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MELI: il Giovane Fuoriclasse del cantautorato italiano

Di Nicolò Granone e Salvatore Giannavola

MELI, avatar artistico di Alessio Mel, è un giovane artista catanese classe 1998, stella nascente dell’indie italiano. Lo abbiamo intervistato per scoprire alcune curiosità sul suo modo di fare musica, in bilico tra influenze hip op e liriche struggenti.

Dopo il successo dei singoli Capofitto, Ossessione e Niente da aggiustare si prepara ad affrontare dei mesi importanti per il suo progetto musicale. Si parla dell’uscita di un album, attesissimo da coloro che in questi anni lo hanno conosciuto grazie anche all’inserimento di alcuni dei suoi brani nella prestigiosa classifica Spotify “Indie Italia” che lo vede insieme ai protagonisti affermati nella nuova scena musicale italiana.

Il 21 luglio MELI  si esibirà nell’Indie Stage di Sundays Festival insieme a  LemandorleThe Heron Temple, La Municipàl e Agnello.

TICKETS SUNDAYS FESTIVAL: link.

Sei carico in vista della tua partecipazione al Sundays Festival?

Assolutamente. Sarà la prima data estiva e nella mia regione, quindi ha un sapore particolare.

Quando hai iniziato a suonare pensavi che saresti poi diventato uno degli autori della speciale
classifica Indie Italia di Spotify? Come hai accolto questa notizia ?

Quando ho iniziato a suonare, appunto, non pensavo poi avrei cantato pure. Figurati su Indie Italia! Volevo solo condividere la mia musica con più persone, non avevo aspettative enormi in  quanto il progetto è sempre stato autonomo e indipendente. È stata una cosa davvero bella.

Catania è la tua città: è per te fonte di ispirazione, se sì, in quali aspetti?

Lo è, anche se non sento una chissà quale grande appartenenza. Forse perché vivo in provincia. Ad ogni modo è sicuramente un fattore importante, positivo o negativo che sia.

Quali sono le tue maggiori Ossessioni?

La figura femminile in generale. Dopo ci stanno le sigarette e l’Inter.

Ci puoi spoilerare qualcosa sul tuo primo album?

Il disco ha delle sfaccettature diverse: da un lato quella cantautorale, dove il piano e la chitarra acustica dirigono il tutto e dall’altro quella un po’ più hip hop, con qualche suono LoFi e qualche sfumatura rap. Lo descrivo in una parola: giovanile.

Hai qualche trucco da condividere con i nostri lettori per riprendersi da una delusione d’amore?

Ascolto musica, la scrivo, la suono e poi lasciamo fare al tempo e al cibo! 😉

Con chi vorresti fare un featuring?

Non so con chi mi piacerebbe fare un featuring ma so con certezza che sogno Niccolò Contessa (I Cani) a produrre i miei brani.

Ti aspettiamo il 21 e il 22 luglio sulle rive del lago di Caccamo (Palermo) per cantare e ballare insieme al Sundays Festival!

 

Salvatore Giannavola

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Salvatore Giannavola

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