ANXIETY: “Umore è l’intimità di un’aspettativa” | intervista

PH: Tommaso Feleppa

ANXIETY: “Umore è l’intimità di un’aspettativa” | intervista

Il sesso è un atto fisico mentre l’amore qualcosa di sentimentale?

Forse sì, ma non solo ci sono mille variabili all’interno di qualsiasi tipo di relazione: ANXIETY si concentra sull’intimità di un’aspettativa, su tutto quello che accade prima, dopo e durante solamente a livello celebrale e irrazionale.

L’atmosfera elettro lo-fi del suo nuovo brano “umore” diventa immersiva, trasmettendo un senso sia di coinvolgimento, ma anche d’insicurezza attraverso il quale è possibile sentire dentro di noi l’emozione dei due protagonisti di questa storia.

Cosa rimarrà alla fine dell’amplesso dentro questa coppia? Possiamo solamente immaginarlo a seconda della nostra indole umana.

INTERVISTANDO ANXIETY

Qual è il tuo umore in questo momento?

Stanco, forse un po’ giù ultimamente.

Ho perso una persona che era fondamentale per me (la stessa di cui parlo nel brano), e ora devo essere capace di ritrovare me stesso. Come dice Calcutta, dovrò soltanto reimparare a camminare. 

Il sesso attira, l’amore spaventa. Credi che molte relazioni abbiano questo problema?

Credo che le persone oggi non siano in grado di mantenere una relazione duratura proprio per questo. Provare qualcosa per l’altra persona spaventa, ci destabilizza. È come trovarsi in mare aperto su una zattera e non sapere mai se si arriverà a riva.

Molte persone cambiano spesso zattera quando quest’ultima inizia a danneggiarsi a causa dell’umidità, del tempo e delle onde troppo grandi. L’amore, però, è quando invece di cambiare zattera provi in ogni modo ad aggiustarla per arrivare a riva. 

E spero un giorno di riuscire ad arrivare a riva con la stessa zattera con cui sono partito.

PH: Tommaso Feleppa

Le sonorità lo-fi di questo brano quali emozioni vanno a toccare?

Non so dirti un emozione specifica in questo caso.

Umore tocca il cuore e i ricordi racchiusi in esso, quindi penso sia una cosa soggettiva. Se hai un bel ricordo di una persona, di certo ascolterai il pezzo sorridendo.

La musica indie secondo te viene associata alla tristezza?

Purtroppo sì, soprattutto negli ultimi anni.

Dico purtroppo perché credo che un genere musicale non abbia uno stato d’animo preciso.

Può esistere una canzone Indie felice come può esistere un pezzo trap triste. Diciamo che l’indie presenta un quadro più intimo dell’amore, che spesso può essere associato alla tristezza.

Un bravo artista dev’essere capace di essere introspettivo secondo te?

 Assolutamente si. Per chi fa arte è fondamentale far arrivare alle persone il proprio pensiero, la propria forma d’arte e il proprio animo. Senza essere introspettivi questo non è possibile, anzi, si rischia di essere superficiali e quindi di non comunicare nulla.

Ogni storia nasconde dei segreti?

Si, ed è questo il bello di ogni storia.

La complicità e il possedere qualcosa di proibito al mondo. 

Da bambino quali erano i tuoi giocattoli preferiti?

Sono cresciuto con i Pokemon, quando ero piccolo andavano molto di moda tra figurine, action figures e quant’altro. Inventavo storie su storie e forse è da qui che nasce la mia vena artistica.

L’ansia può derivare dall’incapacità di non trovare le giuste risposte alle domande che la vita ci pone?

Mi chiamo Anxiety per un motivo… 

Comunque si, l’ansia è il sentimento che ci accompagna nell’ignoto e nell’insicurezza delle sfide.

Senza l’ansia, per quanto possa essere distruttiva a volte, ci priveremmo di alcuni momenti speciali con noi stessi dove impariamo a conoscerci nel profondo.