricominciato ad avere un senso.

I Materazi Future Club invece analizzano la realtà paragonandola alle gesta dei nostri eroi, o nemici, a seconda della maglia che portano sopra al cuore, ma soprattutto ci ricordano che il calcio non è solo un gioco e che la musica non è solo una divertentissima perdita di tempo.

Quando si sale sopra ad un palco, ci si confronta, raccontando delle storie in comune, si combatte contro l’illusione e si ha la convinzione che davvero tutto è possibile. In alcune situazioni però ci dimentichiamo della sua importanza, dell’arte e di quando sacrificio e allenamenti ci siano nel lavorare ad un progetto. Ecco, questa sensazione fa male ed è molto peggio di smettere di esultare, all’improvviso, perché il gol è stato annullato dal Var.

PH: Salvatore Delle Femmine

 

MATERAZI FUTURE CLUB X INDIE TALKS

Un commento sui mondiali in Qatar?

Sono stati dei mondiali molto strani, guardarli senza i soliti 35 gradi all’ombra ci ha un po’ straniti. Poi ovviamente l’assenza dell’Italia ha fatto sì che ci fosse un distacco non indifferente con la competizione. Inoltre, quello che è successo relativamente ai diritti umani ci è andato poco a genio. Detto questo, siamo contenti abbia vinto l’Argentina, squadra di cuore e di un esagerato sentimentalismo e amore nei confronti del calcio. La finale è stata splendida, non vedevamo una partita così esaltante da anni.

Quale delle 32 nazionali ha rappresentato meglio il vostro stile, quello dei Materazi Future Club?

La risposta pensiamo sia il Marocco. Come la nostra “Formazione Titolare”, anche la nazionale nordafricana è composta da una serie di giocatori che hanno avuto una carriera travagliata e che hanno giocato un mondiale incredibile. Insieme a questi giocatori un po’ più underdog ci sono anche dei fenomeni che hanno tenuto il livello del calcio del Marocco altissimo, facendoci davvero divertire.

Messi ha raggiunto o addirittura superato Maradona?

Questa è una domanda senza risposta. Messi è Messi e Maradona è Maradona. Hanno fatto entrambi la storia del calcio a loro modo, due geni assoluti e due giocatori di una classe infinita.
PH: Salvatore Delle Femmine

“Cassano” in campo era un fenomeno come lo vedete nelle vesti di opinionista?

Diciamo che è sempre stato molto bravo con i piedi; con le parole un po’ meno. Ci piace ricordarlo in campo…

Favorevoli a contrari al balletti dopo un goal?

Liberissimi di esultare come meglio preferite.

Il brano Luciano/Eriberto con Max Collini è un assist per parlare di?

Questo brano è innanzitutto il tentativo di raccontare un avvenimento del mondo del calcio italiano che molti non si ricordano. Romanzandolo molto, abbiamo provato a immaginarci cosa potesse significare indossare una maschera per poter perseguire un sogno, cosa significasse portare sulle proprie spalle le responsabilità delle proprie menzogne.

In un ipotetico 11 quali artisti della scena italiana vorreste schierare e in che ruolo?

Ci mettiamo noi tre: Richi in porta, Edo in difesa e Marco punta.

Perché il calcio è così amato?

Questo lo chiederei ad un sociologo più che a noi. Noi lo amiamo perché ci diverte e ci siamo cresciuti, è parte della nostra cultura.

Avete mai avuto la sensazione di salvarvi in corner?

Spesso la scelta più giusta nel calcio è metterla fuori la palla, piuttosto che provare a giocarla. E in questi casi della vita sì, non si tratta di “salvarci” ma molto spesso si tratta di prendere la scelta più sicura e sensata.