Manuel Milanesi ft Salvatore Giannavola
Durante quest’anno, grazie a Indie Italia Mag, abbiamo scoperto numerosi progetti musicali nati dalle menti di giovani creativi che con eclettismo e dedizione si stanno facendo spazio nella nuova scena musicale italiana. Noi siamo orgogliosi di partecipare alla promozione di questi progetti. Oggi, vi presentiamo LEGNO tramite l’intervista di Manuel Milanesi, noto al pubblico di Instagram per le sue No Face Illustrations (@manuel_illustration). La copertina di questa intervista è stata realizzata da lui non a caso.
“Dentro le scatole, difatti, mettiamo i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri ricordi. Legno li tirerà fuori e li racconterà con le proprie canzoni.”
Questa è una frase scritta proprio da Legno sotto il video di “Sei la mia droga”, dice di raccontare, quindi, i ricordi, le emozioni e le cose che riteniamo così preziose da mettere dentro ad un contenitore astratto, la nostra mente.
Legno è un progetto che prevede, per il momento, la produzione di tre cortometraggi e tre canzoni, fino ad adesso sono uscite “Sei la mia droga” e “Tu chiamala estate”.
Siamo amanti dei supereroi della Marvel e anche se siamo cresciuti non è mai abbastanza tardi per poter indossare un costume e una maschera. Ci piaceva inventare un personaggio. Il nostro non vuole essere un nascondere l’identità, come ad esempio ha fatto Liberato, ma inventare un vero personaggio, un qualcuno di cui puoi fidarti, un amico con cui puoi confidarti, lo puoi ascoltare, ci puoi parlare e incontrare ai suoi concerti. In questo modo è nato Legno, un supereroe della musica indie.
Sicuramente abbiamo utilizzato le espressioni di umori più comuni in cui le persone vivono continuamente. Viviamo la nostra vita, dobbiamo mettere in conto che ci alterneremo sempre ai momenti di felicità con quelli tristi. La doppia immagine per questo va a descrivere la storia di Legno, raccontata attraverso un lungometraggio nei relativi video Sei la mia Droga e Tu chiamala Estate… Legno è dentro ognuno di noi, ci identifichiamo in lui, trovando le cose che ci accomunano alle sue vicende, che sono nient’altro sono il riassunto della vita universitaria dei ragazzi di oggi.
In questo contesto storico le opportunità si sono triplicate, è fuori discussione però che si sono triplicate anche le offerte. Il mercato della musica offre molte possibilità. Non si tratta, secondo noi, di opportunità, ma di come noi artisti ci approcciamo con l’utente. Abbiamo finalmente capito che qualcosa è cambiato rispetto a pochi anni fa, le persone escono di casa e vanno a vedere i concerti dal vivo. Il tessuto di musica emergente è molto ampio e il fruitore è in grado di affezionarsi all’artista che più lo rappresenta. In questo modo avremo più possibilità per cui è un momento importante per poter fare musica. Il modo in cui ascoltiamo e viviamo la musica è cambiato, adesso c’è un maggiore interesse per la musica indipendente e quindi se le canzoni parlano di qualcosa di vero che ci rappresenta le ascoltiamo, Spotify in questo caso è stata una bella rivoluzione per diffondere i nuovi gruppi emergenti.
La scena indipendente ha reso più pratico e fruibile il messaggio della normalità che nella musica pop italiana era stato messo da parte. Finalmente abbiamo rispolverato i veri dischi, riascoltato Carboni, De Gregori, Bersani e Lucio, ci siamo innamorati di nuovo del semplice, vogliamo riascoltare quello che ci diciamo tutti i giorni nel nostro quotidiano. La musica indie di oggi non è nient’altro che l’evoluzione del cantautorato italiano, siamo tornati a parlare di amore con i sentimenti e non con le parole e questa cosa è molto importante.
Secondo noi la politica non è materia del politico ma della gente. È chiaro che questo contesto storico sociale politico desta preoccupazioni alle nuove generazioni. Il futuro è nostro e darci una svegliata in questo senso è indice di intelligenza e di voglia di cambiare. Non siamo a fare politica, noi scriviamo canzoni, ma un parere su come troppo spesso parliamo ma non facciamo, ci sembrava giusto riportarlo in una canzone. Se parliamo della gente del quotidiano e di come si vive è inevitabile che inciampiamo, seppur con leggerezza, su argomenti politici.
Il 28 settembre uscirà il terzo e ultimo singolo della trilogia, che ha come titolo un famosissimo e buonissimo biscotto che mangiamo tutte le mattina prima di andare a lavoro, scuola, università: “Mi devasto di thè (Parte 3)”. Per adesso vi diciamo soltanto che sarà l’epilogo di una bella storia, sta a voi scoprire se sarò triste 🙁 o felice :), PROPRIO COME LEGNO.
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