Giulia Mei

Ph by Leandro Lanza

Giulia Mei: “Un arrivederci che suona come un addio” | Intervista

Giulia Mei, cantautrice e pianista raffinata e pungente ci presenta il suo nuovo singolo “S. Rosalia”, uscito il 30 novembre 2021. Una malinconica ballata indie pop, dove il synth pop e le atmosfere vintage delle tastiere si mescolano al sound rock di chitarre distorte, suoni morbidi e duri si sovrappongono per raccontare la dichiarazione d’amore di una palermitana alla sua città, un flusso di coscienza, di parolacce e parole dolci prima di partire, prima di dire un “arrivederci” che potrebbe essere un “addio”.

Grazie a questo brano, che sarà accompagnato dal videoclip in uscita a dicembre, la cantautrice palermitana si è aggiudicata, nel marzo scorso, la vittoria del premio “Genova per Voi” e della Targa Siae per la migliore autrice. Ecco cosa ci ha raccontato Giulia Mei a proposito di S.Rosalia…

INTERVISTANDO GIULIA MEI

Palermo non è fatta per i deboli di cuore”: cos’è che la rende così speciale?

Palermo è croce e delizia, mi piace sempre definirla così. É selvaggia ma gentile, è amorevole ma anche spietata, “tinta”, come si dice da noi. È un’ininterrotto binomio di cose opposte, una dicotomia che non si risolve mai tra bello e brutto, bene e male. È vera, in ogni suo angolo, e il suo ricordo ti si attacca addosso, insieme a quello dei fichi d’india che crescono pure in mezzo al cemento, delle luminarie che si riflettono sulle piccole strade dove il tempo si ferma, degli odori, dei colori di un posto che quando ci vai poi non te lo dimentichi più.

Hai girato l’Italia con la tua musica, ma qual è il luogo che hai nel cuore (oltre Palermo, ovviamente)?

Ci sono molti luoghi che ho amato durante i miei viaggi e che sono rimasti nel mio cuore. Di certo Bologna è ormai la mia seconda casa, ci abito da due anni e la sento mia, mi sono abituata a lei, al suo freddo (che da palermitana è gran cosa) , alla sua anima festosa, alla sua compostezza, al suo non essere Palermo, nel bene e nel male.

Perchè dedicare un brano proprio al giorno di S. Rosalia?

Semplicemente l’ho scritto nel giorno della festa di santa Rosalia, la santa patrona di Palermo, una festa importante per la città. Quella sera mi trovavo a casa e improvvisamente ho sentito il bisogno di trasformare in qualcosa che potessi cantare, il senso di malinconia che sentivo in quel momento, dato dal fatto che di lì a poco mi sarei trasferita in un’altra città e allontanata da quello che avevo di più caro nella vita. Poteva essere qualsiasi sera ma è stata la sera di S. Rosalia che quelle parole sono sgorgate fuori da me, sentivo di dover parlare della mia Palermo a partire da qualcosa che la caratterizza in maniera autentica, e tutta la Palermo che ho amato e amo di più è quella che il 14 di luglio accompagna il carro di santa Rosalia per le sue strade, e che si ferma a contemplare, a contemplarsi come se si ritrovasse di nuovo, riconoscendosi dopo tanto tempo. Su questo sfondo incredibile sentivo di poter raccontare meglio la mia storia e ,spero, non solo la mia.

Si dice mai veramente “addio”?

Io non ho mai saputo dire “addio” a nessuno, nemmeno alle cose. Sono il tipo di persona che perdona tutto, che cerca di non buttare nulla perchè ogni cosa contiene un ricordo che verrebbe altrimenti perso per sempre, sono una nostalgica nata, una feticista del passato.Questa canzone parla proprio della mia paura enorme di dire addio, e della mia incapacità di farlo. “Addio” è una parola veramente di merda.

Cosa speri possa portarti il 2022? E cosa salveresti del 2021?

Del 2021 salverei innanzitutto la musica che ho pubblicato, ovvero “MAMMA!”, il mio precedente singolo, uscito ad aprile, e questo appena uscito. In realtà, ricollegandomi proprio alla risposta di prima, penso che forse salverei tutto quanto, perchè anche i momenti peggiori (e quest’anno ne abbiamo avuti tutti parecchi) sono stata una specie di anticamera di tutto il bello che poi è accaduto nella mia vita. Nel 2022 spero di suonare tanto e sto già organizzando dei live per portare in giro la mia musica, spero anche di finire di lavorare al nuovo album e ovviamente di poterlo pubblicare, dentro ci saranno brani che ho scritto negli ultimi tempi e che esprimono tutto il percorso di scrittura e ricerca che sto facendo in questo periodo, e ovviamente anche questo piccolo nuovo tassello di nome “S. Rosalia”.

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