New Indie Italia Music Week #143

Buongiorno Italia con i tuoi artisti. Con troppa America sui manifesti. Con le canzoni, con amore. Con il cuore. Con più donne e sempre meno suore.

Lasciatemi cantare con la chitarra in mano Lasciatemi cantare. Sono un italiano. Un italiano vero. (L’italiano – Toto Cutugno).

Aspirazioni, voglia di evasione e di spensieratezza, tradizioni, rivoluzioni, convivialità, emozioni e oggi anche social media: noi italiani e la musica, un binomio indissolubile.

Nel Belpaese c’è sempre un accordo nell’aria a strapparti un sorriso o a ricordarti da dove vieni. Una canzone di Mina nella folla della metro, uno stornello romano tra le vie della capitale, un venditore ambulante che intona strofe dalle sonorità arabesche tra le vie di Palermo.

E cosa ci importa se hanno chiuso la musica italiana sui social. Noi la musica l’abbiamo nel cuore, e lì, fino a questo momento almeno, il nostro personale algoritmo, è ancora al sicuro.

Fai incetta di buona nuova musica con New Indie Italia Music Week: il meglio della settimana #IndieItalia

Astronave Giradisco – La Bocca della verità

A distanza di 3 anni dal capolavoro “Cosa faremo da grandi?”, Lucio Corsi torna con due brani “Astronave Giradisco” e “La Bocca della verità”.

“Astronave Giradisco” è un brano sognante, ricco di immagini distociche alla ricerca di un mondo senza difetti, senza umani, senza frenesia, senza cattiveria. Tutti vogliono salire sull’Astronave Giradisco che salpando alla volta dell’universo riproduce nell’aere cosmico l’ultima hit dell’universo: suoni spaziali per amori che spariscono.

Con “La Bocca della verità” , Lucio Corsi ci offre sonorità rock ricche di energia e di leggerezza nei confronti delle vicissitudini e della caducità  della vita.
“Io sono uno che muore. Che scompare come tutto il resto. Se sarò polvere che sia da sparo”. Cantiamo una canzone, urliamola al mondo prima che il mondo ci divori.

Lucio Corsi è uno dei cantautori più interessanti del panorama italiano e questi due ultimi singoli ne sono le conferma.

(Salvatore Giannavola)

Luci Corsi: 8

 

Boom boom boomer

Con il nuovo brano de LE CANZONI GIUSTE arriviamo alla resa dei conti tra due macro fazioni, da una parte i “Baby boomer” e dall’altra la “Gen Z”: opposizioni e differenze che sono pronte ad esplodere con “BOOM BOOM BOOMER”. Anche stavolta la band di Pescara affronta in maniera cinica ma precisa la situazione dei tempi moderni, il tutto abbellito dal rock spinto, dal rap e perché no anche da un sottofondo cantautorale tutto personale.

(Ilaria Rapa)

LE CANZONI GIUSTE: 8

 

Aliante

Vola altro e leggiadro il nuovo singolo di Gregorio Sanchez, “Aliante”, un piccolo tassello di un album, dove ogni brano diventa il pezzo di un puzzle, unico e insostituibile per completare il quadro nel suo complesso. “E se scappare fosse il mio superpotere” “e come un aliante planare sulle conseguenze e atterrare su una spiaggia deserta”: una presa di consapevolezza che viene raccontata con tutta la semplicità complessa ma non per questo contorta di un cantautore che torna a stupirci anche stavolta con un nuovo brano ispirato al disordine della quotidianità.

(Ilaria Rapa)

Gregorio Sanchez:8

 

Proprio tu

“Forse già lo sai, sei tutti i miei problemi, ma quali soluzioni mi dai?”

“Proprio tu”, il nuovo singolo dei Tropea, inizia senza preparazione o intro, ci trascina nel mondo sperimentale della band milanese e negli antri bui di un brano pieno di rabbia e di risentimento, causato da un amore tanto potente quanto esplosivo e logorante.

Ritroviamo quella sensazione di profondo legame con una persona che è insieme causa e soluzione di tutti i nostri mali, cerchiamo di liberarci da questo senso di soffocamento e ci ritroviamo semplicemente con un cuore spezzato ed un senso di follia che ci pervade.

Il brano inizia diretto e potente, ma segue un climax di sensazioni generato anche dalla parte strumentale che esplode al centro e poi ci riporta con i piedi per terra, potremmo ascoltarla in loop e non riusciremo a differenziare l’inizio dalla fine: come i Tropea, ci troviamo in un circolo vizioso da cui è difficile uscire, la soluzione per ora è continuare ad ascoltare “Proprio tu” all’infinito.

(Margherita Ciandrini)

Tropea: 9

 

Lato A Lato B

“Almeno tu stai bene ultimamente, come non fossimo mai stati niente”

Giuse The Lizia inizia così il suo brano “Lato A Lato B”, scritto insieme a Fulminacci e profondamente legato alla sua vita. Quante volte la storia che pensavamo dovesse durare per sempre, improvvisamente prende una piega inaspettata che vira verso il basso e ci troviamo a ragionare sui motivi per cui ci stiamo ritrovando soli. Ci dicono di dimenticare, di andare oltre, di non pensarci, ma noi siamo come struzzi e mettiamo la testa sotto la sabbia per non sentire, dopotutto, come dice Giuse “io proprio non capisco perché mai dovrei passarci su, del resto a me piaci tu, la causa dei giorni blue”.

Ci ritroviamo a ragionare sui nostri sentimenti sempre troppo tardi, proprio come quando riconosciamo la felicità solamente una volta passato il momento, e ci accorgiamo che abbiamo amato, ma forse non siamo stati bravi a dimostrarlo e allora tutto è sfumato in un grigiore confuso che ci ha portato a questo momento di solitudine. “Un bell’esordio che porta ad un brutto epilogo” è la frase chiave che raccoglie tutte le storie importanti in cui due cuori si sono sfiorati, ma non sono riusciti ad incastrarsi e allora, anche contro la nostra volontà, dobbiamo andare avanti.

(Margherita Ciandrini)

Giuse The Lizia: 8,5

 

Amore&casino

“Amore&casino” è la nuova ballad di Assurdité, che con le vertigini tipiche delle persone innamorate e gli occhi pieni di amore ci porta dentro un risveglio dopo una serata perfetta. A volte ci dimentichiamo che l’amore ha tantissime forme e quando ci ritroviamo sommersi dall’affetto delle persone che abbiamo scelto accanto a noi in questa vita che spesso vuole buttarci giù, riconosciamo la nostra immensa fortuna e ci viene quasi voglia di iniziare a cantare alle 4.30 del mattino.

Questo sentimento si avvicina tanto alle domeniche mattina in cui ci svegliamo con calma, barcolliamo da una stanza all’altra ancora ubriachi di gioia (e di vino) dalla sera prima e sappiamo che non saremo mai soli nel mondo, avremo sempre qualcuno accanto a noi pronto a sorreggerci dentro il nostro casino.

(Margherita Ciandrini)

Assurdité: 8,5

 

Nolo Gospel

Quello che ha fatto Machweo non è la solita scelta di tornare soli dopo l’esperienza dei Bautista e fare canzoni. È la voglia di sperimentare, tentare di ricucire con sé stessi. È la tentazione di essere felici facendo ciò che ci piace, non quello che vorrebbero altri.

È la voglia di sentirsi liberi, oltre i dogmi imposti dal contesto e dall’industria. Lo fa partendo da quella che lui stesso chiama “preghiera urbana”, un coro gospel che concerta con i sintetizzatori e con le percussioni in una ermeneutica elettronica che fa muovere il corpo, al pari di un rito ancestrale.
Machweo ha preso il gospel e la musica elettronica, le ha fuse, trascinate nel suo mondo, per viverle e farle vivere. E non c’è nemmeno bisogno di dire che questo è proprio quello che ci si aspetta da un artista.

(Lorenzo Ottanelli)

Machweo: 9

 

Pinacoteca dei luoghi impossibili (Album)

Pinacoteca dei luoghi impossibili” è un concept album di 11 brani (10 più uno strumentale) di Claudio Sirigu, incentrato sui temi della salute mentale e fisica che mettte in sintonia salute fisica e mentale. L’essere umano ha la capacità, o la sfortuna, dipende dai punti di vista di essere condizionato dai propri pensieri, che molto spesso non vanno d’accordo con la realtà, creandone addirittua una parallela.

I luoghi impossibili sono quelli della mente umana, difficili da scoprire e diversi non solamente da persona a persona, ma possono mutare a seconda di tempo e spazio mentre la dicitura Pinacoteca nasce dall’idea di rappresentare ogni quadro tramite intelligenza artificiale a seconda del mood del pezzo.

(Nicoló Granone)

Claudio Sirigu: 7.5

 

La Mappa

Bisogna prendere delle decisioni affidandosi alla ragione o seguendo la ragione? Leo Fulcro sceglie di seguire una mappa interiore piena d’incertezza, sfruttando la capacità di perdersi senza la paura di scoprire qualcosa di nuovo. Tutto può succedere, anche senza un motivo, bisogna solo trovare il coraggio di lasciarsi andare senza mettersi dei confini.

“Sono tranquillo adesso che non so dove sono”

(Nicoló Granone)

Leo Fulcro:7.5

 

Lattine

Per trovare la complicità con una persona non servono gesti estremi, inutili e ricchi solo di apparenza senza sostanza. Non bisogna cercare di attirare l’attenzione, sentire il dovere di stupire, i legami migliore si costruiscono partendo dalla semplicità in maniera spontanea. Le relazioni funzionano quando sono libere, senza obblighi e troppe aspettative. Ci si vede senza un motivo, basta qualsiasi scusa e alla fine si finisce per stare bene senza buttare uno sguardo su cellulare o orologio.

“Lattine” è l’appuntamento romantico tra Avincola e Serepocaiontas, non resta che mettersi lì, svuotare la testa e innamorarsi di questo brano semplice è pieno di dolcezza.

(Nicoló Granone)

Avincola, Serepocaiontas: 8,5

 

Milano è la metafora dell’amore

In una grande città come Milano dove le persone corrono sempre su e giù c’è spazio per innamorarsi? Fa strano essere un romantico nella città della moda, ma per i Baustelle il cuore può battere molto forte se ci si ritrova sotto il duomo.

La nuova canzone è una mappa fatta di luoghi che assumono il giusto significato se si ha la fortuna di trascorrerci del tempo con la persona desiderata, altrimenti sarà inevitabile tornate a casa con una cartolina ricca di delusione e rimpianti.

(Nicoló Granone)

Baustelle: 7

 

Guida spericolata

Quello di “Guida spericolata” è un amore che vuole prendersi tutto, che non sa fermarsi, è un amore che ha bisogno di una certa velocità, che non ha voglia di sprecare il tempo. E allora di questo amore si può fare un parallelo: “ti piace la mia guida spericolata”, ma “sopra le tue labbra”. E ancora “gira la stanza, gira ma sembra che ti piaccia”. È un amore sincero, appassionato, vero, come lo sono i primi amori, come lo sono quelli più reali.

Il bnkr44 ci ha ormai abituati a standard elevati e anche questa volta non smentisce. La vocazione del collettivo è quella di un urban pop serrato, dove le voci alternate dei suoi componenti sono un valore aggiunto. Lo fanno con l’aiuto di una forte chitarra elettrica e di una batteria, in cui tutto è un po’ distorto, ma anche appassionato, così come l’amore che raccontano.

(Lorenzo Ottanelli)

bnkr44: 8

 

Milano dannata

Una canzone per parlare di Milano, per parlare degli amici, e forse ancora di più degli Fsk Satellite, di Taxi B e di Sapobully. Un modo per fare i conti col passato, con ciò che c’era e che non c’è più. E infatti Milano “mi ha cambiato” ed è dannata, è quella “donna che vuole apparire, con un vuoto dentro che non sa riempire”. Inizia come un piano voce melanconico, per poi arrivare a una produzione più ampia nel ritornello. È il racconto di un passato dove “giocavamo a fare i grandi”, ma “ora non siamo più gli stessi. E Milano cambia, cambia le persone, gli atteggiamenti, le aspettative e ricopre il “cuore di spine”. “Milano dannata” è un brano gettato, sentito, voluto che non ha niente di sbagliato. Ti arriva dentro al cuore e lo metti in un cassetto che non puoi più aprire.

(Lorenzo Ottanelli)

Chiello: 10

 

Mare Mosso, Maremoto (EP)


“Mare Mosso, Maremoto” è il titolo del nuovo EP di Zeep, interamente prodotto da Kaizèn. Sette tracce introspettive, romantiche, che raccontano amori e dubbi di una generazione, dove i suoni indie-pop si mescolano al linguaggio del cantautorato e della GenZ.

Contiene i singoli: “Strade”, “Cagliari Cose Belle” e “Sindrome di Peter Pan”, già presenti nelle maggiori playlist di Spotify.
Al suo interno “Gli altri”, primo singolo diffuso per la rotazione radiofonica. Il brano racconta la fine di una relazione, odio che diventa musica, fino ad arrivare alla consapevolezza di essere diventati estranei.

Zeep: 7.5

 

Cupido Emo Spaziale (Album)

CUPIDO EMO SPAZIALE è il debut album degli UFO BLU, disponibile dal 17 marzo per Futura Dischi. Il future pop della band bergamasca arriva finalmente su lunga traccia dopo i singoli Spirali”, “Nn mi parlare nn mi stressare” e “Cresci bambino”, che ne hanno anticipato l’uscita svelandone alcune delle sfumature musicali.

Dopo due EP, CUPIDO EMO SPAZIALE è il primo album ufficiale, l’essenza del progetto UFO BLU. Racconta di amori mitologici tra fauni, ninfe, Circe e Venere, tutto in una navicella a gravità zero e che incontrano un finale infelice. Racconta la rabbia di non poter lasciare il luogo in cui si vive per inseguire l’anima gemella o un sogno. Il disco è un piccolo romanzo di formazione in cui si cresce senza soffocare il bimbo dentro ognuno di noi.

“Il tiro è il nostro personale Future Pop, la ricerca è stata tanta e queste otto tracce, nonostante descrivano malesseri interiori, possono dare sollievo a chi ascolta, come lo hanno dato a noi che ci abbiamo lavorato col cuore in mano.” (Ufo Blu)

Tra queste, la focus track è Nord Europa, un brano scritto per rabbia: vivere in una città che non dà stimoli porta ad una noia viscerale e al desiderio di scappare. Il fumo e l’alcol sono dei piccoli tentativi di fuga dalla monotonia e a volte si prova invidia per chi è potuto partire. Nel brano non si trova una soluzione a breve termine. L’unica via di fuga è costruirsi un’occasione per scappare lavorando sodo, anche se l’Italia non sembra più la destinazione.

Drammi interiori, storie di tristezza affogata, mix letale di sentimenti per imparare a crescere: Cupido Emo Spaziale è il personalissimo testamento degli Ufo Blu e dei loro venti anni, destinati a lasciare un ricordo che riecheggierà per sempre nelle chitarre riverberate e nei synth dal gusto retrò.

Ufo Blu: 7.5

 

Bilocale 9/B (Album)

BILOCALE 9/B è il primo EP di KAPUT, un lavoro di cinque brani che vuole analizzare le diverse sfumature dell’affettività e della sessualità.
Spaziando da atmosfere R&B a scenari più tipicamente indie, con produzioni che strizzano l’occhio all’elettronica da club a farne da collante, il nuovo EP indaga sulle incertezze e sul senso di inadeguatezza che si può provare in una relazione, sui diversi modi di vivere e considerare l’attrazione fisica, sul senso di inclusività nella vita di coppia.

KAPUT ci parla anche (in Panna e bignè, scritto e interpretato con Galea) dell’esperienza di un primo rapporto, raccontato prima dal punto di vista di un ragazzo omosessuale e poi con la visione, diametralmente opposta, di una ragazza eterosessuale, confidando sempre in quei momenti che, romanticamente, regalano mood nuovi e inaspettati.

Kaput: 8

 

Me ne andrò

Il brano segue i precedenti Stoccolma, Fantasmi e Domani che dici, frammenti dell’intimità musicale della cantautrice che anticipano il primo EP in italiano nato dalla penna della giovane artista, in arrivo nelle prossime settimane.

“È buio suona ancora un po’…sai che me ne andrò”

Me ne andrò è una polaroid di un momento ben preciso: una stanza quasi buia, con delle luci soffuse, uno spazio condiviso, una chitarra suonata nella penombra. E mentre i due interlocutori condividono questo istante, uno dei due sa già che quello sarà l’ultimo momento in cui saranno insieme. “È meglio se non mi guardi, sai, svanisci un po’” è un appello all’altro, un’ammissione di fragilità: quando sai che qualcosa finirà prima ancora che cominci, preferisci quasi non avere troppi ricordi definiti, “eppure forse è meglio così”.

Maelys: 8

 

(S)HIT

Farsi la guerra per noia oppure cedere posto a chi ha più talento? Spero di non rovinarvi la serata con i miei 3 suoni del c..zo!

Uno statement quello di Fogg che con il suo nuovo brano dal titolo (S)HIT, esplora sonorità elettroniche e dal ritmo incalzante che fanno da scenario alla battaglia esistenziale intrisa di un dubbio amletico: seguite il percorso tracciato dalle critiche degli altri, oppure correre il rischio di crearne di nuovi per raggiungere i propri sogni nonostante tutto e tutti?

Fogg: 6.5