Coez | Recensione “È sempre bello” | Indie Italia Mag
Di Nicolò Granone
Venerdì scorso ero in vacanza a Porto, camminavo sotto un sole estivo, con la testa tra le nuvole. Ero felice, non c’era nulla che potesse rovinare il mood vacanziero e spensierato. Ma, invece.. era appena uscito il nuovo Cd di Coez, È sempre bello, così decido di mettermi le cuffie e continuare la mia passeggiata vista mare.
Ho iniziato a ascoltare qualche pezzo random e devo essere sincero, non mi ha entusiasmato più di tanto. Il nuovo stile parecchio malinconico mi aveva sorpreso anche se per qualche strano motivo mi ricordava Gazzelle e la sua proverbiale allegria. Dopo qualche minuto mi sono ricaricato ascoltando il nuovo pezzo dei Fask, Non potrei mai, e sono tornato alla mia vita da turista fatta di selfie e bicchieri di vino.
Tornato in Italia, con un po’ di Saudade ho voluto ridare una possibilità a Silvano e così mi sono messo con calma e ho iniziato a riascoltare l’album traccia per traccia facendo attenzione ai dettagli e alle varie sfumature dei suoni, curati da Niccolò Contessa leader della Band romana I Cani (Mi mancate, tornate presto).
Incredibilmente questa volta è stato subito amore. Amore vero,come quello che fa piangere e ridere senza un perché, un amore che comunque siano andate le cose sarà sempre impossibile da dimenticare.
Probabilmente alla base di questo disco c’è l’ombra di una relazione passata, che nonostante si dica che il tempo rimargina le ferite, continua a vivere nei ricordi più nascosti, tormentando i pensieri e i sentimenti di chi ha vissuto questo tipo di storia. Relazioni che in cambio di una felicità effimera rischiano di trasformarsi in pesanti macigni da sopportare.
Silvano scrivendo i testi di questo album tira fuori, immagino con fatica, un disco strettamente personale e veritiero. Si leva la maschera del cantante capace di far sold out ovunque per mostrare al mondo la debolezza di un ragazzo come tanti, triste, amareggiato e con il cuore fatto a pezzi.
Dopo questa botta di vita, non mettete via i fazzoletti, è il momento di capire come ascoltare e cercare di capire cosa si nasconde dietro ogni singolo brano.
RECENSIONE NUOVO ALBUM DI COEZ
MAL DI GOLA
Scommetterei che lui le ha detto Amami o faccio un casino, lei invece ha risposto qualcosa tipo No grazie.
Al mattino rimane così soltanto la rabbia, la voce roca e quella sensazione che tutto è bene quello che finisce, anche se non bene basta che finisce, non ne potevo più, non ne potevi più. Il cervello umano inizia così a elaborare il lutto e pensare in maniera molto zen che tutto serve anche se ci ferisce mentre il cuore risponde Boh provaci tu.
È SEMPRE BELLO
Questa canzone non solo è il titolo dell’album, ma riesce a riassumere al suo interno il mood che si respira in tutto il Cd.
C’è una ricerca della felicità spasmodica e illusoria. Quel quasi sempre bello che apre il pezzo sintetizza proprio la ricerca e la convivenza con un finto ottimismo. Oggi voglio andare al mare anche se non è bello o fare come quando piove e io mi scordo l’ombrello sono tentativi inconsci di provare a vivere la vita nonostante si senta la mancanza di qualcosa, ma soprattutto di quella persona che rendeva tutte le cose veramente sempre belle. Perchè è bello stare insieme, mentre è più difficile saper stare da soli.
CATENE
Odio la mia fantasia perchè vorrei che fossi mia quando non ti posso avere. Ci serve un elastico, si, per tenerci insieme.
Non so se si possa considerare come una cosa strettamente adolescenziale o troppo sdolcinata, ma quando esco con una ragazza e riesco a ottenere un suo elastico da mettere al polso sento che le cose hanno preso una piega abbastanza seriosa. Ecco, Forse non sono proprio catene ma neanch’io so diventare grande e quell’elastico mi serve per tenermi insieme.
DOMENICA
Come si sa la domenica è riconosciuto da tutti, anche da Dio, come giorno dedicato al relax e alla felicità. Può essere paragonata anche alla spensieratezza tipica dei bambini che vivono la propria vita senza autocrearsi stupidi problemi, con solo la voglia di correre accanto con le mani nel vento, senza avere troppe preoccupazioni.
Come fosse domenica con te è una dichiarazione d’amore, equivale a dire godiamoci la vita insieme, io e te a ridere, lasciando perdere tutto il resto.
FUORI DI ME
Questa è la versione riaggiornata di “Forever Alone”. Silvano torna a interrogarsi sulla sua vita in maniera cinica, ripercorrendo errori e sogni spezzati.
Potrebbe essere la perfetta colonna sonora adatta ad accompagnare una scena di un film nella quale il protagonista, dopo aver sbagliato tutto e aver fatto scelte poco azzeccate, guarda fuori dal finestrino la pioggia che continua a cadere, interrogandosi sulle proprie mancanze, con la speranza di ribaltare il tutto per ottenere un finale quantomeno agrodolce.
Quindi ho scritto una canzone perchè un’emozione forte io la devo raccontare, può essere la bio perfetta per raccontare in modo veloce e efficace quest’ultimo lavoro.
In pezzi come questi emerge il bisogno che ha un cantante di sfogarsi usando la propria musica come terapia.
“Perchè scrivi solo canzoni tristi? Perchè quando sono felice esco” aveva risposto una volta Luigi Tenco a un giornalista. I testi e il sound di È sempre bello sembrano aver preso ispirazione da questa regola.
LA TUA CANZONE
Al primo ascolto rimane in testa e già al secondo sono sicuro che tutti la urleranno a squarciagola, magari anche inventando qualche parola.
Può essere associata alle persone che ci hanno fatto male nel passato, ma allo stesso tempo è una speranza in caso di incontri speciali nel futuro. Sarà capitato più o meno a tutti di dover cambiare canzone alla radio perchè era quella dedicata all’ultimo partner, questa ha il pregio e difetto di essere universale ed un pochino stronza perchè sicuramente colpisce nel subconscio e si fa canticchiare allegramente.
Sai le canzoni non vanno mai via, questa è la tua, sarà sempre qua per quando la vorrai, per quando m’odierai.
GRATIS
Vedi che c’è da bere gratis, vieni con me che t’offro un giro.
Le storie e gli incontri migliori difficilmente iniziano con un bicchiere d’acqua frizzante o un caffè.
Soprattutto se fuori c’è un sole che spacca il culo, e com’è che ogni nuvola che vedo sembra il tuo cuscino? Ci voglio un far un giro. La fuori c’è un mondo che sta sul cazzo anche a te e se ogni nuvola la vedi sempre più vicino, aspettami che arrivo.
Cin Cin e tante belle cose aggiungerei io.
NINNA NANNA
Ora è il momento di provare a fare un test.
Se alla domanda come va la risposta è tutto bene ma io qui non ci sto bene, no non ci sto bene più, proviamo a chiedere l’amore come va?
Rispondo tutto bene ma con te non ci sto bene, no non ci sto bene più le opzioni sono due. Nella miglior dell’ipotesi sapete a memoria “Ninna Nanna” e non c’è troppo da preoccuparsi. Nella peggior delle ipotesi non ho il coraggio di darvi una brutta notizia.
VAI CON DIO
Pezzo con ascendente Vasco Rossi feat pagine scritte da Kerouac, illustrato da Milo Manara.
Albachiara mischiato con scene di Melissa P.
Io ti ho chiesto se mi pensavi con le mani allude a quel lato dell’erotismo visto come Tabù. Esce fuori dopo tanta malinconia e frasi romantiche pronte a diventare caption su Instagram, quella voglia di peccato e d’amore che Ligabue diceva che si deve fare fin quando fa male, fin quando c’è ne.
AEROPLANI
L’album finisce con questa canzone che sicuramente è una delle 3 più belle.
Non vi dico quali sono le altre due ma si può facilmente capire.
Il ritornello è un altro richiamo all’essere bambini: Apri le mani come quando giocavamo a fare gli aeroplani, partivamo e dopo tornavamo giù.
Sono sicuro che adesso Coez non ha nessuna intenzione di atterrare, ma vuole godersi il meritato successo ottenuto, grazie al quale possiamo considerarlo uno dei principali fondatori e protagonisti dell’attuale scena it-pop.
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